ABSTRACT L’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS-Contrast Enhanced Ultrasound) è una particolare tecnica ecografica che consente di studiare la micro-vascolarizzazione degli organi o tessuti presi in esame. In medicina umana e in veterinaria questa metodica è utilizzata per valutare la morfologia degli organi, la loro perfusione ed eventuali lesioni patologiche (Liu et al., 2018; Lee et al., 2017; Garessus et al., 2021; Han et al., 2021). L’obiettivo di questo studio è quello di valutare, utilizzando la metodica CEUS, le alterazioni della perfusione renale in cani affetti da Leishmaniosi. Sono stati analizzati 16 soggetti, di cui 15 erano positivi per L. infantum e uno era negativo. Per ogni paziente è stata effettuata la stadiazione clinica della Leishmaniosi e dell’insufficienza renale cronica, rispettivamente secondo le linee guida LeishVet e IRIS (International Renal Interest Society- 2019). Lo studio della perfusione renale ha previsto l’esecuzione di un esame ecografico in B-mode, Doppler e CEUS, utilizzando il SonoVue® come mezzo di contrasto. È stata dunque effettuata un’analisi qualitativa e un’analisi quantitativa dei risultati utilizzando un software interno all‘ecografo che consente elaborazione delle immagini contrastografiche. I dati ottenuti sono stati sottoposti ad una valutazione statistica e messi in relazione allo stato clinico del paziente. Le immagini ecografiche non hanno evidenziato alterazioni ecografiche del parenchima renale cortico-midollare e della sua vascolarizzazione, visualizzata mediate la tecnica Color-Doppler. L’analisi qualitativa della CEUS ha permesso di valutare l’enhancement della corticale e della midollare, evidenziando come quest’ultima fosse invariabilmente successiva rispetto alla prima in ogni soggetto analizzato. L’analisi statistica relativa alla valutazione qualitativa della perfusione renale ha inoltre permesso di evidenziare come i tempi di raggiungimento del picco di enhancement (TTP), di velocità di ingresso (AS) e di uscita (DT/2) fossero più elevati nei soggetti leishmaniotici, di qualsiasi stadio clinico, rispetto al soggetto non infetto. Il picco di enhancement (PI) e l’area sotto la curva (AUC) erano invece maggiori nei soggetti in stadio 1 e 2, rispetto al controllo. L’analisi dei risultati ha inoltre permesso di evidenziare che non erano presenti significative differenze dei parametri di perfusione della corticale e della midollare tra i soggetti in stadio IRIS 0 e 1. I risultati ottenuti in questo studio, in accordo con i dati presenti in letteratura, hanno permesso di evidenziare come le alterazioni dei parametri di perfusionali possano essere utilizzati come indice di valutazione della micro-vascolarizzazione renale e dunque della funzionalità d’organo. I dati ottenuti, inoltre, mostrano che lavariazione di tali parametri risulta essere antecedente rispetto all’incremento e alla variazione degli indicatori emato-biochimici di danno renale cronico. In virtù di tali considerazioni è possibile affermare che la metodica CEUS sia una tecnica diagnostica particolarmente utile nella diagnosi precoce di danno renale e, dunque, nella valutazione e nella gestione terapeutica dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
Utilizzo dell’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) nella valutazione della perfusione renale in cani affetti da Leishmaniosi
VITALI, Alessia
2021
Abstract
ABSTRACT L’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS-Contrast Enhanced Ultrasound) è una particolare tecnica ecografica che consente di studiare la micro-vascolarizzazione degli organi o tessuti presi in esame. In medicina umana e in veterinaria questa metodica è utilizzata per valutare la morfologia degli organi, la loro perfusione ed eventuali lesioni patologiche (Liu et al., 2018; Lee et al., 2017; Garessus et al., 2021; Han et al., 2021). L’obiettivo di questo studio è quello di valutare, utilizzando la metodica CEUS, le alterazioni della perfusione renale in cani affetti da Leishmaniosi. Sono stati analizzati 16 soggetti, di cui 15 erano positivi per L. infantum e uno era negativo. Per ogni paziente è stata effettuata la stadiazione clinica della Leishmaniosi e dell’insufficienza renale cronica, rispettivamente secondo le linee guida LeishVet e IRIS (International Renal Interest Society- 2019). Lo studio della perfusione renale ha previsto l’esecuzione di un esame ecografico in B-mode, Doppler e CEUS, utilizzando il SonoVue® come mezzo di contrasto. È stata dunque effettuata un’analisi qualitativa e un’analisi quantitativa dei risultati utilizzando un software interno all‘ecografo che consente elaborazione delle immagini contrastografiche. I dati ottenuti sono stati sottoposti ad una valutazione statistica e messi in relazione allo stato clinico del paziente. Le immagini ecografiche non hanno evidenziato alterazioni ecografiche del parenchima renale cortico-midollare e della sua vascolarizzazione, visualizzata mediate la tecnica Color-Doppler. L’analisi qualitativa della CEUS ha permesso di valutare l’enhancement della corticale e della midollare, evidenziando come quest’ultima fosse invariabilmente successiva rispetto alla prima in ogni soggetto analizzato. L’analisi statistica relativa alla valutazione qualitativa della perfusione renale ha inoltre permesso di evidenziare come i tempi di raggiungimento del picco di enhancement (TTP), di velocità di ingresso (AS) e di uscita (DT/2) fossero più elevati nei soggetti leishmaniotici, di qualsiasi stadio clinico, rispetto al soggetto non infetto. Il picco di enhancement (PI) e l’area sotto la curva (AUC) erano invece maggiori nei soggetti in stadio 1 e 2, rispetto al controllo. L’analisi dei risultati ha inoltre permesso di evidenziare che non erano presenti significative differenze dei parametri di perfusione della corticale e della midollare tra i soggetti in stadio IRIS 0 e 1. I risultati ottenuti in questo studio, in accordo con i dati presenti in letteratura, hanno permesso di evidenziare come le alterazioni dei parametri di perfusionali possano essere utilizzati come indice di valutazione della micro-vascolarizzazione renale e dunque della funzionalità d’organo. I dati ottenuti, inoltre, mostrano che lavariazione di tali parametri risulta essere antecedente rispetto all’incremento e alla variazione degli indicatori emato-biochimici di danno renale cronico. In virtù di tali considerazioni è possibile affermare che la metodica CEUS sia una tecnica diagnostica particolarmente utile nella diagnosi precoce di danno renale e, dunque, nella valutazione e nella gestione terapeutica dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/101295
URN:NBN:IT:UNIME-101295