Foster care is a complex and temporary process in which many actors (children, social workers, birthparents, foster families, social and health agencies, court) are involved, interacting and learning by their explicit and implicit temporalities intertwined with systemic, social and cultural dimensions. Thus, the concept of rhythm has been used in this work to illuminate the complexity, composition and coordination of these embodied and simultaneous processes. From a pedagogical view, this research will investigate rhythm, as an analytical and practical category in foster care: how does it affect and is affected by foster care processes? These research questions are aimed at outlining a theory/model of rhythm in foster care processes, apt to inspire useful and innovative professional training for professionals in foster care. A narrative, participatory and interpretative methodological framework guides the research. Semi-structured interviews with 18 researchers and professionals were used to explore their representations and the pertinence of the concept of rhythm in thinking about foster cares. A second study was based on a co-operative inquiry with 12 practitioners, aimed at illuminating the frames of meaning and implicit theories, as well as practical implications, regarding the temporal dimensions which may sustain, hinder or transform individual, relational and institutional rhythms. A main line of reflection from the analysis of data concerns the presence of antagonistic, contradictory, and complementary rhythms in foster care. These rhythmic polarities sustain the recognition of complexity, the composition and the overcoming of the opposing dimensions, towards the coordination of temporal dimensions and their effects in foster care.

L’affido familiare è un processo sistemico complesso e temporaneo, che coinvolge molti attori (bambini, operatori, famiglia affidataria, famiglia d’origine, istituzioni, Tribunale), coinvolti in processi di apprendimento interconnessi e interdipendenti, determinati da temporalità esplicite e implicite, nelle quali si intrecciano dimensioni sistemiche, sociali e culturali. Il concetto di tempo è stato scelto in questo lavoro per mettere a fuoco la complessità, la composizione e il coordinamento tra questi processi incorporati e simultanei. Da una prospettiva pedagogica, la ricerca si interroga in particolare sul ritmo come categoria analitica e pratica nei processi di affido familiare: da cosa è determinato e cosa determina? Queste domande di ricerca sono volte a delineare una teoria/modello del ritmo nei processi di affido, che possa ispirare la formazione degli operatori impegnati nei processi di affido in modo utile e innovativo. La cornice metodologica della ricerca è narrativa, partecipativa e interpretativa. Sono state condotte 18 interviste semi-strutturate a ricercatori e professionisti, centrate sulla rappresentazione e sulla pertinenza del concetto di ritmo per pensare i processi di affido. Un secondo studio ha realizzato una co-operative inquiry con il coinvolgimento diretto e la com-partecipazione di 12 operatori, con i quali si sono esplorate criticamente le cornici di significato e le teorie implicite e le loro implicazioni pratiche riguardanti le dimensioni temporali che sostengono, nascondono o trasformano i ritmi individuali, relazionali e istituzionali. Una delle riflessioni ricorrenti nell’analisi dei dati è stata la presenza di ritmi antagonisti, contradditori e complementari. Queste polarità ritmiche aiutano a riconoscere la complessità, la composizione e il superamento degli opposti, verso il coordinamento delle dimensioni temporali e dei loro effetti sui processi di affido.

Apprendere dai ritmi. Una ricerca composizionale con operatori dell’affido familiare

RIGAMONTI, ALESSANDRA
2019

Abstract

Foster care is a complex and temporary process in which many actors (children, social workers, birthparents, foster families, social and health agencies, court) are involved, interacting and learning by their explicit and implicit temporalities intertwined with systemic, social and cultural dimensions. Thus, the concept of rhythm has been used in this work to illuminate the complexity, composition and coordination of these embodied and simultaneous processes. From a pedagogical view, this research will investigate rhythm, as an analytical and practical category in foster care: how does it affect and is affected by foster care processes? These research questions are aimed at outlining a theory/model of rhythm in foster care processes, apt to inspire useful and innovative professional training for professionals in foster care. A narrative, participatory and interpretative methodological framework guides the research. Semi-structured interviews with 18 researchers and professionals were used to explore their representations and the pertinence of the concept of rhythm in thinking about foster cares. A second study was based on a co-operative inquiry with 12 practitioners, aimed at illuminating the frames of meaning and implicit theories, as well as practical implications, regarding the temporal dimensions which may sustain, hinder or transform individual, relational and institutional rhythms. A main line of reflection from the analysis of data concerns the presence of antagonistic, contradictory, and complementary rhythms in foster care. These rhythmic polarities sustain the recognition of complexity, the composition and the overcoming of the opposing dimensions, towards the coordination of temporal dimensions and their effects in foster care.
19-feb-2019
Italiano
L’affido familiare è un processo sistemico complesso e temporaneo, che coinvolge molti attori (bambini, operatori, famiglia affidataria, famiglia d’origine, istituzioni, Tribunale), coinvolti in processi di apprendimento interconnessi e interdipendenti, determinati da temporalità esplicite e implicite, nelle quali si intrecciano dimensioni sistemiche, sociali e culturali. Il concetto di tempo è stato scelto in questo lavoro per mettere a fuoco la complessità, la composizione e il coordinamento tra questi processi incorporati e simultanei. Da una prospettiva pedagogica, la ricerca si interroga in particolare sul ritmo come categoria analitica e pratica nei processi di affido familiare: da cosa è determinato e cosa determina? Queste domande di ricerca sono volte a delineare una teoria/modello del ritmo nei processi di affido, che possa ispirare la formazione degli operatori impegnati nei processi di affido in modo utile e innovativo. La cornice metodologica della ricerca è narrativa, partecipativa e interpretativa. Sono state condotte 18 interviste semi-strutturate a ricercatori e professionisti, centrate sulla rappresentazione e sulla pertinenza del concetto di ritmo per pensare i processi di affido. Un secondo studio ha realizzato una co-operative inquiry con il coinvolgimento diretto e la com-partecipazione di 12 operatori, con i quali si sono esplorate criticamente le cornici di significato e le teorie implicite e le loro implicazioni pratiche riguardanti le dimensioni temporali che sostengono, nascondono o trasformano i ritmi individuali, relazionali e istituzionali. Una delle riflessioni ricorrenti nell’analisi dei dati è stata la presenza di ritmi antagonisti, contradditori e complementari. Queste polarità ritmiche aiutano a riconoscere la complessità, la composizione e il superamento degli opposti, verso il coordinamento delle dimensioni temporali e dei loro effetti sui processi di affido.
affido familiare; ritmo; dimensione temporale; metodi narrativi; co-operative inquiry
FORMENTI, LAURA
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/77447
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-77447