The presence of pollutants in the environment can be searched out by instrumental and biological monitoring. One of the leading biological indicators that have been used in Italy for the past 20 years to measure the air quality and its contents is honeybees (Apis mellifera L). The current research investigates, by means of honey bee, the air quality for the presence of pesticides and heavy metals that include lead, nickel, cadmium and chrome, which takes place in 10 districts inside the natural parks and reserves in the Marche region. The survey has been an ongoing project since 2008 to 2010 and it uses 11 monitoring stations that composed of two hives and each hive has an “underbasket” cage to collect diseased bees. We analyze the pesticides presence based on the bee’s weekly mortality rate, and we take monthly samples of foraging bees and honey to analyze for heavy metals. The research don’t show the presence of honey bees mortality caused by pesticides. The heavy metals analysis showed high seasonal means, in 6 events, and high monthly data, in 75 events. In conclusion, the survey highlighted a good environmental air quality but also the presence of high values of chrome in all protected areas, in October 2008 and 2009, and some potentially critical contests of pollution in some areas. Both ones need further analysis that investigate the causes. The research also furnished a set of data that is a first historical reference for future surveys.

Gli inquinanti presenti nell’ambiente possono essere valutati con metodologie strumentali e biologiche, quest’ultime tramite l’impiego dei bioindicatori. Tra questi, l’ape domestica (Apis mellifera L.) riveste un ruolo primario e viene impiegata in Italia da più di venti anni in attività di monitoraggio della qualità ambientale dell’aria. La presente ricerca ha indagato, tramite l’utilizzo dell’ape domestica, la qualità ambientale dell’aria, per la presenza di agrofarmaci e metalli pesanti quali piombo, nichel, cadmio e cromo, in 10 comprensori all’interno dei parchi e delle riserve naturali della Regione Marche. L’indagine, realizzata negli anni 2008, 2009 e 2010, ha utilizzato 11 stazioni di biomonitoraggio, ciascuna composta da due alveari e due gabbie underbasket per la raccolta delle api morte. La presenza dei presidi fitosanitari è stata indagata sulla base della mortalità settimanale delle api e conseguenti analisi dei cadaveri, mentre, quella dei metalli pesanti, tramite l’analisi di campioni mensili di miele e di api bottinatrici. L’attività di ricerca non ha rilevato eventi di mortalità di api causati da agrofarmaci mentre l’analisi dei metalli pesanti ha evidenziato 6 casi di valori medi stagionali e 75 di valori mensili elevati, al di sopra della concentrazione media di rifermento. In conclusione, le indagini hanno messo in luce una buona qualità ambientale dei siti con la presenza, però di alcuni contesti di inquinamento potenzialmente critici e una situazione di particolare interesse dovuta alla presenza in tutte le aree protette, nel mese di ottobre degli anni 2008 e 2009, di elevati valori di cromo. Entrambi le situazioni sono meritevoli di ulteriori analisi di approfondimento. La ricerca ha fornito altresì un set di dati che costituisce un primo riferimento storico per future indagini.

Biomonitoraggio ambientale dei parchi e delle riserve naturali delle Marche mediante l'utilizzo dell'Ape domestica (Apis mellifera L.)

BELFIORI, David
2011

Abstract

The presence of pollutants in the environment can be searched out by instrumental and biological monitoring. One of the leading biological indicators that have been used in Italy for the past 20 years to measure the air quality and its contents is honeybees (Apis mellifera L). The current research investigates, by means of honey bee, the air quality for the presence of pesticides and heavy metals that include lead, nickel, cadmium and chrome, which takes place in 10 districts inside the natural parks and reserves in the Marche region. The survey has been an ongoing project since 2008 to 2010 and it uses 11 monitoring stations that composed of two hives and each hive has an “underbasket” cage to collect diseased bees. We analyze the pesticides presence based on the bee’s weekly mortality rate, and we take monthly samples of foraging bees and honey to analyze for heavy metals. The research don’t show the presence of honey bees mortality caused by pesticides. The heavy metals analysis showed high seasonal means, in 6 events, and high monthly data, in 75 events. In conclusion, the survey highlighted a good environmental air quality but also the presence of high values of chrome in all protected areas, in October 2008 and 2009, and some potentially critical contests of pollution in some areas. Both ones need further analysis that investigate the causes. The research also furnished a set of data that is a first historical reference for future surveys.
21-gen-2011
it
Gli inquinanti presenti nell’ambiente possono essere valutati con metodologie strumentali e biologiche, quest’ultime tramite l’impiego dei bioindicatori. Tra questi, l’ape domestica (Apis mellifera L.) riveste un ruolo primario e viene impiegata in Italia da più di venti anni in attività di monitoraggio della qualità ambientale dell’aria. La presente ricerca ha indagato, tramite l’utilizzo dell’ape domestica, la qualità ambientale dell’aria, per la presenza di agrofarmaci e metalli pesanti quali piombo, nichel, cadmio e cromo, in 10 comprensori all’interno dei parchi e delle riserve naturali della Regione Marche. L’indagine, realizzata negli anni 2008, 2009 e 2010, ha utilizzato 11 stazioni di biomonitoraggio, ciascuna composta da due alveari e due gabbie underbasket per la raccolta delle api morte. La presenza dei presidi fitosanitari è stata indagata sulla base della mortalità settimanale delle api e conseguenti analisi dei cadaveri, mentre, quella dei metalli pesanti, tramite l’analisi di campioni mensili di miele e di api bottinatrici. L’attività di ricerca non ha rilevato eventi di mortalità di api causati da agrofarmaci mentre l’analisi dei metalli pesanti ha evidenziato 6 casi di valori medi stagionali e 75 di valori mensili elevati, al di sopra della concentrazione media di rifermento. In conclusione, le indagini hanno messo in luce una buona qualità ambientale dei siti con la presenza, però di alcuni contesti di inquinamento potenzialmente critici e una situazione di particolare interesse dovuta alla presenza in tutte le aree protette, nel mese di ottobre degli anni 2008 e 2009, di elevati valori di cromo. Entrambi le situazioni sono meritevoli di ulteriori analisi di approfondimento. La ricerca ha fornito altresì un set di dati che costituisce un primo riferimento storico per future indagini.
Biomonitoraggio
Parchi
Marche
Ape
Metalli pesanti
Prodotti fitosanitari
ISIDORO, Nunzio
Università Politecnica delle Marche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/97627
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIVPM-97627