Attraverso l'analisi delle prassi di polizia relaive alla condizione giuridica degli stranieri (ingresso, soggiorno, allontanamento), la tesi ricostruisce la nascita e il consolidarsi dello ius migrandi italiano nel periodo dall'Unità al 1931. L'analisi è dedicata inizialmente alla delimitazione del concetto di "straniero" e alle sue problematicità; segue quindi l'esame delle pratiche sviluppate in relazione all'allontanamento (espulsione, rimpatrio, respingimento, altre forme di allontanamento coatto) dello straniero, che finivano per definire anche le condizioni effettive di soggiorno. Segue quindi l'esame della prima normativa sull'ingresso e soggiorno dello straniero introdotta nel 1915, nelle contingenze belliche, e delle prassi di internamento, che rappresentano uno "stato d'eccezione" in relazione allo straniero. Segue infine l'analisi delle pratiche che trovano definitva sistemazione nei TULPS del 1926 e del 1931, nei quali la condizione giuridica dello straniero viene sistematizzata definitivamente come questione di ordine pubblico, la cui gestione era largamente demandata alla discrezionalità delle attività di polizia.
“Stranieri che danno da fare alla Polizia”. Polizia e stranieri in Italia fra età liberale e fascismo (1861-1931)
TESSITORI, PAOLA
2015
Abstract
Attraverso l'analisi delle prassi di polizia relaive alla condizione giuridica degli stranieri (ingresso, soggiorno, allontanamento), la tesi ricostruisce la nascita e il consolidarsi dello ius migrandi italiano nel periodo dall'Unità al 1931. L'analisi è dedicata inizialmente alla delimitazione del concetto di "straniero" e alle sue problematicità; segue quindi l'esame delle pratiche sviluppate in relazione all'allontanamento (espulsione, rimpatrio, respingimento, altre forme di allontanamento coatto) dello straniero, che finivano per definire anche le condizioni effettive di soggiorno. Segue quindi l'esame della prima normativa sull'ingresso e soggiorno dello straniero introdotta nel 1915, nelle contingenze belliche, e delle prassi di internamento, che rappresentano uno "stato d'eccezione" in relazione allo straniero. Segue infine l'analisi delle pratiche che trovano definitva sistemazione nei TULPS del 1926 e del 1931, nei quali la condizione giuridica dello straniero viene sistematizzata definitivamente come questione di ordine pubblico, la cui gestione era largamente demandata alla discrezionalità delle attività di polizia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/90262
URN:NBN:IT:UNIUD-90262