Nelle ultime decadi c’è stato un aumento eclatante del sovrappeso (OW) e dell’obesità (OB), tanto da portare l’OMS a definire il problema in termini di epidemia globale. In Italia 5.000.000 di persone sono obese e 15.000.000 sono sovrappeso (S.I.O., 2010) L’OB e l’OW sono, quindi, uno dei più gravi problemi di salute pubblica. La patogenesi dell’obesità è multifattoriale ed è legata a fattori predisponenti genetici, ambientali, abitudini alimentari scorrette (in parte inquadrabili in un quadro di DCA) ridotto dispendio energetico, patologie mediche, disturbi dell’umore e di personalità. L’intervento dietetico è il primo metodo non invasivo per il trattamento dell’OW e dell’OB. È stato, però, evidenziato che i suoi effetti a lungo termine sono spesso fallimentari. Uno dei fattori di rischio per il recupero del peso perso o per il drop-out è la presenza di comportamenti di Binge Eating – BE, che spesso si associa a sintomi di ansia e depressione; ulteriori fattori di rischio per il drop-out e il recupero del peso. Sempre maggiori evidenze empiriche danno sostanza alle ipotesi cliniche che vedono il ricorso al BE come strategia per gestire le emozioni negative legando il BE alla presenza di disregolazione emotiva. Scopo del lavoro di ricerca: valutare la prevalenza di BE in soggetti richiedenti trattamento dietoterapico; valutare se e quanto la presenza di disregolazione emotiva, di sintomi ansiosi e depressivi siano in grado di spiegare il BE, e quali aspetti della disregolazione emotiva siano maggiormente coinvolti. Campione: 5991 soggetti; età media: 44,74, DS=13,5; 72,7% F e 27,3% M afferenti presso il centro ICANS Materiali e Metodi: State-Trait Anxiety Inventory - forma STAI-X1 e STAI-X2 per la valutazione dell’ansia di stato e di tratto, Questionario D – QD per la valutazione dei sintomi depressivi, Binge Eating Scale – BES per la valutazione dei comportamenti di BE e Difficulties in Emotion Regulation Strategies – DERS per la valutazione della disregolazione emotiva. La prevalenza di BE è risultata pari al 15,4%. Sono state condotte due analisi di regressione lineare gerarchica; la prima al fine di valutare quanta varianza dei punteggi ottenuti alla BES fosse spiegata dall’ansia, dalla disregolazione emotiva e dai sintomi depressivi, escludendo gli effetti legati al sesso e all’età. Risultati: all’aumentare dell’età diminuisco i punteggi alla BES, i maschi tendono ad ottenere punteggi alla BES minori rispetto alle donne, l’ansia non contribuisce a spiegare in modo significativo i punteggi alla bes che sono, invece, spiegati in modo significativo dalla disregolazione emotiva(β=.196, p<.001) e dai sintomi depressivi(β=.238, p<.001). La seconda regressione ha mostrato che le componenti della disregolazione emotiva che spiegano in modo significativo i punteggi alla bes sono: la non accettazione delle emozioni(β=.090, p=.003), la difficoltà nel controllo degli impulsi (β=.139, p<.001), la mancanza di consapevolezza emotiva(β=.064, p<.05), la mancanza di chiarezza emotiva(β=.060, p<.05). Risulta, quindi, evidente che un intervento psicologico atto a ridurre il BE debba focalizzarsi principalmente sullo sviluppo delle capacità di regolazione delle emozioni partendo, innanzitutto, dall’accettazione delle emozioni. La capacità di accettare, come parte integrante della nostra vita, il fatto di provare emozioni negative è, infatti, la premessa per lo sviluppo della conseguente capacità di mantenere il controllo sui propri comportamenti anche in presenza di emozioni negative e solo attraverso essa è possibile mettere in atto una serie di strategie funzionali di regolazione emotiva.
