L’intento della presente ricerca è stato quello di analizzare la produzione artistica e la cultura visiva scaturita dal primo colonialismo italiano in Africa orientale, segnato dalle due sconfitte subite a Dogali nel 1887 e ad Adua nel 1896. Interrogando repertori diversi, quali collezioni museali, cataloghi d'artista, archivi fotografici, riviste contemporanee agli eventi e cataloghi delle Esposizioni nazionali italiane, è stato ricostruito un corpus di opere eterogeneo per tipologia e origine, dalla cui disamina emergono non soltanto l'ambiguità e i temi peculiari del discorso coloniale italiano, ma anche la disillusione e il dissenso relativo all'impresa. Avvalendosi delle ricostruzioni già condotte dagli storici e degli studi antropologici e culturali, sono state esaminate le narrazioni visive degli eventi coloniali, che costituirono un efficace veicolo di informazione nell'Italia scarsamente alfabetizzata di fine Ottocento, focalizzando l'attenzione sul rapporto tra realtà e finzione e sull'interazione tra testo e immagine. L'analisi delle immagini, degli oggetti e dei monumenti coloniali è stata supportata dallo studio di fonti primarie, talvolta inedite, e dalla comparazione con la cultura visiva coloniale di altre nazioni europee coinvolte nella spartizione dell'Africa. Lo disamina delle immagini e degli oggetti artistici coloniali del tardo Ottocento, così come lo studio della loro ricezione e sopravvivenza nei decenni successivi, ha dimostrato la permanenza e la longue durée di miti e stereotipi propri dell'immaginario ottocentesco relativo all'Africa, che riaffiorano nella propaganda coloniale fascista così come in ambiti figurativi e letterari svincolati dall'accezione coloniale.
Arte e colonialismo in italia tra Otto e Novecento. Dinamiche politiche e strategie visive nella prima guerra d'Africa
BELMONTE, CARMEN
2017
Abstract
L’intento della presente ricerca è stato quello di analizzare la produzione artistica e la cultura visiva scaturita dal primo colonialismo italiano in Africa orientale, segnato dalle due sconfitte subite a Dogali nel 1887 e ad Adua nel 1896. Interrogando repertori diversi, quali collezioni museali, cataloghi d'artista, archivi fotografici, riviste contemporanee agli eventi e cataloghi delle Esposizioni nazionali italiane, è stato ricostruito un corpus di opere eterogeneo per tipologia e origine, dalla cui disamina emergono non soltanto l'ambiguità e i temi peculiari del discorso coloniale italiano, ma anche la disillusione e il dissenso relativo all'impresa. Avvalendosi delle ricostruzioni già condotte dagli storici e degli studi antropologici e culturali, sono state esaminate le narrazioni visive degli eventi coloniali, che costituirono un efficace veicolo di informazione nell'Italia scarsamente alfabetizzata di fine Ottocento, focalizzando l'attenzione sul rapporto tra realtà e finzione e sull'interazione tra testo e immagine. L'analisi delle immagini, degli oggetti e dei monumenti coloniali è stata supportata dallo studio di fonti primarie, talvolta inedite, e dalla comparazione con la cultura visiva coloniale di altre nazioni europee coinvolte nella spartizione dell'Africa. Lo disamina delle immagini e degli oggetti artistici coloniali del tardo Ottocento, così come lo studio della loro ricezione e sopravvivenza nei decenni successivi, ha dimostrato la permanenza e la longue durée di miti e stereotipi propri dell'immaginario ottocentesco relativo all'Africa, che riaffiorano nella propaganda coloniale fascista così come in ambiti figurativi e letterari svincolati dall'accezione coloniale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/91232
URN:NBN:IT:UNIUD-91232