Background. La cardiotossicità è uno degli effetti collaterali delle nuove terapie molecolari anti-tumorali. I nuovi farmaci antiangiogenici, inibitori diretti o indiretti del Vascular Endothelial Grow Factor-VEGF (Bevacizumab, Sorafenib e Pazopanib) approvati per l’utilizzo in pazienti (Pz) con neoplasie metastatiche hanno come principale effetto collaterale lo sviluppo di ipertensione e proteinuria determinato da fenomeni di vasocostrizione, impoverimento vascolare e disfunzione endoteliale. Obiettivi. Obiettivo primario del nostro studio è valutare se il meccanismo di danno dei farmaci anti-VEGF a livello vascolare, che normalmente causa ipertensione, possa causare anche effetti a livello del microcircolo coronarico. Obiettivo secondario è valutare eventuale effetto citotossico diretto di tali farmaci a livello dei miocardiociti e studiarne le influenze sulla funzione diastolica. Inoltre lo studio si propone di valutare la fattibilità e l’appropriatezza delle metodiche utilizzate. Materiali e Metodi. Sono stati arruolati 20 Pz (11 donne, età media 62 ± 10) candidati a terapia (CT) con farmaci anti-VEGF, sottoposti a visita cardiologia con valutazione del Cardiovascular Global Risk Score (GRS), misurazione della pressione arteriosa(PA) basale, dosaggio di Troponina-T e NT-ProBNP, proteinuria e microalbuminuria, ECG, Ecocardiogramma 2D (valutando i parametri di massa/geometria ventricolare sinistro (VS), Frazione di eiezione, Funzionalità diastolica e geometria atriale sinistra-AS) e con analisi speckle tracking (valutando il Global Longitudinal Strain-GLS Ventricolare il picco di Atrial Longitudinal Strain-PALS) e Ecostress Adenosina (valutando la Riserva di Flusso Coronarica-RFC). Tutti gli accertamenti eseguiti sono stati ripetuti a distanza di due, quattro e sei mesi dall’inizio della terapia. L’analisi dei dati è stata eseguita dividendo la popolazione in 10 Pz ipertesi durante CT (Gruppo A) e 10 Pz normotesi dopo CT (Gruppo B) omogenei per GRS (1,2±1,3 vs 1,8±0,9 p-value: 0,29) Risultati. I gruppi sono risultati omogenei per caratteristiche morfostrutturali di VS/AS e funzione sisto-diastolica di VS. Non si sono rilevati segni eco e laboratoristici di effetto citotossico diretto sui cardiomiociti né riduzione significativa della RFC post-CT (p-value 0,37). L’analisi di funzione atriale ha mostrato una differenziale significativa nel PALS pre-post-CT nel gruppo A (34,54±6,12 vs 28,97±5,95; p-valiue: 0,042). Conclusioni. 1. I farmaci chemioterapici anti-VEGF non sembrano dare effetti cardiotossici endotelio mediati a livello del microcircolo coronarico né effetti citotossici diretti sui cardiomiociti 2. Pur in presenza di ipertensione i parametri tradizionali di morfologia e funzione di VS/AS non sono risultati significativamente differenti tra i due gruppi di Pz; 3. Nella popolazione di Pz che hanno sviluppato ipertensione i soli parametri di strain atriale appaiono alterati, suggerendo che possano essere utilizzati come indicatore di danno precoce

Valutazione della cardiotossicità in pazienti con neoplasie metastatiche in terapia con farmaci anti angiogenetici

BIANCHI JANETTI, MARIA
2014

Abstract

Background. La cardiotossicità è uno degli effetti collaterali delle nuove terapie molecolari anti-tumorali. I nuovi farmaci antiangiogenici, inibitori diretti o indiretti del Vascular Endothelial Grow Factor-VEGF (Bevacizumab, Sorafenib e Pazopanib) approvati per l’utilizzo in pazienti (Pz) con neoplasie metastatiche hanno come principale effetto collaterale lo sviluppo di ipertensione e proteinuria determinato da fenomeni di vasocostrizione, impoverimento vascolare e disfunzione endoteliale. Obiettivi. Obiettivo primario del nostro studio è valutare se il meccanismo di danno dei farmaci anti-VEGF a livello vascolare, che normalmente causa ipertensione, possa causare anche effetti a livello del microcircolo coronarico. Obiettivo secondario è valutare eventuale effetto citotossico diretto di tali farmaci a livello dei miocardiociti e studiarne le influenze sulla funzione diastolica. Inoltre lo studio si propone di valutare la fattibilità e l’appropriatezza delle metodiche utilizzate. Materiali e Metodi. Sono stati arruolati 20 Pz (11 donne, età media 62 ± 10) candidati a terapia (CT) con farmaci anti-VEGF, sottoposti a visita cardiologia con valutazione del Cardiovascular Global Risk Score (GRS), misurazione della pressione arteriosa(PA) basale, dosaggio di Troponina-T e NT-ProBNP, proteinuria e microalbuminuria, ECG, Ecocardiogramma 2D (valutando i parametri di massa/geometria ventricolare sinistro (VS), Frazione di eiezione, Funzionalità diastolica e geometria atriale sinistra-AS) e con analisi speckle tracking (valutando il Global Longitudinal Strain-GLS Ventricolare il picco di Atrial Longitudinal Strain-PALS) e Ecostress Adenosina (valutando la Riserva di Flusso Coronarica-RFC). Tutti gli accertamenti eseguiti sono stati ripetuti a distanza di due, quattro e sei mesi dall’inizio della terapia. L’analisi dei dati è stata eseguita dividendo la popolazione in 10 Pz ipertesi durante CT (Gruppo A) e 10 Pz normotesi dopo CT (Gruppo B) omogenei per GRS (1,2±1,3 vs 1,8±0,9 p-value: 0,29) Risultati. I gruppi sono risultati omogenei per caratteristiche morfostrutturali di VS/AS e funzione sisto-diastolica di VS. Non si sono rilevati segni eco e laboratoristici di effetto citotossico diretto sui cardiomiociti né riduzione significativa della RFC post-CT (p-value 0,37). L’analisi di funzione atriale ha mostrato una differenziale significativa nel PALS pre-post-CT nel gruppo A (34,54±6,12 vs 28,97±5,95; p-valiue: 0,042). Conclusioni. 1. I farmaci chemioterapici anti-VEGF non sembrano dare effetti cardiotossici endotelio mediati a livello del microcircolo coronarico né effetti citotossici diretti sui cardiomiociti 2. Pur in presenza di ipertensione i parametri tradizionali di morfologia e funzione di VS/AS non sono risultati significativamente differenti tra i due gruppi di Pz; 3. Nella popolazione di Pz che hanno sviluppato ipertensione i soli parametri di strain atriale appaiono alterati, suggerendo che possano essere utilizzati come indicatore di danno precoce
3-feb-2014
Italiano
GRASSI, GUIDO
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-74157