Cactus Pear (Opuntia Ficus Indica spp) in Italy: Economic and energetic evaluation

From ancient times the prickly pear represented a crop used for the delimitation of borders within the small plots that characterize the Sicilian territory. As early as the 1990s this crop took on a commercial value within the Sicilian fruit and vegetable basket. In fact, the main competitors in the sector operating in south-west Etna and in the central-eastern area of Sicily so called Calatino,already specialized in the marketing of citrus fruits, decided to include the prickly pear in their own commercial offer to be submitted to the GDO. The present study deals with the multi-functionality of the prickly pear plant and the possible uses of the fruit, cladode and related extracts. Firstly it analysed the diffusion and expansion of the cultivation of prickly pear in different territorial contexts. This analysis highlights a stabilization of the surfaces with an increase in specialized cultivation and consequently in production. Subsequently the multiple uses of prickly pear are analysed with particular attention to the energy valorisation of pruning residues. It also examined the Italian agro-energy situation. Finally, the methanigeno potential of the residual biomass produced on the Etna territory is evaluated and is hypothesized, through an economic validation, the possibility of realizing an anaerobic digestion plant to be placed in the Etna area.

Sin dall antichità il ficodindia rappresentava una coltura utilizzata per la delimitazione dei confini all interno dei piccoli appezzamenti che caratterizzano il territorio siciliano. Già a partire dagli anni 90 questa coltura ha assunto una valenza commerciale all interno del paniere ortofrutticolo siciliano. Difatti i principali competitors del settore operanti nel sud-ovest etneo e nell area del calatino, già specializzati nella commercializzazione di agrumi, hanno ritenuto di inserire il ficodindia all interno della propria offerta commerciale da sottoporre alla GDO. Il presente lavoro affronta la multifunzionalità della pianta di ficodindia ed i possibili utilizzi del frutto, del cladodo e dei relativi estratti. All interno del lavoro viene prima analizzata la diffusione ed espansione della coltivazione del ficodindia in diversi contesti territoriali. Tale analisi mette in evidenza una stabilizzazione delle superfici con un incremento della coltura specializzata e conseguentemente della produzione Successivamente vengono analizzati i molteplici usi del ficodindia con particolare attenzione alla valorizzazione energetica dei residui di potatura. Viene, inoltre, analizzato il contesto agroenergetico italiano. Infine viene valutato il potenziale metanigeno della biomassa residuale prodotta sul territorio etneo e viene ipotizzata, attraverso una validazione economica, la possibilità di realizzare un impianto di digestione anaerobica da collocare nell areale etneo.