La tesi si propone di ricostruire l’evoluzione del concetto di flessibilità del progetto architettonico, e di capire come sia cambiato l’approccio al progetto flessibile nel corso del tempo fino ai nostri giorni. La ricerca è costituita dall’elaborazione critica di quadri conoscitivi riferiti al pensiero di studiosi, progettisti e fruitori, che in periodi storici e momenti culturali diversi hanno affrontato il tema della flessibilità, sia in termini teorici che progettuali e realizzativi. Come progettisti e come fruitori di spazi che viviamo quotidianamente, siamo protagonisti di trasformazioni che stanno cambiando radicalmente il volto del mondo conosciuto. Lo spazio, inteso come concetto astratto, fisico ed architettonico, si modella sulle abitudini dell’uomo mentre le stesse nuove abitudini ridefiniscono la realtà in cui viviamo quotidianamente, attraverso le architetture e i nuovi spazi urbani. Gli osservatori, i ricercatori e più in generale gli addetti ai lavori nel campo dell’evoluzione urbanistica, architettonica e ambientale affermano che il momento che stiamo vivendo ora è solo l’inizio di un’epoca che sarà contraddistinta dalla temporaneità, dalla multifunzionalità e dalla virtualità. Quella che ad oggi costituisce di fatto una “nuova normalità” richiede all’architettura azioni che espandano i limiti esistenti a nuove visioni, rispetto ai modelli prestabiliti, ottenendone così la definitiva rielaborazione
La questione della “flessibilità”. Teorie, ricerche, progetti
GUALANDI, ELENA
2023
Abstract
La tesi si propone di ricostruire l’evoluzione del concetto di flessibilità del progetto architettonico, e di capire come sia cambiato l’approccio al progetto flessibile nel corso del tempo fino ai nostri giorni. La ricerca è costituita dall’elaborazione critica di quadri conoscitivi riferiti al pensiero di studiosi, progettisti e fruitori, che in periodi storici e momenti culturali diversi hanno affrontato il tema della flessibilità, sia in termini teorici che progettuali e realizzativi. Come progettisti e come fruitori di spazi che viviamo quotidianamente, siamo protagonisti di trasformazioni che stanno cambiando radicalmente il volto del mondo conosciuto. Lo spazio, inteso come concetto astratto, fisico ed architettonico, si modella sulle abitudini dell’uomo mentre le stesse nuove abitudini ridefiniscono la realtà in cui viviamo quotidianamente, attraverso le architetture e i nuovi spazi urbani. Gli osservatori, i ricercatori e più in generale gli addetti ai lavori nel campo dell’evoluzione urbanistica, architettonica e ambientale affermano che il momento che stiamo vivendo ora è solo l’inizio di un’epoca che sarà contraddistinta dalla temporaneità, dalla multifunzionalità e dalla virtualità. Quella che ad oggi costituisce di fatto una “nuova normalità” richiede all’architettura azioni che espandano i limiti esistenti a nuove visioni, rispetto ai modelli prestabiliti, ottenendone così la definitiva rielaborazioneFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/100104
URN:NBN:IT:UNIROMA1-100104