Punto di partenza della ricerca di dottorato è l’osservazione dell’area metropolitana presso la foce del Tevere. Si tratta di un territorio disperso e destrutturato, con molteplici fronti d’acqua che lo rendono un paesaggio di transizione complessa, e al tempo stesso costellato di risorse culturali e naturali in cerca di un dialogo tra loro e con l’ambiente antropizzato. Coscienti che le risorse strategiche e il carattere in parte latente del territorio in esame risiedano nel particolare intreccio di “storia e natura”, si vuole raccogliere, partendo dal caso specifico, l’appello più generale ad integrare il patrimonio culturale e naturale nelle strategie di rigenerazione e conversione ecologica, in quanto elemento di sensibilizzazione, fonte di conoscenze e strumenti locali, e fattore di resilienza in grado di legare luoghi e persone, trasmettere valori identitari e stimolare la partecipazione. Si analizzano a tal fine alcuni casi selezionati nell’ambito europeo tra città metropolitane situate in contesti deltizi, costieri, irrigui e/o di bonifica, che abbiano quindi in comune con l’area di studio un paesaggio urbano caratterizzato da una transizione complessa tra terra e acqua: Stoccolma nell’arcipelago, Danzica nel delta della Vistola, e Lisbona nell’estuario del Tago. Obiettivo centrale delle analisi è mettere in luce i processi di patrimonializzazione sottesi alle trasformazioni urbane in corso e in che modo essi possano incidere su una auspicata ricomposizione del rapporto ambientale e culturale tra acqua e urbanizzazione. L’obiettivo generale è quello di integrare delle strategie riferite ai patrimoni culturali e ambientali nella pianificazione territoriale al fine di fornire una efficace risposta alle problematiche del paesaggio d’acqua urbanizzato. Nello specifico, la ricerca mira a: _elaborare una lettura dell’area costiera romana in grado di evidenziare in modo integrato aspetti percettivi, valori storico-identitari, dinamiche di sviluppo di una rinnovata cultura idraulica; _studiare approcci esistenti nella pratica contemporanea che integrino il patrimonio nella pianificazione e progettazione urbana come agente attivo nelle azioni di rigenerazione; _a partire dalle lezioni apprese, formulare indicazioni strategiche per il territorio del delta del Tevere.

Eredità complesse: delta urbanizzati tra acque, patrimoni e città

LUCIANI, GIULIA
2024

Abstract

Punto di partenza della ricerca di dottorato è l’osservazione dell’area metropolitana presso la foce del Tevere. Si tratta di un territorio disperso e destrutturato, con molteplici fronti d’acqua che lo rendono un paesaggio di transizione complessa, e al tempo stesso costellato di risorse culturali e naturali in cerca di un dialogo tra loro e con l’ambiente antropizzato. Coscienti che le risorse strategiche e il carattere in parte latente del territorio in esame risiedano nel particolare intreccio di “storia e natura”, si vuole raccogliere, partendo dal caso specifico, l’appello più generale ad integrare il patrimonio culturale e naturale nelle strategie di rigenerazione e conversione ecologica, in quanto elemento di sensibilizzazione, fonte di conoscenze e strumenti locali, e fattore di resilienza in grado di legare luoghi e persone, trasmettere valori identitari e stimolare la partecipazione. Si analizzano a tal fine alcuni casi selezionati nell’ambito europeo tra città metropolitane situate in contesti deltizi, costieri, irrigui e/o di bonifica, che abbiano quindi in comune con l’area di studio un paesaggio urbano caratterizzato da una transizione complessa tra terra e acqua: Stoccolma nell’arcipelago, Danzica nel delta della Vistola, e Lisbona nell’estuario del Tago. Obiettivo centrale delle analisi è mettere in luce i processi di patrimonializzazione sottesi alle trasformazioni urbane in corso e in che modo essi possano incidere su una auspicata ricomposizione del rapporto ambientale e culturale tra acqua e urbanizzazione. L’obiettivo generale è quello di integrare delle strategie riferite ai patrimoni culturali e ambientali nella pianificazione territoriale al fine di fornire una efficace risposta alle problematiche del paesaggio d’acqua urbanizzato. Nello specifico, la ricerca mira a: _elaborare una lettura dell’area costiera romana in grado di evidenziare in modo integrato aspetti percettivi, valori storico-identitari, dinamiche di sviluppo di una rinnovata cultura idraulica; _studiare approcci esistenti nella pratica contemporanea che integrino il patrimonio nella pianificazione e progettazione urbana come agente attivo nelle azioni di rigenerazione; _a partire dalle lezioni apprese, formulare indicazioni strategiche per il territorio del delta del Tevere.
9-feb-2024
Italiano
MATTOGNO, Claudia
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/100047
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-100047