La definizione di patrimonio culturale si è gradualmente ampliata e ha reso ancora più complessa la sua conservazione. La sua funzione oscilla in continuo tra quella di deposito passivo della memoria storica e dell’identità culturale e quella, opposta, di potente stimolo per la creatività del presente e la costruzione del futuro. […] L’Italia è un Paese molto importante in materia di patrimonio culturale. Il suo ruolo centrale non risiede tanto nella quantità quanto nella qualità del suo patrimonio1. Questo patrimonio però spesso non viene valorizzato né tutelato e una delle difficoltà nel difenderlo va ricercata nei costi per la conservazione e la salvaguardia. Attualmente la Commissione Europea propone delle strategie che consentono la conservazione e conoscenza del patrimonio culturale attraverso la sua digitalizzazione. L’ex vicepresidente dell’ Unione Europea, Neelie Kroes, sostiene che attraverso questo rinascimento digitale si renderanno disponibili in rete contenuti di elevata qualità per diverse generazioni mostrando la ricchezza della cultura e della storia.2 Ad oggi solo una piccola parte del patrimonio italiano è stato digitalizzato e reso fruibile. Un peccato secondo Giuseppe Abbamonte, direttore Media e Dati DG CONECT della Commissione Europea, il quale sottolinea il ruolo fondamentale delle tecnologie digitali a servizio della cultura. La Commissione Europea promuove la digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso il finanziamento di progetti di ricerca e innovazione. Difatti è dimostrato che la digitalizzazione e le tecnologie digitali possono attrarre nuovi visitatori nei musei e nei luoghi culturali, permettendo di scoprire luoghi sconosciuti lontani dalle destinazioni turistiche più note La digitalizzazione del patrimonio artistico, storico e architettonico di Reggio Calabria presenta un ritardo simile a quello di molte altre città italiane. Reggio è una città che si trova in una zona ad alto rischio sismico, è stata quasi totalmente rasa al suolo dai terremoti del 1783 e del 1908, ma è ricca di frammenti di storia, di edifici, di resti, spesso poco conoscuti. La città ha subito un trauma per ben due volte, a distanza di un secolo l’uno dall’altro. Esiste però una mole copiosa di documenti conservati all’interno degli archivi e dunque poco visibili.

Viaggi virtuali. Itinerari per la valorizzazione dell’architettura di Reggio Calabria

DE LORENZO, Francesco
2018

Abstract

La definizione di patrimonio culturale si è gradualmente ampliata e ha reso ancora più complessa la sua conservazione. La sua funzione oscilla in continuo tra quella di deposito passivo della memoria storica e dell’identità culturale e quella, opposta, di potente stimolo per la creatività del presente e la costruzione del futuro. […] L’Italia è un Paese molto importante in materia di patrimonio culturale. Il suo ruolo centrale non risiede tanto nella quantità quanto nella qualità del suo patrimonio1. Questo patrimonio però spesso non viene valorizzato né tutelato e una delle difficoltà nel difenderlo va ricercata nei costi per la conservazione e la salvaguardia. Attualmente la Commissione Europea propone delle strategie che consentono la conservazione e conoscenza del patrimonio culturale attraverso la sua digitalizzazione. L’ex vicepresidente dell’ Unione Europea, Neelie Kroes, sostiene che attraverso questo rinascimento digitale si renderanno disponibili in rete contenuti di elevata qualità per diverse generazioni mostrando la ricchezza della cultura e della storia.2 Ad oggi solo una piccola parte del patrimonio italiano è stato digitalizzato e reso fruibile. Un peccato secondo Giuseppe Abbamonte, direttore Media e Dati DG CONECT della Commissione Europea, il quale sottolinea il ruolo fondamentale delle tecnologie digitali a servizio della cultura. La Commissione Europea promuove la digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso il finanziamento di progetti di ricerca e innovazione. Difatti è dimostrato che la digitalizzazione e le tecnologie digitali possono attrarre nuovi visitatori nei musei e nei luoghi culturali, permettendo di scoprire luoghi sconosciuti lontani dalle destinazioni turistiche più note La digitalizzazione del patrimonio artistico, storico e architettonico di Reggio Calabria presenta un ritardo simile a quello di molte altre città italiane. Reggio è una città che si trova in una zona ad alto rischio sismico, è stata quasi totalmente rasa al suolo dai terremoti del 1783 e del 1908, ma è ricca di frammenti di storia, di edifici, di resti, spesso poco conoscuti. La città ha subito un trauma per ben due volte, a distanza di un secolo l’uno dall’altro. Esiste però una mole copiosa di documenti conservati all’interno degli archivi e dunque poco visibili.
16-apr-2018
Italiano
Reggio Calabria, terremoto 1783, terremoto 1908, centro storico, beni culturali, valorizzazione, patrimonio, rilievo, digitalizzazione, archivio
COLISTRA, Daniele
NERI, Gianfranco
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Reggio Calabria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/86202
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIRC-86202