Background. Long-term implications for patients surviving SARS-CoV-2 infection, mostly for those who experienced critical COVID-19, remain to be uncovered. Objective. To measure the burden of residual disease still detectable approximately three months and one year after discharge in patients underwent to mechanical ventilation during the index hospital stay. Methods. A single-center observational study was performed by including patients discharged alive from hospital admission with main diagnosis of COVID-19, and who underwent mechanical ventilation during hospital stay. Symptoms and a wide range of instrumental signs and CT exams were assessed after approximately three months and one years from index discharge by a multidisciplinary team using standardized procedures. Results. Between March and June 2020, 203 patients were enrolled and agreed to undergo an outpatient visit after two months since discharge. About 60% patients had at least one symptom, 6.5% had low level of saturation during oximetry reading and 85.0% had at least a blood test abnormality. More than 20% patients had at least 50% of the lung parenchyma affected by abnormalities. During the visit, a specialist consultation was requested for 21.2% of the subjects. Globally, just above 20% of the patients still presented severe COVID-19 Residual Illness. Duration of hospital stay longer than 30 days was significantly associated with the risk of having severe residual illness. Conclusion. A large proportion of patients still had clinical and instrumental signs of residual illness approximately two months after discharge. Provision of a coordinated, multidisciplinary long-term assessment should be considered for such patients experiencing critical COVID-19 disease, also in the light of future health planning

Introduzione. Ad oggi restano ancora da scoprire le implicazioni a lungo termine per i pazienti che sopravvivono, dopo ospedalizzaizone, all'infezione da SARS-CoV-2, soprattutto per coloro che hanno contratto una forma severa di COVID-19. Obbiettivo. Misurare il carico di malattia residua ancora rilevabile a circa tre mesi e un anno dalla dimissione in pazienti sottoposti a procedure invasive di ventilazione durante la degenza indice. Materiali e metodi. È stato condotto uno studio osservazionale monocentrico includendo pazienti dimessi vivi dal ricovero ospedaliero con diagnosi principale di COVID-19 e sottoposti a procedure ventilatorie durante la degenza ospedaliera. I sintomi e un'ampia gamma di indagini strumentali ed esami TC sono stati valutati dopo circa tre mesi e un anno dalla dimissione indice da un team multidisciplinare utilizzando procedure standardizzate. Risultati. Tra marzo e giugno 2020 sono stati arruolati 203 pazienti che hanno accettato di sottoporsi a una visita ambulatoriale dopo tre mesi dalla dimissione. Circa il 60% dei pazienti aveva almeno un sintomo, il 6,5% aveva un basso livello di saturazione durante la lettura dell'ossimetria e l'85,0% aveva almeno un'anomalia dell'analisi del sangue. Più del 20% dei pazienti presentava almeno il 50% del parenchima polmonare affetto da anomalie. Durante la visita è stata richiesta una consulenza specialistica per il 21,2% dei soggetti. A livello globale, poco più del 20% dei pazienti presentava ancora una grave malattia residua da COVID-19. La durata della degenza ospedaliera superiore a 30 giorni era significativamente associata al rischio di avere una malattia residua grave. Conclusione. Un'ampia percentuale di pazienti presentava ancora segni clinici e strumentali di malattia residua circa due mesi dopo la dimissione e ad un anno, seppur in una percentuale più ridotta si protraevano anomalie. Fornire una valutazione coordinata e multidisciplinare a lungo termine, attraverso la costruzione di protocolli standardizzati dovrebbe essere presa in considerazione per tali pazienti, anche alla luce della programmazione sanitaria futura.

Monitoraggio della sindrome post-COVID: l’esperienza dell’ASST di Cremona

PEZZETTI, FEDERICA
2022

Abstract

Background. Long-term implications for patients surviving SARS-CoV-2 infection, mostly for those who experienced critical COVID-19, remain to be uncovered. Objective. To measure the burden of residual disease still detectable approximately three months and one year after discharge in patients underwent to mechanical ventilation during the index hospital stay. Methods. A single-center observational study was performed by including patients discharged alive from hospital admission with main diagnosis of COVID-19, and who underwent mechanical ventilation during hospital stay. Symptoms and a wide range of instrumental signs and CT exams were assessed after approximately three months and one years from index discharge by a multidisciplinary team using standardized procedures. Results. Between March and June 2020, 203 patients were enrolled and agreed to undergo an outpatient visit after two months since discharge. About 60% patients had at least one symptom, 6.5% had low level of saturation during oximetry reading and 85.0% had at least a blood test abnormality. More than 20% patients had at least 50% of the lung parenchyma affected by abnormalities. During the visit, a specialist consultation was requested for 21.2% of the subjects. Globally, just above 20% of the patients still presented severe COVID-19 Residual Illness. Duration of hospital stay longer than 30 days was significantly associated with the risk of having severe residual illness. Conclusion. A large proportion of patients still had clinical and instrumental signs of residual illness approximately two months after discharge. Provision of a coordinated, multidisciplinary long-term assessment should be considered for such patients experiencing critical COVID-19 disease, also in the light of future health planning
21-feb-2022
Italiano
Introduzione. Ad oggi restano ancora da scoprire le implicazioni a lungo termine per i pazienti che sopravvivono, dopo ospedalizzaizone, all'infezione da SARS-CoV-2, soprattutto per coloro che hanno contratto una forma severa di COVID-19. Obbiettivo. Misurare il carico di malattia residua ancora rilevabile a circa tre mesi e un anno dalla dimissione in pazienti sottoposti a procedure invasive di ventilazione durante la degenza indice. Materiali e metodi. È stato condotto uno studio osservazionale monocentrico includendo pazienti dimessi vivi dal ricovero ospedaliero con diagnosi principale di COVID-19 e sottoposti a procedure ventilatorie durante la degenza ospedaliera. I sintomi e un'ampia gamma di indagini strumentali ed esami TC sono stati valutati dopo circa tre mesi e un anno dalla dimissione indice da un team multidisciplinare utilizzando procedure standardizzate. Risultati. Tra marzo e giugno 2020 sono stati arruolati 203 pazienti che hanno accettato di sottoporsi a una visita ambulatoriale dopo tre mesi dalla dimissione. Circa il 60% dei pazienti aveva almeno un sintomo, il 6,5% aveva un basso livello di saturazione durante la lettura dell'ossimetria e l'85,0% aveva almeno un'anomalia dell'analisi del sangue. Più del 20% dei pazienti presentava almeno il 50% del parenchima polmonare affetto da anomalie. Durante la visita è stata richiesta una consulenza specialistica per il 21,2% dei soggetti. A livello globale, poco più del 20% dei pazienti presentava ancora una grave malattia residua da COVID-19. La durata della degenza ospedaliera superiore a 30 giorni era significativamente associata al rischio di avere una malattia residua grave. Conclusione. Un'ampia percentuale di pazienti presentava ancora segni clinici e strumentali di malattia residua circa due mesi dopo la dimissione e ad un anno, seppur in una percentuale più ridotta si protraevano anomalie. Fornire una valutazione coordinata e multidisciplinare a lungo termine, attraverso la costruzione di protocolli standardizzati dovrebbe essere presa in considerazione per tali pazienti, anche alla luce della programmazione sanitaria futura.
COVID-19; sindrome post-COVID; impatto del COVID; sanità pubblica; programmazione
CORRAO, GIOVANNI
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/78131
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-78131