La procreazione medicalmente assistita costituisce un tema di evidente rilievo tanto da imporsi al centro non solo del dibattito bioetico (per le numerose implicazioni giuridiche e metagiuridiche che fanno da sfondo alle questioni eticamente sensibili, come quelle connesse alle fasi della vita nascente), ma anche al cuore del controverso rapporto tra legislazione e giurisdizione: su questioni così complesse emerge la necessità, infatti, di riequilibrare le posizioni giuridiche dei soggetti coinvolti, nel rispetto delle indicazioni della scienza e nella prospettiva più generale di tutela dei diritti fondamentali. Ed è proprio lʼevoluzione delle conoscenze tecniche e scientifiche che ha reso possibile lʼintroduzione di metodi alternativi alla procreazione naturale (c.d. tecniche di fecondazione artificiale) che consentono la risoluzione di problemi riproduttivi di natura patologica, non altrimenti superabili, delle coppie impossibilitate a procreare naturalmente, determinando una richiesta sociale sempre più crescente di accesso a tali trattamenti sanitari. Non è un caso, dunque, se ‒ nella Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 40/2004, che riporta in sintesi i dati per lʼanno 2015 delle attività delle strutture autorizzate allʼapplicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita ‒ si registra un progressivo incremento del ricorso a tali metodiche rispetto agli anni precedenti.
La procreazione medicalmente assistita: profili di diritto costituzionale
SCRUFARI, Maria Celeste
2018
Abstract
La procreazione medicalmente assistita costituisce un tema di evidente rilievo tanto da imporsi al centro non solo del dibattito bioetico (per le numerose implicazioni giuridiche e metagiuridiche che fanno da sfondo alle questioni eticamente sensibili, come quelle connesse alle fasi della vita nascente), ma anche al cuore del controverso rapporto tra legislazione e giurisdizione: su questioni così complesse emerge la necessità, infatti, di riequilibrare le posizioni giuridiche dei soggetti coinvolti, nel rispetto delle indicazioni della scienza e nella prospettiva più generale di tutela dei diritti fondamentali. Ed è proprio lʼevoluzione delle conoscenze tecniche e scientifiche che ha reso possibile lʼintroduzione di metodi alternativi alla procreazione naturale (c.d. tecniche di fecondazione artificiale) che consentono la risoluzione di problemi riproduttivi di natura patologica, non altrimenti superabili, delle coppie impossibilitate a procreare naturalmente, determinando una richiesta sociale sempre più crescente di accesso a tali trattamenti sanitari. Non è un caso, dunque, se ‒ nella Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 40/2004, che riporta in sintesi i dati per lʼanno 2015 delle attività delle strutture autorizzate allʼapplicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita ‒ si registra un progressivo incremento del ricorso a tali metodiche rispetto agli anni precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/85378
URN:NBN:IT:UNIRC-85378