Il presente elaborato ha come oggetto lo studio dell’art. 614 bis c.p.c., norma incaricata di disciplinare in via atipica la forma di tutela della cd. coercizione indiretta. L’istituto è particolarmente innovativo e pone diversi problemi interpretativi cui si è data soluzione spesso ricorrendo alla comparazione con istituti affini; nello specifico, si sono alternati l’astreinte belga e la penalità di mora di cui all’art. 114, comma 4°, lett. e), c.p.a. Peculiarità della ricerca è quella di aver trattato con precedenza una questione sistematica in cui l’art. 614 bis è coinvolto, ovvero il decennale dibattito circa l’esistenza o meno di una necessaria correlazione tra la pronuncia di una condanna e la praticabilità dell’esecuzione forzata. La soluzione al quesito è stata cercata mediante un’analisi della situazione antecedente all’entrata in vigore dell’art. 614 bis, svolta su due binari: quello statico dell’ordinamento positivo e quello dinamico e fluido delle opinioni degli interpreti. Sui risultati così ottenuti è stata valutata l’incidenza dell’art. 614 bis. L’opzione metodologica appena descritta mira non solo a sciogliere i dubbi circa la summenzionata correlazione tra condanna ed esecuzione forzata, ma anche a dare chiarezza e rimuovere gli equivoci attorno alla funzione dell’art. 614 bis, così fornendo una solida base per la successiva analisi strutturale della norma e rendendo più comprensibile la diffusione ancora limitata dell’istituto, nonché, in senso più allargato, la sua difficoltà ad essere pienamente compreso a livello teorico.
L'art. 614 bis c.p.c. tra coercizione indiretta e azione di condanna
PILLOT, GIOVANNI
2022
Abstract
Il presente elaborato ha come oggetto lo studio dell’art. 614 bis c.p.c., norma incaricata di disciplinare in via atipica la forma di tutela della cd. coercizione indiretta. L’istituto è particolarmente innovativo e pone diversi problemi interpretativi cui si è data soluzione spesso ricorrendo alla comparazione con istituti affini; nello specifico, si sono alternati l’astreinte belga e la penalità di mora di cui all’art. 114, comma 4°, lett. e), c.p.a. Peculiarità della ricerca è quella di aver trattato con precedenza una questione sistematica in cui l’art. 614 bis è coinvolto, ovvero il decennale dibattito circa l’esistenza o meno di una necessaria correlazione tra la pronuncia di una condanna e la praticabilità dell’esecuzione forzata. La soluzione al quesito è stata cercata mediante un’analisi della situazione antecedente all’entrata in vigore dell’art. 614 bis, svolta su due binari: quello statico dell’ordinamento positivo e quello dinamico e fluido delle opinioni degli interpreti. Sui risultati così ottenuti è stata valutata l’incidenza dell’art. 614 bis. L’opzione metodologica appena descritta mira non solo a sciogliere i dubbi circa la summenzionata correlazione tra condanna ed esecuzione forzata, ma anche a dare chiarezza e rimuovere gli equivoci attorno alla funzione dell’art. 614 bis, così fornendo una solida base per la successiva analisi strutturale della norma e rendendo più comprensibile la diffusione ancora limitata dell’istituto, nonché, in senso più allargato, la sua difficoltà ad essere pienamente compreso a livello teorico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/88669
URN:NBN:IT:UNIUD-88669