Influence of the Diet on Lipofilling Resorption Rate

The study aims to investigate the fat graft engraftment in patients who undergo breast reconstruction with implant and lipofilling after mastectomy. In 2015 in Italy 692.955 women had a diagnosis of breast cancer. Breast cancer survivals report that cancer has had a great impact on their quality of life (QoL) due to treatments they had undergone. In the last decades, QoL for breast cancer survivors has improved due to the development of different techniques offered for breast reconstruction. Among these, fat grafting (lipofilling) is a widely used technique that has been developed by plastic surgeons. The main disadvantage of lipofilling is the unpredictable resorption rate of the graft, reported as ranging from 55% to 82%. Several studies have observed the connection between fat resorption rate and presence of an inflammatory status. A stimulating target is to be able to reach an anti-inflammatory status by the virtue of the diet. Among the dietary regimens, the Mediterranean Diet (MD) is the one that in different studies has shown promising results in terms of impact on the inflammatory status. The primary endpoint of the study is the rate of patients with successful fat graft engraftment, defined as an increase in mean breast soft tissue thickness after lipofilling. Co-primary endpoint is to evaluate if the adherence to the MD impacts on fat graft resorption rate, in terms of minor fat graft resorption. Patients are investigated in their dietetic habits and their adherence to the MD by means of a questionnaire that examines their usual daily and weekly consumptions, previously employed in the PREDIMED study. Mastectomy skin flap thickness is evaluated by means of an ultrasound pre- and post-operatory. Besides, the study collects the incidence of complications. Due to COVID-19 impact and the consequent reduction in surgeries and postoperatory controls, study is still on course. However, promising results have been given from the first surveys and a total of 11 patients with complete preoperatory and post-operatory controls has been enrolled in the study. Three patients were excluded from the study: one patient developed infection; two patients refused to come to the hospital. In Friuli Venezia Giulia there is a good adherence to the MD: there were no patients with low adherence to the MD. 73% of patients reported an average adherence, 27% of patients described a high adherence. Four patients had preoperatory chemotherapy (CHT), 27% of the patients had preoperatory radiotherapy (RT). Three patients are active smokers and one patient had previous lipofillings. The average amount of fat grafted is 119 cc, median 115 cc. 64% of the patients has currently hormonotherapy. COVID-19 impacted post-operatory control times: the mean time was of 5 months, median 5 months. The gain in breast soft tissue thickness after the lipofilling is statistically significative: 0.062 (p= 0.00001). The study did not find statistically significative association between MD adherence and gain in breast soft tissue thickness. Moreover, no statistically significative association among gain in breast soft tissue thickness and previous lipofillings, comorbidities, previous RT/CHT, smoke habit, hormonotherapy was found. As a result of COVID-19 pandemic, the study has collected really few patients to satisfy the sample size target, and this has impacted the possibility to find statistically significative association. However, the study permits to observe that there is a good adherence to the MD and several patients reported changes in dietary habits after the diagnosis of cancer, with active effort to do their best and modifications of their lifestyle. The study will continue to investigate the association among fat graft survival rate and influence of the diet and identify the characteristics of patients with low lipofilling resorption rate.

Obiettivo dello studio è verificare l’attecchimento del tessuto adiposo innestato nelle pazienti sottoposte a lipofilling dopo ricostruzione mammaria oncologica. Nel 2015 ci sono state in Italia 692.955 diagnosi di carcinoma mammario. Queste pazienti hanno riferito un forte impatto sulla loro qualità di vita (QoL) causato dal cancro al seno e conseguenti trattamenti. Oggi, le pazienti hanno un alto tasso di sopravvivenza e una buona aspettativa di vita. Ai fini di migliorare la QoL sono state significative le possibilità offerte dalla ricostruzione mammaria, in particolare dal lipofilling. Il maggiore svantaggio di questa procedura consiste nell’alto tasso di riassorbimento, che rende quindi necessario ripeterla. Infatti, la letteratura descrive la sopravvivenza del tessuto adiposo innestato variabile tra il 55% e l’82%. Per questo motivo, diversi autori hanno cercato metodi che aiutassero ad aumentare la sopravvivenza del lipoinfiltrato. Diversi studi hanno ipotizzato una connessione fra il tasso di riassorbimento e la presenza di uno status infiammatorio, in particolare un minor riassorbimento del grasso in presenza di sostanze anti-infiammatorie. Un target stimolante è riuscire a raggiungere questa condizione tramite la dieta. Esaminando le diverse diete, è emerso che la dieta mediterranea (MD) è l’unica che in diversi studi è stata associata ad un impatto sullo status infiammatorio. L’endpoint primario è stato individuato nella proporzione di pazienti che ottengono l’attecchimento del tessuto adiposo innestato, definito come l’aumento dello spessore del lembo di mastectomia dopo il lipofilling, valutato per mezzo di un’ecografia pre- e post operatoria. L’endpoint coprimario è rappresentato dalla verifica dell’influenza dell’aderenza alla MD sul tasso di riassorbimento del tessuto adiposo in termini di minor riassorbimento. Lo studio inoltre valuta l’incidenza delle complicanze. L’aderenza alla MD viene valutata attraverso il questionario dello studio PREDIMED. Purtroppo l’emergenza relata all'infezione COVID-19 e le restrizioni attuate per il suo contrasto hanno comportato una drammatica riduzione delle sedute operatorie e dell'attività ambulatoriale. Sono stati ottenuti dei risultati preliminari con 11 casi completi di controllo pre e post-operatorio. Tre pazienti sono state escluse dallo studio: una ha sviluppato infezione e due hanno rifiutato di recarsi in ospedale. Dai risultati è emerso che in Friuli Venezia Giulia tutte le pazienti dello studio hanno aderenza buona o ottima alla MD. Non ci sono state pazienti con bassa aderenza. Il 73% delle pazienti ha riferito aderenza media, il 27% delle pazienti ha riferito alta aderenza. Quattro pazienti hanno storia di chemioterapia (CHT) e il 27% ha storia di radioterapia (RT). Tre pazienti sono risultate fumatrici, una paziente ha avuto pregressi lipofilling. La media di tessuto adiposo innestato è stata di 119 cc, con mediana di 115 cc. Il 64% delle donne è tuttora in terapia ormonale. Il COVID-19 ha influenzato il tempo del controllo postoperatorio, che ha media e mediana di 5 mesi. Il guadagno di spessore del tessuto adiposo dopo lipofilling è stato statisticamente significativo, con un valore pari a 0.062 e p= 0.00001. Non si è dimostrata nessuna associazione fra il guadagno di spessore e la DM, le comorbidità, CHT, RT, terapia ormonale, fumo, pregressi lipofilling o quantità di lipoinfiltrato. A causa della pandemia da COVID-19, lo studio ha arruolato troppe poche pazienti per soddisfare il sample size, influenzando la possibilità di trovare associazioni statisticamente significative. Ciononostante, è stato possibile rilevare una buona aderenza alla DM e molte pazienti hanno riferito modifiche attive del loro stile di vita. Continuare lo studio permetterà di studiare l’attecchimento del tessuto adiposo e l’associazione con la dieta.