Gli eventi sismici significativi che hanno colpito la nostra penisola, hanno evidenziato l’elevata vulnerabilità sismica del patrimonio architettonico italiano, caratterizzato da costruzioni in muratura di grande valore storico e artistico. Il patrimonio edilizio, tramandato nei secoli e portatore dell’identità dei nostri luoghi, merita di essere preservato con attenzione e precauzione al fine di salvaguardare il portato di informazioni che contiene e garantire la sicurezza delle persone di fronte a eventi calamitosi come i terremoti. È proprio a tale scopo che questa tesi si propone di indicare una procedura consequenziale ben definita per una corretta prevenzione. Il primo passo è quello di individuare, all’interno di un campione, i centri storici più a rischio (fase 1: valutazione a scala urbana); all’interno di quest’ultimi il passo successivo è quello di individuare, quali sono gli aggregati edilizi più vulnerabili e quindi meritevoli di attenzioni maggiori (fase 2: valutazione a scala aggregato). Questo permette di individuare all’interno dei centri storici zone dell’edificato con maggior criticità e le Amministrazioni Pubbliche possono di conseguenza convogliare su di esse le risorse per indagare sulla vulnerabilità degli edifici in muratura mediante analisi strutturali dettagliate e per intervenire al fine di ridurre o eliminare le vulnerabilità riscontrate. Esperienze del passato hanno mostrato come gli edifici storici in muratura sotto l’azione sismica tendono a discretizzarsi per parti ben distinte (macroelementi): pertanto l’approccio utilizzato in questa tesi è proprio quello di rappresentare e analizzare il comportamento strutturale dei singoli edifici, nei confronti delle azioni sismiche, mediante analisi per meccanismi locali di collasso. Con questo stesso approccio è poi stata affrontata la problematica del dimensionamento degli interventi al fine di ottenere un miglior comportamento e una maggior sicurezza della fabbrica storica nei confronti del sisma (fase 3: valutazione a scala edificio). A conclusione della ricerca è stato implementato un metodo per la creazione di mappe di isorischio degli aggregati edilizi visualizzando uno scenario di danno atteso, derivante dalla vulnerabilità sismica dell’edificato e dalla pericolosità sismica locale.
Costruzioni storiche in muratura: analisi della vulnerabilità sismica dalla scala urbana all'edificio e progettazione degli interventi. Il caso della Provincia di Ancona
VALLUCCI, Sara
2014
Abstract
Gli eventi sismici significativi che hanno colpito la nostra penisola, hanno evidenziato l’elevata vulnerabilità sismica del patrimonio architettonico italiano, caratterizzato da costruzioni in muratura di grande valore storico e artistico. Il patrimonio edilizio, tramandato nei secoli e portatore dell’identità dei nostri luoghi, merita di essere preservato con attenzione e precauzione al fine di salvaguardare il portato di informazioni che contiene e garantire la sicurezza delle persone di fronte a eventi calamitosi come i terremoti. È proprio a tale scopo che questa tesi si propone di indicare una procedura consequenziale ben definita per una corretta prevenzione. Il primo passo è quello di individuare, all’interno di un campione, i centri storici più a rischio (fase 1: valutazione a scala urbana); all’interno di quest’ultimi il passo successivo è quello di individuare, quali sono gli aggregati edilizi più vulnerabili e quindi meritevoli di attenzioni maggiori (fase 2: valutazione a scala aggregato). Questo permette di individuare all’interno dei centri storici zone dell’edificato con maggior criticità e le Amministrazioni Pubbliche possono di conseguenza convogliare su di esse le risorse per indagare sulla vulnerabilità degli edifici in muratura mediante analisi strutturali dettagliate e per intervenire al fine di ridurre o eliminare le vulnerabilità riscontrate. Esperienze del passato hanno mostrato come gli edifici storici in muratura sotto l’azione sismica tendono a discretizzarsi per parti ben distinte (macroelementi): pertanto l’approccio utilizzato in questa tesi è proprio quello di rappresentare e analizzare il comportamento strutturale dei singoli edifici, nei confronti delle azioni sismiche, mediante analisi per meccanismi locali di collasso. Con questo stesso approccio è poi stata affrontata la problematica del dimensionamento degli interventi al fine di ottenere un miglior comportamento e una maggior sicurezza della fabbrica storica nei confronti del sisma (fase 3: valutazione a scala edificio). A conclusione della ricerca è stato implementato un metodo per la creazione di mappe di isorischio degli aggregati edilizi visualizzando uno scenario di danno atteso, derivante dalla vulnerabilità sismica dell’edificato e dalla pericolosità sismica locale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/95398
URN:NBN:IT:UNIVPM-95398