La ricerca - condotta durante il triennio di partecipazione al XXXI ciclo di dottorato in Scienze Politiche e Sociali - analizza il processo di formalizzazione, introdotto dai recenti interventi riformatori, in materia di responsabilità sanitaria, da ultimo la legge 8 marzo 2017, n. 24, «Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie», al fine di cogliere le possibili ripercussioni in ambito disciplinare nei confronti dell esercente le professioni sanitarie strutturato con qualifica dirigenziale. Obiettivo essenziale dell attività di ricerca è quello di verificare se alla luce delle innovazioni legislative, la violazione delle linee guida sia idonea ad instaurare un procedimento disciplinare a carico del professionista sanitario inadempiente, a prescindere dalla concreta verificazione di un danno al paziente. Questa prospettiva muove da una nuova configurazione dell interesse datoriale, il quale non appare più circoscritto all esecuzione della prestazione sic et simpliciter, ma è strettamente collegato all organizzazione della struttura che si estrinseca anche, e soprattutto, mediante la formazione di atti di indirizzo e strumenti contrattuali connessi alle linee guida formalizzate secondo le indicazioni della l. 24/2017. Nell ambito di una prestazione complessa, così come quella sanitaria, l esecuzione tecnica di una prestazione sanitaria, oggi altamente standardizzata, si intreccia con gli aspetti più squisitamente organizzativi imposti dalla struttura, mediante l emanazione di ulteriori linee guide, diventando un unicum inscindibile per valutare il corretto adempimento della prestazione sanitaria. Di conseguenza, anche il profilo disciplinare ha subìto, di fatto, una metamorfosi, non chiaramente esplicitata nella novella legislativa introdotta, ma desumibile, come si avrà modo di approfondire in prosieguo di trattazione, da un interpretazione coerente con l impianto della riforma. Il tema è osservato da una pluralità di prospettive, tratte non solo dall esperienza didattica universitaria ma, altresì, dall esercizio della professione forense in ambito lavoristico, che ha fornito l opportunità di scandagliare numerosi procedimenti disciplinari, nonché le prassi operative seguite all interno di amministrazioni sanitarie pubbliche e private.
Linee guida e regime disciplinare del professionista sanitario strutturato.
GAGLIANO, MARIA CHIARA
2018
Abstract
La ricerca - condotta durante il triennio di partecipazione al XXXI ciclo di dottorato in Scienze Politiche e Sociali - analizza il processo di formalizzazione, introdotto dai recenti interventi riformatori, in materia di responsabilità sanitaria, da ultimo la legge 8 marzo 2017, n. 24, «Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie», al fine di cogliere le possibili ripercussioni in ambito disciplinare nei confronti dell esercente le professioni sanitarie strutturato con qualifica dirigenziale. Obiettivo essenziale dell attività di ricerca è quello di verificare se alla luce delle innovazioni legislative, la violazione delle linee guida sia idonea ad instaurare un procedimento disciplinare a carico del professionista sanitario inadempiente, a prescindere dalla concreta verificazione di un danno al paziente. Questa prospettiva muove da una nuova configurazione dell interesse datoriale, il quale non appare più circoscritto all esecuzione della prestazione sic et simpliciter, ma è strettamente collegato all organizzazione della struttura che si estrinseca anche, e soprattutto, mediante la formazione di atti di indirizzo e strumenti contrattuali connessi alle linee guida formalizzate secondo le indicazioni della l. 24/2017. Nell ambito di una prestazione complessa, così come quella sanitaria, l esecuzione tecnica di una prestazione sanitaria, oggi altamente standardizzata, si intreccia con gli aspetti più squisitamente organizzativi imposti dalla struttura, mediante l emanazione di ulteriori linee guide, diventando un unicum inscindibile per valutare il corretto adempimento della prestazione sanitaria. Di conseguenza, anche il profilo disciplinare ha subìto, di fatto, una metamorfosi, non chiaramente esplicitata nella novella legislativa introdotta, ma desumibile, come si avrà modo di approfondire in prosieguo di trattazione, da un interpretazione coerente con l impianto della riforma. Il tema è osservato da una pluralità di prospettive, tratte non solo dall esperienza didattica universitaria ma, altresì, dall esercizio della professione forense in ambito lavoristico, che ha fornito l opportunità di scandagliare numerosi procedimenti disciplinari, nonché le prassi operative seguite all interno di amministrazioni sanitarie pubbliche e private.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/76293
URN:NBN:IT:UNICT-76293