Il lavoro analizza l'evoluzione del diritto intertemporale in materia penale nel quadro delle fonti sovranazionali. Dopo una ricostruzione dell'evoluzione storico-dogmatica e normativa della disciplina intertemporale, anche avendo riguardo all'esperienza comparata, viene analizzato il fondamento costituzionale del principio della retroattività favorevole, individuato nel finalismo rieducativo della pena di cui all'art. 27, comma 3, Cost. Attraverso la ricostruzione della nozione sostanziale di "materia penale" affermatasi a livello sovranazionale, ne vengono poi esaminati i riflessi sulla sfera di operatività dei principi intertemporali. Non meno rilevante si dimostra il contributo che le Corti europee hanno avuto nel mettere in luce la necessità di garantire il rispetto della legalità anche nella dimensione in action. Viene dunque conclusivamente rilevato come l’affermarsi del diritto europeo non solo ha inciso sulla dimensione assiologica e sulla “forza di resistenza” dei canoni intertemporali, ma ne ha anche ampliato in maniera significativa il perimetro applicativo. Da ciò la convinzione che l’odierna realtà del diritto penale non sia qualcosa di necessariamente involuto o degenerato, ma più semplicemente il prodotto del nostro tempo che ci porta ad accedere ad una lettura moderna delle garanzie intertemporali, capace di sincronizzare la nuova dimensione della legalità europea con il necessario rispetto delle garanzie del singolo..
I principi di diritto intertemporale in materia penale tra fonti sovranazionali e formante giurisprudenziale
TOSCANO, Giuseppe
2017
Abstract
Il lavoro analizza l'evoluzione del diritto intertemporale in materia penale nel quadro delle fonti sovranazionali. Dopo una ricostruzione dell'evoluzione storico-dogmatica e normativa della disciplina intertemporale, anche avendo riguardo all'esperienza comparata, viene analizzato il fondamento costituzionale del principio della retroattività favorevole, individuato nel finalismo rieducativo della pena di cui all'art. 27, comma 3, Cost. Attraverso la ricostruzione della nozione sostanziale di "materia penale" affermatasi a livello sovranazionale, ne vengono poi esaminati i riflessi sulla sfera di operatività dei principi intertemporali. Non meno rilevante si dimostra il contributo che le Corti europee hanno avuto nel mettere in luce la necessità di garantire il rispetto della legalità anche nella dimensione in action. Viene dunque conclusivamente rilevato come l’affermarsi del diritto europeo non solo ha inciso sulla dimensione assiologica e sulla “forza di resistenza” dei canoni intertemporali, ma ne ha anche ampliato in maniera significativa il perimetro applicativo. Da ciò la convinzione che l’odierna realtà del diritto penale non sia qualcosa di necessariamente involuto o degenerato, ma più semplicemente il prodotto del nostro tempo che ci porta ad accedere ad una lettura moderna delle garanzie intertemporali, capace di sincronizzare la nuova dimensione della legalità europea con il necessario rispetto delle garanzie del singolo..File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/101199
URN:NBN:IT:UNIME-101199