Lo scopo di questa tesi è fornire un un quadro delle peculiarità che caratterizzano la Valcanale, un territorio plurilingue nel Friuli Venezia Giulia. Dopo una descrizione dei concetti generali di "etnicità", "plurilinguismo" e minoranze linguistiche" (nonché di isole, penisole e arcipelaghi linguistici), la tesi offre un profilo delle dodici minoranze linguistiche storiche presenti in Italia e sottoposte a tutela dalla Legge 482/99. Particolare attenzione è stata riservata alle minoranze germanofone insediatesi nelle Alpi italiane. Fra queste risalta il caso della Valcanale. Questa piccola valle confina con l'Austria e la Slovenia, e fino al 1919, anno dell'annessione all'Italia, era parte della regione austriaca della Carinzia. Dopo secoli la lingua italiana divenne l'unico idioma ufficiale in un'area dove il tedesco, standard e carinziano, era stato il codice comunicativo maggioritario insieme al Windisch, il dialetto sloveno parlato dai discendenti dei primi colonizzatori slavi della Valcanale. Prima della Seconda Guerra Mondiale la valle si spopolò quasi interamente a causa delle "Opzioni", che consentivano di scegliere di emigrare verso l'Austria e la Germania e di assumere definitivamente la cittadinanza tedesca. La Valcanale fu quindi ripopolata con italiani provenienti dalle varie regioni del Paese. I questionari proposti nell'ambito della ricerca effettuata nel Tarvisiano, altro nome della Valcanale, dimostrano come le generazioni più giovani considerino la lingua italiana come l'unica che goda di prestigio sociale ed economico, mentre gli idiomi autoctoni stanno lentamente morendo insieme ai vecchi valcanalesi che decisero di non avvalersi del diritto di Opzione, e che spesso si sono sentiti "stranieri in casa propria".
Le Isole linguistiche germanofone in Italia: la realtà plurilingue della Valcanale nei suoi aspetti sociolinguistici
CARIA, MARCO
2014
Abstract
Lo scopo di questa tesi è fornire un un quadro delle peculiarità che caratterizzano la Valcanale, un territorio plurilingue nel Friuli Venezia Giulia. Dopo una descrizione dei concetti generali di "etnicità", "plurilinguismo" e minoranze linguistiche" (nonché di isole, penisole e arcipelaghi linguistici), la tesi offre un profilo delle dodici minoranze linguistiche storiche presenti in Italia e sottoposte a tutela dalla Legge 482/99. Particolare attenzione è stata riservata alle minoranze germanofone insediatesi nelle Alpi italiane. Fra queste risalta il caso della Valcanale. Questa piccola valle confina con l'Austria e la Slovenia, e fino al 1919, anno dell'annessione all'Italia, era parte della regione austriaca della Carinzia. Dopo secoli la lingua italiana divenne l'unico idioma ufficiale in un'area dove il tedesco, standard e carinziano, era stato il codice comunicativo maggioritario insieme al Windisch, il dialetto sloveno parlato dai discendenti dei primi colonizzatori slavi della Valcanale. Prima della Seconda Guerra Mondiale la valle si spopolò quasi interamente a causa delle "Opzioni", che consentivano di scegliere di emigrare verso l'Austria e la Germania e di assumere definitivamente la cittadinanza tedesca. La Valcanale fu quindi ripopolata con italiani provenienti dalle varie regioni del Paese. I questionari proposti nell'ambito della ricerca effettuata nel Tarvisiano, altro nome della Valcanale, dimostrano come le generazioni più giovani considerino la lingua italiana come l'unica che goda di prestigio sociale ed economico, mentre gli idiomi autoctoni stanno lentamente morendo insieme ai vecchi valcanalesi che decisero di non avvalersi del diritto di Opzione, e che spesso si sono sentiti "stranieri in casa propria".File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/87860
URN:NBN:IT:UNISS-87860