Il sonno è un sistema neurologico complesso essenziale per la vita, legato a diversi meccanismi biologici di controllo localizzati a livello del Sistema Nervoso Centrale. Vari meccanismi di danno a tale livello possono interferire con i processi fisiologici del sonno. I disturbi del sonno rappresentano un comune problema dell’età evolutiva. Secondo diversi studi si stima che circa il 37% dei bambini delle scuole elementari e il 25% degli adolescenti presentino problematiche relative al sonno. Le neoplasie cerebrali rappresentano la seconda neoplasia in età pediatrica dopo la Leucemia Linfoblastica Acuta e la prima neoplasia solida per frequenza. Il primo approccio terapeutico nella cura dei tumori del SNC è rappresentato dall’intervento neurochirurgico di asportazione seguito dalla radioterapia e dalla chemioterapia. La radioterapia è responsabile di diverse alterazioni a livello del SNC legate a effetti endocrini e neurocognitivi. Il trend di sopravvivenza è in aumento; per i casi diagnosticati più recentemente raggiunge sopravvivenze a 5, 10 e 15 anni di 79%, 75% e 74% rispettivamente, secondo i dati ISTAT. Con l’aumento della sopravvivenza si presenteranno sempre più problematiche relative alla qualità di vita complessiva dei pazienti oncologici, in particolare di tipo neurocognitivo. La prevalenza dei disturbi del sonno nei bambini con tumore cerebrale è stata poco studiata in letteratura. Le cause di tali disturbi, collegate sia ad un meccanismo diretto della neoplasia sui centri di controllo del sonno, sia agli effetti dei trattamenti, chirurgici e/o chemio e radioterapici, non sono tuttora completamente comprese. La presenza di un sonno disturbato può avere conseguenze rilevanti sulle performance diurne. Nei soggetti dell’età evolutiva questo aspetto si traduce in problematiche di natura emozionale e comportamentale oltre che in difficoltà scolastiche, legate in particolare ad alterazione delle capacità mnemoniche, esecutive e a deficit dell’attenzione, che possono andare ad aggiungersi alle problematiche note legate ai trattamenti. Lo studio proposto ha lo scopo di individuare la presenza di disturbi del sonno nella popolazione pediatrica con neoplasia cerebrale, di caratterizzare eventuali disturbi ed associarli ad eventuali deficit neurocognitivi. Dalla prima parte dello studio è stata individuata, attraverso un questionario, una prevalenza dei disturbi del sonno tendenzialmente maggiore nella popolazione con tumore cerebrale rispetto alla popolazione sana di controllo. In particolare, parasonnie e risvegli notturni hanno presentato una prevalenza significativamente superiore rispetto alla popolazione di controllo. Nella seconda parte, caratterizzata dallo studio polisonnografico della popolazione di bambini con neoplasia cerebrale, è emerso come ci sia una prevalenza di disturbi respiratori (OSAS) di tipo centrale nei bambini con localizzazione sottotentoriale e come ci sia una modifica della struttura elettroencefalografica del sonno. Nella terza parte abbiamo valutato le capacità neurocognitive dei bambini trattati per tumore cerebrale, evidenziando la presenza di deficit nei domini relativi alla elaborazione visuo-spaziale, alla memoria e apprendimento e alla attenzione e funzioni esecutive senza però riscontrarne una chiara correlazione con la qualità del sonno. La limitata numerosità campionaria, dovuta principalmente all’incidenza relativamente bassa di tali neoplasie e ai criteri di esclusione dello studio, non permette comunque di trarre conclusioni definitive. Tale percorso vuole quindi sottolineare l’importanza del monitoraggio del sonno nel follow up dei bambini trattati per tumore cerebrale, per poter eventualmente avviare trattamenti comportamentali e/o farmacologici per migliorarne la qualità della vita.
Sleep is a complex neurological process essential for life. Several parts of the brain are involved in the regulation of this mechanism. Different brain damages, like injuries or brain surgery, could produce sleep alteration. According to some studies, sleep disturbances are common problems in different developmental ages, reaching an incidence up to 37% in children attending primary school, and 25% among adolescents. Brain tumours represent the more frequent solid tumours in children and their survival has been improving. The therapeutic approach comprises surgery, followed by chemotherapy and/or radiotherapy, according to subtypes and treatment protocols. Some studies showed a relationship between the outcomes of paediatric brain tumour survivors and the different therapeutic approach. They described behavioural problems, memory deficiency, fatigue, and psychological and neurocognitive consequences, as late effects. Only few studies evaluated the prevalence of sleep disorders (SD) in children treated for brain tumours, failing to fully understand the involved mechanisms. Some Authors suggested an alteration in the regulatory pathway of sleep, due to the presence of the tumour itself or as an effect of treatments. A disturbed sleep produces important consequences on daytime performance, as memory defects, attention deficits, and alteration of psychosocial functioning, thus impacting on patients’ quality of life. Furthermore, sleep is critical for neural recovery and tissue repair. The aim of the present study is to evaluate the prevalence and type of sleep disorder among children treated for brain tumours. The first part of the study analysed the prevalence of sleep disorders with a Sleep Questionnaire, comparing children treated for brain tumour to healthy population. Our study revealed a trend toward SD in children with brain tumor when compared to healthy population. A significant difference was obtained only for parasomnia and night awakenings. In the second part Polysomnography (PSG) was performed in children treated for brain tumour. We found a significant higher prevalence of central apnea in children with subtentorial tumour, compared with sovratentorial localization. Moreover, PSG showed a sleep night organization’s alteration. In the third part neurocognitive performances in children treated for brain tumour were analyzed confirming deficits in some fields, as described in literature. On the other side, our study failed to find a direct correlation between SD and the worsening of daily performances. The small sample size, mainly due to the relatively low incidence of brain tumour and to the exclusion criteria, does not allow to draw definitive conclusions. The main aim of this studies is to highlight the role of sleep follow up in patients treated for brain tumour, to potentially set up a behavioural of pharmacological therapy to improve children’s quality of life.
