Compiuta un'ampia digressione di carattere interdisciplinare in tema di suicidio tale da abbracciare considerazioni di natura sociologica, letteraria, filosofica, storica e giuridica, si è proceduto ad una valutazione delle forme di repressione concepite in passato per rispondere a condotte agevolatrici di tale gesto, giungendosi da ultimo a ponderare il dibattito sorto in seno alle scuole penalistiche dell'epoca, le soluzioni adottate dai Codici Zanardelli e Rocco nonché i rilievi dottrinali da esse immediatamente stimolati. Tale premessa si è rivelata imprescindibile per un'approfondita analisi del procedimento a carico di Marco Cappato, attingendo da esso interessanti spunti di riflessione riguardanti, prima ancora che le disposizioni penali in materia di fine vita, i principi costituzionali e i valori tatti da simili scelte terminali. La riflessione sulla dignità, così come quella inerente i confini dell'autodeterminazione in materia sanitaria, ha condotto a soppesare la possibilità di disciplinare trattamenti di eutanasia attiva diretta, confrontandosi con i numerosi ostacoli opposti e chiamando in causa la nozione di “diritto a morire”. Il terzo capitolo, riservando alcune considerazioni preliminari al rapporto fra Diritto e morale e alle funzioni tradizionalmente assolte dalla sanzione penale, propone l'elaborazione di una scriminante procedurale tale da riconoscere il carattere di liceità di pratiche di “aiuto medico a morire”. L'analisi dei suoi requisiti operativi è affiancata ad alcune riflessioni in tema di omicidio pietatis causa, seguite dall'annosa questione relativa all'esercizio dell'obiezione di coscienza da parte del personale sanitario e da alcuni profili di responsabilità del medico coinvolto in procedure di nuova concezione. Infine, l'esigenza di un'indagine attenta al metodo comparatistico ha reso ineludibile il riferimento a due recenti stimoli legislativo e giurisprudenziale, rispettivamente rappresentati dalla proposta di Ley Orgánica presentata al Congreso spagnolo (approvata in via definitiva il 18 marzo 2021) e dalla sentenza con cui il Bundesverfassungsgericht ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del § 217 StGB in materia di agevolazione al suicidio prestata in forma commerciale.

Diritto penale e scelte di fine vita

Tigrino, Andrea
2021

Abstract

Compiuta un'ampia digressione di carattere interdisciplinare in tema di suicidio tale da abbracciare considerazioni di natura sociologica, letteraria, filosofica, storica e giuridica, si è proceduto ad una valutazione delle forme di repressione concepite in passato per rispondere a condotte agevolatrici di tale gesto, giungendosi da ultimo a ponderare il dibattito sorto in seno alle scuole penalistiche dell'epoca, le soluzioni adottate dai Codici Zanardelli e Rocco nonché i rilievi dottrinali da esse immediatamente stimolati. Tale premessa si è rivelata imprescindibile per un'approfondita analisi del procedimento a carico di Marco Cappato, attingendo da esso interessanti spunti di riflessione riguardanti, prima ancora che le disposizioni penali in materia di fine vita, i principi costituzionali e i valori tatti da simili scelte terminali. La riflessione sulla dignità, così come quella inerente i confini dell'autodeterminazione in materia sanitaria, ha condotto a soppesare la possibilità di disciplinare trattamenti di eutanasia attiva diretta, confrontandosi con i numerosi ostacoli opposti e chiamando in causa la nozione di “diritto a morire”. Il terzo capitolo, riservando alcune considerazioni preliminari al rapporto fra Diritto e morale e alle funzioni tradizionalmente assolte dalla sanzione penale, propone l'elaborazione di una scriminante procedurale tale da riconoscere il carattere di liceità di pratiche di “aiuto medico a morire”. L'analisi dei suoi requisiti operativi è affiancata ad alcune riflessioni in tema di omicidio pietatis causa, seguite dall'annosa questione relativa all'esercizio dell'obiezione di coscienza da parte del personale sanitario e da alcuni profili di responsabilità del medico coinvolto in procedure di nuova concezione. Infine, l'esigenza di un'indagine attenta al metodo comparatistico ha reso ineludibile il riferimento a due recenti stimoli legislativo e giurisprudenziale, rispettivamente rappresentati dalla proposta di Ley Orgánica presentata al Congreso spagnolo (approvata in via definitiva il 18 marzo 2021) e dalla sentenza con cui il Bundesverfassungsgericht ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del § 217 StGB in materia di agevolazione al suicidio prestata in forma commerciale.
30-set-2021
Italiano
Melchionda, Alessandro
Università degli studi di Trento
TRENTO
342
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/88553
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITN-88553