Questo lavoro di ricerca studia le dinamiche dei cluster in economie in via di transizione. Più nello specifico esplora il caso albanese. La ricerca analizza l’effettività delle politiche utilizzate per la promozione dei cluster, adoperando approcci appartenenti ai rami del “Complexity thinking” e della “Evolutionary Economic Geography”. I cluster vengono studiati dalla prospettiva delle competitività regionali e dei sistemi regionali d'innovazione, mentre in parallelo sono discussi altri loro aspetti legati alla competitività, prossimità e spinta innovativa. Molto spesso i paesi in via di sviluppo guardano a quelli più sviluppati economicamente, come dei “modelli”, come ultimo fine di una traiettoria che va seguita meticolosamente. Per questo, tali paesi tendono spesso a importare meccanicamente politiche già adoperate senza le dovute considerazioni legate alle specificità del contesto e alle rispettive capacità istituzionali, portando così a risultati inconcludenti. Questa ricerca sulle politiche dei cluster in Albania, lo riconferma. Cinque industrie sono state selezionate sulla base di uno strumento preposto alla loro mappatura disegnato dall’ Osservatorio Europeo dei Cluster. I vari dati estratti dai documenti a disposizione, le statistiche, le mappature, assieme ai dati primari ricavati da questionari e interviste semi-strutturate, sono stati utili per effettuare un confronto delle dinamiche dei cluster createsi, sia quelli top-down che bottom-up. Il risultato di queste analisi rivela delle discrepanze molto pronunciate tra le due dinamiche. Le iniziative che partono dal basso hanno raggiunto risultati modesti ma tangibili, invece le politiche territoriali applicate dall’alto non sono riuscite a iniettare dinamismo nei cluster, e hanno dimostrato il bisogno di una nuova rotta nelle politiche indirizzate alla loro promozione. Questa tesi, suggerisce un nuovo modo di pensare ai cluster albanesi, considerandoli come vere e proprie reti relazionali piuttosto che statici distretti industriali. Ad oggi c’è un generale sentimento di diffidenza rispetto a politiche applicate dall’alto verso il basso e alle prerogative dei sistemi innovativi nazionali. Questa ricerca suggerisce un altro modello, allineato con le più recenti tendenze e politiche che sostengono il bisogno di più flessibilità, di iniziative dal basso verso l’alto, e approcci più contestuali. Con le conclusioni finali, la ricerca propone un modello alternativo di politiche territoriali per lo sviluppo dei cluster, in grado di discostarsi dagli attuali sistemi statici verso una pianificazione territoriale più dinamica.
This research studies cluster dynamics in transition economies, exploring the case of Albania. It analyses the effectiveness of policies adopted in cluster promotion, using complexity thinking and evolutionary economic geography approaches. Clusters are searched in relation to regional competitiveness and regional innovation systems, while discussing their features such as co-opetition, proximity and innovativeness, followed by a discussion on the role of institutions and policies in cluster development. Often developing countries, where the ‘model’ of the developed countries is seen as the endpoint of a trajectory that must be followed meticulously, implying a view on modernization as a linear and uniform process, tend to import policies from the developed countries regardless of their context and institutional capabilities, therefore more often than not such policies show little effectiveness. This research on cluster policies in Albania confirms this. For five industries selected based on the cluster mapping tool designed by European Cluster Observatory, a confrontation of the top-down and bottom-up cluster dynamics has been done, making use of the available documents, statistics and maps as well as through primary data gathered by questionnaires and semi-structured interviews. The outcome of the analysis reveals a significant discrepancy among the two, with the bottom-up initiatives achieving slow but tangible results and the implemented territorial policies failing to inject any dynamism to cluster development, indicating the need for a new route for policies that seek to promote cluster development. This thesis suggests that in Albania there is a need to revise the way of thinking about clusters, considering them first and foremost as relational networks, instead of physically bound industrial districts. While there is a feeling of exhaustion from top down policies and the national innovation systems prerogative, the suggested model by this research, in line with some of the most recent policy frameworks, advocates the need for flexibility, bottom up initiatives and place-based approaches. By means of conclusion, the research comes up with an alternative model of territorial policies for cluster development, shifting from what can be called static towards dynamic planning.
Cluster Policies in Transition Economies - The case of Albania
KARAFILI, Elona
2018
Abstract
Questo lavoro di ricerca studia le dinamiche dei cluster in economie in via di transizione. Più nello specifico esplora il caso albanese. La ricerca analizza l’effettività delle politiche utilizzate per la promozione dei cluster, adoperando approcci appartenenti ai rami del “Complexity thinking” e della “Evolutionary Economic Geography”. I cluster vengono studiati dalla prospettiva delle competitività regionali e dei sistemi regionali d'innovazione, mentre in parallelo sono discussi altri loro aspetti legati alla competitività, prossimità e spinta innovativa. Molto spesso i paesi in via di sviluppo guardano a quelli più sviluppati economicamente, come dei “modelli”, come ultimo fine di una traiettoria che va seguita meticolosamente. Per questo, tali paesi tendono spesso a importare meccanicamente politiche già adoperate senza le dovute considerazioni legate alle specificità del contesto e alle rispettive capacità istituzionali, portando così a risultati inconcludenti. Questa ricerca sulle politiche dei cluster in Albania, lo riconferma. Cinque industrie sono state selezionate sulla base di uno strumento preposto alla loro mappatura disegnato dall’ Osservatorio Europeo dei Cluster. I vari dati estratti dai documenti a disposizione, le statistiche, le mappature, assieme ai dati primari ricavati da questionari e interviste semi-strutturate, sono stati utili per effettuare un confronto delle dinamiche dei cluster createsi, sia quelli top-down che bottom-up. Il risultato di queste analisi rivela delle discrepanze molto pronunciate tra le due dinamiche. Le iniziative che partono dal basso hanno raggiunto risultati modesti ma tangibili, invece le politiche territoriali applicate dall’alto non sono riuscite a iniettare dinamismo nei cluster, e hanno dimostrato il bisogno di una nuova rotta nelle politiche indirizzate alla loro promozione. Questa tesi, suggerisce un nuovo modo di pensare ai cluster albanesi, considerandoli come vere e proprie reti relazionali piuttosto che statici distretti industriali. Ad oggi c’è un generale sentimento di diffidenza rispetto a politiche applicate dall’alto verso il basso e alle prerogative dei sistemi innovativi nazionali. Questa ricerca suggerisce un altro modello, allineato con le più recenti tendenze e politiche che sostengono il bisogno di più flessibilità, di iniziative dal basso verso l’alto, e approcci più contestuali. Con le conclusioni finali, la ricerca propone un modello alternativo di politiche territoriali per lo sviluppo dei cluster, in grado di discostarsi dagli attuali sistemi statici verso una pianificazione territoriale più dinamica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/72026
URN:NBN:IT:UNIFE-72026