Disturbi del sonno in bambini con tumore cerebrale e loro correlazione con i deficit neurocognitivi
PILOTTO, Chiara
2019
Abstract
Il sonno è un sistema neurologico complesso essenziale per la vita, legato a diversi meccanismi biologici di controllo localizzati a livello del Sistema Nervoso Centrale. Vari meccanismi di danno a tale livello possono interferire con i processi fisiologici del sonno. I disturbi del sonno rappresentano un comune problema dell’età evolutiva. Secondo diversi studi si stima che circa il 37% dei bambini delle scuole elementari e il 25% degli adolescenti presentino problematiche relative al sonno. Le neoplasie cerebrali rappresentano la seconda neoplasia in età pediatrica dopo la Leucemia Linfoblastica Acuta e la prima neoplasia solida per frequenza. Il primo approccio terapeutico nella cura dei tumori del SNC è rappresentato dall’intervento neurochirurgico di asportazione seguito dalla radioterapia e dalla chemioterapia. La radioterapia è responsabile di diverse alterazioni a livello del SNC legate a effetti endocrini e neurocognitivi. Il trend di sopravvivenza è in aumento; per i casi diagnosticati più recentemente raggiunge sopravvivenze a 5, 10 e 15 anni di 79%, 75% e 74% rispettivamente, secondo i dati ISTAT. Con l’aumento della sopravvivenza si presenteranno sempre più problematiche relative alla qualità di vita complessiva dei pazienti oncologici, in particolare di tipo neurocognitivo. La prevalenza dei disturbi del sonno nei bambini con tumore cerebrale è stata poco studiata in letteratura. Le cause di tali disturbi, collegate sia ad un meccanismo diretto della neoplasia sui centri di controllo del sonno, sia agli effetti dei trattamenti, chirurgici e/o chemio e radioterapici, non sono tuttora completamente comprese. La presenza di un sonno disturbato può avere conseguenze rilevanti sulle performance diurne. Nei soggetti dell’età evolutiva questo aspetto si traduce in problematiche di natura emozionale e comportamentale oltre che in difficoltà scolastiche, legate in particolare ad alterazione delle capacità mnemoniche, esecutive e a deficit dell’attenzione, che possono andare ad aggiungersi alle problematiche note legate ai trattamenti. Lo studio proposto ha lo scopo di individuare la presenza di disturbi del sonno nella popolazione pediatrica con neoplasia cerebrale, di caratterizzare eventuali disturbi ed associarli ad eventuali deficit neurocognitivi. Dalla prima parte dello studio è stata individuata, attraverso un questionario, una prevalenza dei disturbi del sonno tendenzialmente maggiore nella popolazione con tumore cerebrale rispetto alla popolazione sana di controllo. In particolare, parasonnie e risvegli notturni hanno presentato una prevalenza significativamente superiore rispetto alla popolazione di controllo. Nella seconda parte, caratterizzata dallo studio polisonnografico della popolazione di bambini con neoplasia cerebrale, è emerso come ci sia una prevalenza di disturbi respiratori (OSAS) di tipo centrale nei bambini con localizzazione sottotentoriale e come ci sia una modifica della struttura elettroencefalografica del sonno. Nella terza parte abbiamo valutato le capacità neurocognitive dei bambini trattati per tumore cerebrale, evidenziando la presenza di deficit nei domini relativi alla elaborazione visuo-spaziale, alla memoria e apprendimento e alla attenzione e funzioni esecutive senza però riscontrarne una chiara correlazione con la qualità del sonno. La limitata numerosità campionaria, dovuta principalmente all’incidenza relativamente bassa di tali neoplasie e ai criteri di esclusione dello studio, non permette comunque di trarre conclusioni definitive. Tale percorso vuole quindi sottolineare l’importanza del monitoraggio del sonno nel follow up dei bambini trattati per tumore cerebrale, per poter eventualmente avviare trattamenti comportamentali e/o farmacologici per migliorarne la qualità della vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/88782
URN:NBN:IT:UNIUD-88782