The mammalian adipose organ is characterized by great plasticity. After cold acclimation, for example, white adipocytes can convert into heat-producing brown adipocytes to sustain the thermogenetic needs of the body. Conversely, under lipid overload brown adipocytes transdifferentiate into lipid-storing white adipocytes to buffer the excess of nutrients introduced with the aliments. We recently collected evidences that in the mammary gland of pregnant female mice, white adipocytes do not slim, dedifferentiate and acquire a pericytic position, as generally thought, but instead do transdifferentiate into milk-producing epithelial alveolar cells. Notably, such a transdifferentiation is reversible, because at the end of lactation alveolar epithelial cells quickly re-convert to lipid-storing white adipocytes. In the attempt to detect the molecular cues involved in the adipoepithelial transdifferentiation process we established a coculture system where we were able to reproduce to a some extent the adipoepithelial transdifferentiation. The analysis of the molecular players intervenying in our experimental setting stressed the possible role of the basic Fibroblast Growth Factor as a possible candidate directing adipoepithelial transdiffferentiation also in vivo.

L'organo adiposo dei mammiferi è caratterizzato da grande plasticità. Dopo acclimatazione al freddo, ad esempio, gli adipociti bianchi possono trasformarsi in adipociti bruni che producono calore per sostenere le esigenze termogenetiche del corpo. Al contrario, sotto sovraccarico lipidico, gli adipociti bruni possono transdifferenziare in adipociti bianchi che immagazzinano lipidi per tamponare l'eccesso di nutrienti introdotti con gli alimenti. Recentemente abbiamo raccolto dati nella ghiandola mammaria di topi femmine gravide, gli adipociti bianchi non delipidano e acquisiscono una posizione pericitica, come si pensa, ma invece transdifferenziano in cellule epiteliali alveolari che producono latte. In particolare, tale transdifferrenziazione è reversibile, perché alla fine della lattazione le cellule epiteliali alveolari rapidamente riconvertono in adipociti bianchi che accumulano lipidi. Nel tentativo di comprendere i segnali molecolari coinvolti nel processo di transdiffernziazione adipo-epiteliale, abbiamo ricreato un sistema di cocultura dove siamo stati in grado di riprodurre in qualche misura la transdifferenziazione di adipo-epiteliale. L'analisi molecolare dei fattori che intervengono nel nostro sistema sperimentale ha evidenziato il possibile ruolo del Fibroblast Growth Factor come un possibile candidato in grado di indurre la transdifferenziazione adipo-epiteliale anche in vivo.

White-pink transdifferentiation: in search of the molecular mechanisms involved in the adipoepithelial transdifferentiation in the mouse adipose organ.

ACCIARINI, SAMANTHA
2017

Abstract

The mammalian adipose organ is characterized by great plasticity. After cold acclimation, for example, white adipocytes can convert into heat-producing brown adipocytes to sustain the thermogenetic needs of the body. Conversely, under lipid overload brown adipocytes transdifferentiate into lipid-storing white adipocytes to buffer the excess of nutrients introduced with the aliments. We recently collected evidences that in the mammary gland of pregnant female mice, white adipocytes do not slim, dedifferentiate and acquire a pericytic position, as generally thought, but instead do transdifferentiate into milk-producing epithelial alveolar cells. Notably, such a transdifferentiation is reversible, because at the end of lactation alveolar epithelial cells quickly re-convert to lipid-storing white adipocytes. In the attempt to detect the molecular cues involved in the adipoepithelial transdifferentiation process we established a coculture system where we were able to reproduce to a some extent the adipoepithelial transdifferentiation. The analysis of the molecular players intervenying in our experimental setting stressed the possible role of the basic Fibroblast Growth Factor as a possible candidate directing adipoepithelial transdiffferentiation also in vivo.
1-mar-2017
Inglese
L'organo adiposo dei mammiferi è caratterizzato da grande plasticità. Dopo acclimatazione al freddo, ad esempio, gli adipociti bianchi possono trasformarsi in adipociti bruni che producono calore per sostenere le esigenze termogenetiche del corpo. Al contrario, sotto sovraccarico lipidico, gli adipociti bruni possono transdifferenziare in adipociti bianchi che immagazzinano lipidi per tamponare l'eccesso di nutrienti introdotti con gli alimenti. Recentemente abbiamo raccolto dati nella ghiandola mammaria di topi femmine gravide, gli adipociti bianchi non delipidano e acquisiscono una posizione pericitica, come si pensa, ma invece transdifferenziano in cellule epiteliali alveolari che producono latte. In particolare, tale transdifferrenziazione è reversibile, perché alla fine della lattazione le cellule epiteliali alveolari rapidamente riconvertono in adipociti bianchi che accumulano lipidi. Nel tentativo di comprendere i segnali molecolari coinvolti nel processo di transdiffernziazione adipo-epiteliale, abbiamo ricreato un sistema di cocultura dove siamo stati in grado di riprodurre in qualche misura la transdifferenziazione di adipo-epiteliale. L'analisi molecolare dei fattori che intervengono nel nostro sistema sperimentale ha evidenziato il possibile ruolo del Fibroblast Growth Factor come un possibile candidato in grado di indurre la transdifferenziazione adipo-epiteliale anche in vivo.
GIORDANO, Antonio
Università Politecnica delle Marche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/95415
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIVPM-95415