Introduzione La sindrome di Down (DS) è l'anomalia cromosomica più comune e il rischio di avere un bambino affetto aumenta con l aumentare dell'età materna. L'età materna avanzata (AMA) rappresenta ancora oggi la prima indicazione ai test prenatali invasivi (amniocentesi e villocentesi). Tuttavia, vi sono molte ragioni per abbandonare lo screening sulla base dell'AMA, dato il suo basso tasso di rilevamento (DR), il rischio di perdita fetale (0,5-1%) e i costi elevati per i sistemi sanitari nazionali (NHS). Il nostro studio ha avuto come scopo quello di valutare le prestazioni del test di screening combinato con markers del primo trimestre(CT plus), nelle donne di età pari o superiore a 35 anni. Materiali e metodi Da febbraio 2016 e settembre 2018 abbiamo arruolato in modo prospettico 493 donne di 35 anni o più, che afferivano all ambulatorio di Diagnosi Prenatale e Medicina Fetale, Ospedale Universitario Policlinico G. Rodolico di Catania, Italia. Dopo il counseling 259 (52,5%) donne hanno scelto di sottoporsi a un test invasivo (gruppo A) mentre 234 (47,5%) sono state sottoposte al CT plus (gruppo B), riservandosi il diritto di scegliere il test invasivo dopo aver ricevuto i risultati. Risultati L'incidenza di DS è stata simile in entrambi i gruppi: 2,3% nel gruppo A e 1,7% nel gruppo B. Il DR per il CT senza markers è stato del 100% per un 12,5% di falsi positivi (FPR); con l'uso aggiuntivo dei marcatori del primo trimestre, la presenza dell'osso nasale (NB), la valutazione del flusso sanguigno nel dotto venoso (DV) e il rigurgito tricuspidale (TR), siamo stati in grado di ridurre il FPR ad un valore del 2% . Durante il periodo di studio abbiamo osservato una riduzione del 19,6% delle procedure invasive e un aumento del 60% di richiesta del CT plus nelle donne di 35 anni o più. Conclusioni L'uso aggiuntivo dei marcatori del primo trimestre, NB, DV e TR, è fattibile e riduce il FPR senza costi aggiuntivi per il NHS. Il nostro studio è la prova del fatto che un'adeguata politica di screening della sindrome di Down è il modo migliore per ridurre il tasso di procedure invasive e ridurre le spese per l NHS. In conclusione, questo studio dimostra che l'età materna da sola non è un criterio appropriato per lo screening della sindrome di Down quando è disponibile CT plus.
Introduction Down Syndrome (DS) is the most common chromosomal abnormality and the risk to have an affected baby relates directly to maternal age. Invasive prenatal diagnosis based on advanced maternal age (AMA) alone is still a large contributor to invasive testing (amniocentesis and villocentesis). However, there are many reasons to abandon screening on the basis of AMA, given its low detection rate (DR), the risk of fetal loss (0,5-1%) and high costs for the national health systems (NHS). The aim of our study was to evaluate the performance of the first trimester combined screening test (CT) plus markers in women aged 35 years or older. Materials and methods From February 2016 and September 2018 we prospectively enrolled 493 women aged 35 or older, referred to the Fetal Medicine Clinic Policlinico G. Rodolico University Hospital, Catania Italy. After counseling 259 (52,5%) women chose to have an invasive test (group A) while 234 (47,5%) underwent the CT plus (group B), reserving the right to choose the invasive test after receiving the results. Results The incidence of DS was similar in both group, 2.3% in group A and 1.7% in group B. The DR for the CT was 100% for a 12.5% of false positive rate (FPR); by the additional use of first trimester markers, the presence of the nasal bone (NB), the evaluation of the ductus venosus blood flow (DV) and tricuspid regurgitation (TR), we were able to reduce the FPR at a value of 2%. During the study period we observed a 19.6% reduction of invasive procedures and a 60% increase in the uptake of CT in women aged 35 or older. Conclusions The additional use of first trimester markers, NB, DV and TR, is feasible and it reduces FPR without any additional costs for NHS. We provide evidence that adequate Down syndrome screening policy are the best way to reduce the rate of invasive procedures and to improve costeffectiveness. In conclusion this study demonstrates that maternal age is not an appropriate criterion for Down syndrome screening when CT plus is available.
Clinical implementation of first trimester combined test for aneuploidies in patients aged 35 years or older
GIUNTA, GIULIANA
2018
Abstract
Introduzione La sindrome di Down (DS) è l'anomalia cromosomica più comune e il rischio di avere un bambino affetto aumenta con l aumentare dell'età materna. L'età materna avanzata (AMA) rappresenta ancora oggi la prima indicazione ai test prenatali invasivi (amniocentesi e villocentesi). Tuttavia, vi sono molte ragioni per abbandonare lo screening sulla base dell'AMA, dato il suo basso tasso di rilevamento (DR), il rischio di perdita fetale (0,5-1%) e i costi elevati per i sistemi sanitari nazionali (NHS). Il nostro studio ha avuto come scopo quello di valutare le prestazioni del test di screening combinato con markers del primo trimestre(CT plus), nelle donne di età pari o superiore a 35 anni. Materiali e metodi Da febbraio 2016 e settembre 2018 abbiamo arruolato in modo prospettico 493 donne di 35 anni o più, che afferivano all ambulatorio di Diagnosi Prenatale e Medicina Fetale, Ospedale Universitario Policlinico G. Rodolico di Catania, Italia. Dopo il counseling 259 (52,5%) donne hanno scelto di sottoporsi a un test invasivo (gruppo A) mentre 234 (47,5%) sono state sottoposte al CT plus (gruppo B), riservandosi il diritto di scegliere il test invasivo dopo aver ricevuto i risultati. Risultati L'incidenza di DS è stata simile in entrambi i gruppi: 2,3% nel gruppo A e 1,7% nel gruppo B. Il DR per il CT senza markers è stato del 100% per un 12,5% di falsi positivi (FPR); con l'uso aggiuntivo dei marcatori del primo trimestre, la presenza dell'osso nasale (NB), la valutazione del flusso sanguigno nel dotto venoso (DV) e il rigurgito tricuspidale (TR), siamo stati in grado di ridurre il FPR ad un valore del 2% . Durante il periodo di studio abbiamo osservato una riduzione del 19,6% delle procedure invasive e un aumento del 60% di richiesta del CT plus nelle donne di 35 anni o più. Conclusioni L'uso aggiuntivo dei marcatori del primo trimestre, NB, DV e TR, è fattibile e riduce il FPR senza costi aggiuntivi per il NHS. Il nostro studio è la prova del fatto che un'adeguata politica di screening della sindrome di Down è il modo migliore per ridurre il tasso di procedure invasive e ridurre le spese per l NHS. In conclusione, questo studio dimostra che l'età materna da sola non è un criterio appropriato per lo screening della sindrome di Down quando è disponibile CT plus.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/75554
URN:NBN:IT:UNICT-75554