Archaeometric study of volcanic grindstones from various archaeological sites of the Messina city and province was conducted. The archaeometric analysis included the petrochemical characterization of the lithologies used for their construction and the provenance attribution of the raw materials. The studied samples were divided into two groups characterized by different age. The former includes the Bronze Age samples and the latter the Roman age samples. They represent different building style, from rudimentary prehistoric grindstones to the most advanced rotary mills drawn by animals used in Roman Times. Most of these artefacts were obtained from scoriaceous volcanic rocks, selected for their peculiar textural and physical characteristics, such as high strength, hardness and good porosity. The two groups of grindstone samples were firstly characterized from the petrographic, micro-analytical and geochemical -geodynamic point of view. Afterwards, to define the probable provenance area, trace elements variation diagrams opportunely constructed and other diagrams used in literature to classify similar lithic objects, have been used. Finally all the data, in particular the geochemical ones were compared with literature data of rocks from the volcanic sites identified like before said, to verify the real comparability. The results of this work provide an important contribution to the establishment of trade routes in the Mediterranean area, confirming the presence of commercial and cultural relations already existing in the Bronze Age, as demonstrated the origin of samples studied for the prehistoric series. The presence of grindstones from many different volcanic sites in the prehistoric sites, such as Etna, Aeolian Islands and Santorini testify the resourcefulness of the primitive man that to survive and to improve their condition of life, even went ever further. In particular, the finding of the sample (pestle) that appears to come from the Aegean area, confirms that the exchanges between the Tyrrhenian and the Aegean populations in the prehistoric times, were already widespread. Furthermore, characterization of the Roman Times millstones, has instead allowed to increase the knowledge regarding the diffusion of mills in the Mediterranean area and to confirm the utilization of some volcanic sites such as Mount Etna, Linosa, Pantelleria and the Euganean Hills as quarries of raw material for the building of objects to grinding the cereals.

E' stato intrapreso lo studio archeometrico di macine in pietra lavica, provenienti da vari siti archeologici della città di Messina e provincia. L'analisi archeometrica ha compreso la caratterizzazione petrochimica delle litologie utilizzate per la loro costruzione e l'attribuzione di provenienza degli stessi materiali. I campioni studiati sono stati suddivisi in due gruppi di differente età, un gruppo dell'età del Bronzo Antico e l'altro di Epoca Romana. La tipologia dei manufatti è varia, e partendo dalle rudimentali mole preistoriche, si giunge alle più avanzate mole asinarie adoperate in Epoca Romana fino al Medioevo. La maggior parte di questi manufatti erano ottenuti da rocce vulcaniche scoriacee, selezionate per le loro caratteristiche tessiturali e fisiche peculiari, quali elevata resistenza, durezza e buona porosità, facilità di lavorazione e trasportabilità rispetto ad un basalto massivo. I due gruppi di campioni di macina sono stati prima caratterizzati dal punto di vista petrografico, microanalitico e geochimico-geodinamico. Per definire la probabile area di provenienza, sono stati utilizzati diagrammi di variazione degli elementi in tracce, alcuni costruiti opportunamente ed altri gia utilizzati in letteratura per la classificazione di simili manufatti litici. Infine tutti i dati, quelli geochimici in particolare sono stati confrontati con dati di letteratura di rocce provenienti dai siti vulcanici prima identificati, per verificare la effettiva comparabilità. I risultati del presente lavoro di tesi apportano un contributo importante per la definizione delle rotte commerciali del Mediterraneo, confermando la presenza di scambi commerciali e culturali gia a partire dall Età del Bronzo antico, periodo a cui appartengono i campioni della serie preistorica. La presenza, all'interno dello scavo preistorico, di macine ed elementi di macina provenienti da siti così differenti, come Etna, Eolie e Santorini è una testimonianza tangibile dell'intraprendenza dell'uomo primitivo che per necessità di sussistenza e di miglioramento della propria condizione di vita, si spinse sempre più in là. In particolare il rinvenimento del campione (pestello) che risulta provenire dall'area Egea conferma che già in epoca preistorica esistevano scambi tra le popolazioni dell'areale Tirrenico e quelle Egee. La caratterizzazione delle macine di Epoca Romana, ha invece permesso di ampliare il quadro delle conoscenze relativamente alla diffusione delle macine nel bacino del Mediterraneo e di confermare l'utilizzo di alcuni siti vulcanici quali Etna, Linosa, Pantelleria e Colli Euganei come cave di materiale grezzo per l'allestimento di manufatti atti alla macinazione dei cereali.

