This doctoral thesis deals with the compliance of financial intermediaries with their new duties regarding the exchange of information between tax authorities. Indeed, this new operative framework represents a milestone in the fight against tax evasion and - overall - tax avoidance. The role of financial intermediaries has grown on both the international and the European level, representing, nowadays, the core of the balancing process between duties and liabilities: indeed, on the one hand, they have to assure fiscal administration an effective cooperation and, on the other hand, taxpayers’ rights had to be guaranteed. On the basis of a deep study about the taxation of saving income, with a focus on the role of financial intermediaries in this context, the analysis conducted has followed the evolutional iter of the whole discipline, leading to a comparison between the implementation at the international level, especially in Switzerland, and at the European one (having regard also to the Italian tax system) and a theorisation of the transmission of foreseeable relevant information. In this way, it has been possible to underline the strong relation existing between the base erosion and profit shifting phenomenon, which is widely spread in tax havens and offshore centres, and the presence of financial intermediaries, which are subject both to the anti-money laundering and the exchange of information disciplines. By comparing different schemes, shared traits are identified as well as areas with potential for convergence: joined in a single mechanism these parallel frameworks would be more efficient. At the same time, even through a study of the European Court of Justice and the European Court of Human Rights’s decisions, the present work aims to come up with a solution for carefully balance the opposing interests of taxpayers to protect their rights and the States to strengthen their taxing powers.

La disciplina dello scambio di informazioni, di recente emanazione ed implementazione, costituisce una nuova chiave di volta nella lotta avverso i fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Nel corso dell’iter evolutivo che ha portato alla definizione dell’attuale sistema, il ruolo degli intermediari finanziari è assurto progressivamente quale centro di bilanciamento di interessi e responsabilità, trovandosi a dover, da un lato, garantire un’efficace collaborazione con le Amministrazioni finanziarie e, dall’altra, tutelare la posizione del contribuente. Nel presente elaborato dottorale, sulla scorta di un approfondito studio della tassazione sul risparmio e del rilievo degli intermediari finanziari in tale ambito, si è proceduto ad una disamina del progressivo sviluppo della disciplina dello scambio in generale, condotta sia a livello internazionale (nella specie, adottando come riferimento, la Confederazione elvetica) sia a livello euro-unitario (avendo riguardo, talvolta, al sistema domestico italiano), con particolare focus sulla veicolazione automatica dei dati fiscalmente rilevanti. Tale studio ha consentito di evidenziare le relazioni sussistenti tra i fenomeni di erosione della base imponibile, operati, in particolare, nei cd. paradisi fiscali e nei centri offshore, e la partecipazione degli intermediari finanziari, vagliandone doveri e responsabilità previsti, in primis, dalla disciplina antiriciclaggio e, soprattutto, dal neo-coniato sistema di trasmissione delle informazioni. Ne è conseguita una valutazione sulle ridondanze e sulle lacune normative che si pongono quali cause preclusive ad un miglioramento dell’intero framework operativo. In particolare, si è cercato di chiarire quali siano, di fatto, gli obblighi cui gli intermediari medesimi sono soggetti e quali conseguenze siano previste in caso di violazioni sia nei confronti delle Amministrazioni finanziarie competenti sia dei singoli contribuenti. La posizione di questi ultimi ha dato adito a riflessioni di più ampio respiro: gli stessi, si è rilevato, si trovano ad essere sicuramente sprovvisti di uno schema di tutele sufficienti, sicché, alla stregua di un’analisi delle più recenti sentenze rese dalla Corte di Giustizia e della Corte di Strasburgo, si sono evidenziate le questioni maggiormente ostiche, proponendone possibili soluzioni.

Compliance degli intermediari finanziari nella nuova era dello scambio di informazioni tra Amministrazioni finanziarie

AMADDEO, Francesca
2018

Abstract

This doctoral thesis deals with the compliance of financial intermediaries with their new duties regarding the exchange of information between tax authorities. Indeed, this new operative framework represents a milestone in the fight against tax evasion and - overall - tax avoidance. The role of financial intermediaries has grown on both the international and the European level, representing, nowadays, the core of the balancing process between duties and liabilities: indeed, on the one hand, they have to assure fiscal administration an effective cooperation and, on the other hand, taxpayers’ rights had to be guaranteed. On the basis of a deep study about the taxation of saving income, with a focus on the role of financial intermediaries in this context, the analysis conducted has followed the evolutional iter of the whole discipline, leading to a comparison between the implementation at the international level, especially in Switzerland, and at the European one (having regard also to the Italian tax system) and a theorisation of the transmission of foreseeable relevant information. In this way, it has been possible to underline the strong relation existing between the base erosion and profit shifting phenomenon, which is widely spread in tax havens and offshore centres, and the presence of financial intermediaries, which are subject both to the anti-money laundering and the exchange of information disciplines. By comparing different schemes, shared traits are identified as well as areas with potential for convergence: joined in a single mechanism these parallel frameworks would be more efficient. At the same time, even through a study of the European Court of Justice and the European Court of Human Rights’s decisions, the present work aims to come up with a solution for carefully balance the opposing interests of taxpayers to protect their rights and the States to strengthen their taxing powers.
27-feb-2018
Italiano
La disciplina dello scambio di informazioni, di recente emanazione ed implementazione, costituisce una nuova chiave di volta nella lotta avverso i fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Nel corso dell’iter evolutivo che ha portato alla definizione dell’attuale sistema, il ruolo degli intermediari finanziari è assurto progressivamente quale centro di bilanciamento di interessi e responsabilità, trovandosi a dover, da un lato, garantire un’efficace collaborazione con le Amministrazioni finanziarie e, dall’altra, tutelare la posizione del contribuente. Nel presente elaborato dottorale, sulla scorta di un approfondito studio della tassazione sul risparmio e del rilievo degli intermediari finanziari in tale ambito, si è proceduto ad una disamina del progressivo sviluppo della disciplina dello scambio in generale, condotta sia a livello internazionale (nella specie, adottando come riferimento, la Confederazione elvetica) sia a livello euro-unitario (avendo riguardo, talvolta, al sistema domestico italiano), con particolare focus sulla veicolazione automatica dei dati fiscalmente rilevanti. Tale studio ha consentito di evidenziare le relazioni sussistenti tra i fenomeni di erosione della base imponibile, operati, in particolare, nei cd. paradisi fiscali e nei centri offshore, e la partecipazione degli intermediari finanziari, vagliandone doveri e responsabilità previsti, in primis, dalla disciplina antiriciclaggio e, soprattutto, dal neo-coniato sistema di trasmissione delle informazioni. Ne è conseguita una valutazione sulle ridondanze e sulle lacune normative che si pongono quali cause preclusive ad un miglioramento dell’intero framework operativo. In particolare, si è cercato di chiarire quali siano, di fatto, gli obblighi cui gli intermediari medesimi sono soggetti e quali conseguenze siano previste in caso di violazioni sia nei confronti delle Amministrazioni finanziarie competenti sia dei singoli contribuenti. La posizione di questi ultimi ha dato adito a riflessioni di più ampio respiro: gli stessi, si è rilevato, si trovano ad essere sicuramente sprovvisti di uno schema di tutele sufficienti, sicché, alla stregua di un’analisi delle più recenti sentenze rese dalla Corte di Giustizia e della Corte di Strasburgo, si sono evidenziate le questioni maggiormente ostiche, proponendone possibili soluzioni.
scambio di info; intermediari finanzi; compliance; svizzera; segreto bancario
DE CRISTOFARO, Giovanni
Università degli studi di Ferrara
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIFE-72473