Binge Eating e Disregolazione Emozionale nei pazienti in dietoterapia
PONISSI, VERONICA
2015
Abstract
Nelle ultime decadi c’è stato un aumento eclatante del sovrappeso (OW) e dell’obesità (OB), tanto da portare l’OMS a definire il problema in termini di epidemia globale. In Italia 5.000.000 di persone sono obese e 15.000.000 sono sovrappeso (S.I.O., 2010) L’OB e l’OW sono, quindi, uno dei più gravi problemi di salute pubblica. La patogenesi dell’obesità è multifattoriale ed è legata a fattori predisponenti genetici, ambientali, abitudini alimentari scorrette (in parte inquadrabili in un quadro di DCA) ridotto dispendio energetico, patologie mediche, disturbi dell’umore e di personalità. L’intervento dietetico è il primo metodo non invasivo per il trattamento dell’OW e dell’OB. È stato, però, evidenziato che i suoi effetti a lungo termine sono spesso fallimentari. Uno dei fattori di rischio per il recupero del peso perso o per il drop-out è la presenza di comportamenti di Binge Eating – BE, che spesso si associa a sintomi di ansia e depressione; ulteriori fattori di rischio per il drop-out e il recupero del peso. Sempre maggiori evidenze empiriche danno sostanza alle ipotesi cliniche che vedono il ricorso al BE come strategia per gestire le emozioni negative legando il BE alla presenza di disregolazione emotiva. Scopo del lavoro di ricerca: valutare la prevalenza di BE in soggetti richiedenti trattamento dietoterapico; valutare se e quanto la presenza di disregolazione emotiva, di sintomi ansiosi e depressivi siano in grado di spiegare il BE, e quali aspetti della disregolazione emotiva siano maggiormente coinvolti. Campione: 5991 soggetti; età media: 44,74, DS=13,5; 72,7% F e 27,3% M afferenti presso il centro ICANS Materiali e Metodi: State-Trait Anxiety Inventory - forma STAI-X1 e STAI-X2 per la valutazione dell’ansia di stato e di tratto, Questionario D – QD per la valutazione dei sintomi depressivi, Binge Eating Scale – BES per la valutazione dei comportamenti di BE e Difficulties in Emotion Regulation Strategies – DERS per la valutazione della disregolazione emotiva. La prevalenza di BE è risultata pari al 15,4%. Sono state condotte due analisi di regressione lineare gerarchica; la prima al fine di valutare quanta varianza dei punteggi ottenuti alla BES fosse spiegata dall’ansia, dalla disregolazione emotiva e dai sintomi depressivi, escludendo gli effetti legati al sesso e all’età. Risultati: all’aumentare dell’età diminuisco i punteggi alla BES, i maschi tendono ad ottenere punteggi alla BES minori rispetto alle donne, l’ansia non contribuisce a spiegare in modo significativo i punteggi alla bes che sono, invece, spiegati in modo significativo dalla disregolazione emotiva(β=.196, p<.001) e dai sintomi depressivi(β=.238, p<.001). La seconda regressione ha mostrato che le componenti della disregolazione emotiva che spiegano in modo significativo i punteggi alla bes sono: la non accettazione delle emozioni(β=.090, p=.003), la difficoltà nel controllo degli impulsi (β=.139, p<.001), la mancanza di consapevolezza emotiva(β=.064, p<.05), la mancanza di chiarezza emotiva(β=.060, p<.05). Risulta, quindi, evidente che un intervento psicologico atto a ridurre il BE debba focalizzarsi principalmente sullo sviluppo delle capacità di regolazione delle emozioni partendo, innanzitutto, dall’accettazione delle emozioni. La capacità di accettare, come parte integrante della nostra vita, il fatto di provare emozioni negative è, infatti, la premessa per lo sviluppo della conseguente capacità di mantenere il controllo sui propri comportamenti anche in presenza di emozioni negative e solo attraverso essa è possibile mettere in atto una serie di strategie funzionali di regolazione emotiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/73736
URN:NBN:IT:UNIMIB-73736