L'arresto cardiocircolatorio è un evento improvviso, caratterizzato dalla cessazione dell'attività cardiaca e respiratoria, e da una rapida perdita di coscienza a seguito della conseguente interruzione della perfusione cerebrale. Lo scopo dello studio è stato la valutazione parametri di funzionalità cardiaca ed il rilascio di mediatori di stress e dell'infiammazione in un modello animale di arresto cardiaco. I nostri dati dimostrano l'aumentano della perossidazione lipidica (isoprostani ed LOOH) e dello danno ossidativo del DNA nel miocardio dopo 2h e 4h dall'arresto cardiaco. Simili risultati sono stati ottenuti nel rene, fegato e cervello. In particolare, nella zona CA1 dell'ippocampo abbiamo osservato una significativa perdita di neuroni ed una astrogliosi reattiva. In conclusione i nostri dati dimostrano che i livelli plasmatici e tissutali dei parametri dello stress ossidativo sono temporaneamente alterati durante il periodo successivo alla rianimazione e correlano con l alterata funzione cardiaca.
Ruolo dello stress ossidativo e dell’infiammazione in un modello animale di arresto cardiaco
NICOLOSI, ANNA
2013
Abstract
L'arresto cardiocircolatorio è un evento improvviso, caratterizzato dalla cessazione dell'attività cardiaca e respiratoria, e da una rapida perdita di coscienza a seguito della conseguente interruzione della perfusione cerebrale. Lo scopo dello studio è stato la valutazione parametri di funzionalità cardiaca ed il rilascio di mediatori di stress e dell'infiammazione in un modello animale di arresto cardiaco. I nostri dati dimostrano l'aumentano della perossidazione lipidica (isoprostani ed LOOH) e dello danno ossidativo del DNA nel miocardio dopo 2h e 4h dall'arresto cardiaco. Simili risultati sono stati ottenuti nel rene, fegato e cervello. In particolare, nella zona CA1 dell'ippocampo abbiamo osservato una significativa perdita di neuroni ed una astrogliosi reattiva. In conclusione i nostri dati dimostrano che i livelli plasmatici e tissutali dei parametri dello stress ossidativo sono temporaneamente alterati durante il periodo successivo alla rianimazione e correlano con l alterata funzione cardiaca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/74357
URN:NBN:IT:UNICT-74357