STUDIO ARCHEOMETRICO DI MACINE IN PIETRA LAVICA PROVENIENTI DA SITI ARCHEOLOGICI DI MESSINA E PROVINCIA

DI BELLA, MARCELLA
2012

Abstract

Archaeometric study of volcanic grindstones from various archaeological sites of the Messina city and province was conducted. The archaeometric analysis included the petrochemical characterization of the lithologies used for their construction and the provenance attribution of the raw materials. The studied samples were divided into two groups characterized by different age. The former includes the Bronze Age samples and the latter the Roman age samples. They represent different building style, from rudimentary prehistoric grindstones to the most advanced rotary mills drawn by animals used in Roman Times. Most of these artefacts were obtained from scoriaceous volcanic rocks, selected for their peculiar textural and physical characteristics, such as high strength, hardness and good porosity. The two groups of grindstone samples were firstly characterized from the petrographic, micro-analytical and geochemical -geodynamic point of view. Afterwards, to define the probable provenance area, trace elements variation diagrams opportunely constructed and other diagrams used in literature to classify similar lithic objects, have been used. Finally all the data, in particular the geochemical ones were compared with literature data of rocks from the volcanic sites identified like before said, to verify the real comparability. The results of this work provide an important contribution to the establishment of trade routes in the Mediterranean area, confirming the presence of commercial and cultural relations already existing in the Bronze Age, as demonstrated the origin of samples studied for the prehistoric series. The presence of grindstones from many different volcanic sites in the prehistoric sites, such as Etna, Aeolian Islands and Santorini testify the resourcefulness of the primitive man that to survive and to improve their condition of life, even went ever further. In particular, the finding of the sample (pestle) that appears to come from the Aegean area, confirms that the exchanges between the Tyrrhenian and the Aegean populations in the prehistoric times, were already widespread. Furthermore, characterization of the Roman Times millstones, has instead allowed to increase the knowledge regarding the diffusion of mills in the Mediterranean area and to confirm the utilization of some volcanic sites such as Mount Etna, Linosa, Pantelleria and the Euganean Hills as quarries of raw material for the building of objects to grinding the cereals.
8-dic-2012
Italiano
E' stato intrapreso lo studio archeometrico di macine in pietra lavica, provenienti da vari siti archeologici della città di Messina e provincia. L'analisi archeometrica ha compreso la caratterizzazione petrochimica delle litologie utilizzate per la loro costruzione e l'attribuzione di provenienza degli stessi materiali. I campioni studiati sono stati suddivisi in due gruppi di differente età, un gruppo dell'età del Bronzo Antico e l'altro di Epoca Romana. La tipologia dei manufatti è varia, e partendo dalle rudimentali mole preistoriche, si giunge alle più avanzate mole asinarie adoperate in Epoca Romana fino al Medioevo. La maggior parte di questi manufatti erano ottenuti da rocce vulcaniche scoriacee, selezionate per le loro caratteristiche tessiturali e fisiche peculiari, quali elevata resistenza, durezza e buona porosità, facilità di lavorazione e trasportabilità rispetto ad un basalto massivo. I due gruppi di campioni di macina sono stati prima caratterizzati dal punto di vista petrografico, microanalitico e geochimico-geodinamico. Per definire la probabile area di provenienza, sono stati utilizzati diagrammi di variazione degli elementi in tracce, alcuni costruiti opportunamente ed altri gia utilizzati in letteratura per la classificazione di simili manufatti litici. Infine tutti i dati, quelli geochimici in particolare sono stati confrontati con dati di letteratura di rocce provenienti dai siti vulcanici prima identificati, per verificare la effettiva comparabilità. I risultati del presente lavoro di tesi apportano un contributo importante per la definizione delle rotte commerciali del Mediterraneo, confermando la presenza di scambi commerciali e culturali gia a partire dall Età del Bronzo antico, periodo a cui appartengono i campioni della serie preistorica. La presenza, all'interno dello scavo preistorico, di macine ed elementi di macina provenienti da siti così differenti, come Etna, Eolie e Santorini è una testimonianza tangibile dell'intraprendenza dell'uomo primitivo che per necessità di sussistenza e di miglioramento della propria condizione di vita, si spinse sempre più in là. In particolare il rinvenimento del campione (pestello) che risulta provenire dall'area Egea conferma che già in epoca preistorica esistevano scambi tra le popolazioni dell'areale Tirrenico e quelle Egee. La caratterizzazione delle macine di Epoca Romana, ha invece permesso di ampliare il quadro delle conoscenze relativamente alla diffusione delle macine nel bacino del Mediterraneo e di confermare l'utilizzo di alcuni siti vulcanici quali Etna, Linosa, Pantelleria e Colli Euganei come cave di materiale grezzo per l'allestimento di manufatti atti alla macinazione dei cereali.
MAZZOLENI, Paolo
PEZZINO, Antonino
Università degli studi di Catania
Catania
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICT-75204