This thesis examines Average procedures in Genoa during the seventeenth century (1590-1700). Genoa was the capital of an oligarchic Republic, ruled by an elite of patricians actively involved in maritime trade, shipping, international finance and credit. Average, in particular General Average (GA), is a procedure to redistribute among all parties involved – shipowners and merchants – unexpected costs arising during the course of a maritime expedition, due to damages or other expenses. This is one of the oldest surviving maritime rules, whose origins predate Roman law. The port of Genoa constitutes a privileged observation point in the early modern Mediterranean. Allied to the Spanish Empire, the Republic adopted a policy of political neutrality in order to survive the great changes that characterized the international scenario. Thanks to the administrative and economic policies adopted, the port was one of the main redistributive emporium in the Mediterranean, acting also as a fundamental hub for the economy of the region. This dissertation develops around two well-defined layers. On the one hand, I investigate the Genoese regulations governing Average and its development from the medieval to the early modern period. I discuss, for example, the parallelisms, mutual influences and divergences with respect to other Mediterranean regulations. On the second layer, Average procedures drawn up in Genoa have been processed and inserted in the AveTransRisk database in order to elaborate statistical series. These series, structured around intervals of years selected on a sample basis, allowed reconstructing the trends of maritime trade calling at the port of Genoa. The sources analysed, unpublished and particularly rich in information, have also allowed further observations regarding the structure of early modern international maritime trade, Mediterranean cabotage trade and the management of maritime risk by the actors involved.

Questa tesi esamina le procedure di ‘avaria’ marittima a Genova nel corso del diciassettesimo secolo (1590-1700). Genova fu la capitale di una repubblica oligarchica, retta da una élite di patrizi attivamente coinvolti nel commercio marittimo, nell’armamento e in operazioni di finanza e credito internazionale. L’avaria marittima, e in particolare l’avaria generale (GA), è invece una procedura volta a ridistribuire i costi imprevisti che sorgono nel corso di una spedizione marittima, dovuti a danni o a spese di altra natura, tra le parti interessate: armatori e mercanti. Si tratta di una delle più antiche consuetudini del diritto marittimo, le cui radici risalgono al diritto romano. Il porto di Genova costituisce un punto di osservazione privilegiato nel Mediterraneo di età moderna. Alleata dell’impero spagnolo, la repubblica adottò una sempre più marcata politica di neutralità che le permise di sopravvivere ai grandi mutamenti che caratterizzarono lo scenario internazionale. Grazie alle politiche amministrative ed economiche adottate, nella prima età moderna il porto si impose come uno dei principali empori nel Mediterraneo, fungendo anche da fondamentale punto focale per l’economia della regione. La tesi si sviluppa su due piani ben precisi. Da un lato si indaga la normativa genovese che regola le Avarie e i suoi sviluppi dall’età medievale alla età moderna. Si riprendono, ad esempio, i parallelismi, le influenze reciproche e le divergenze rispetto alle altre normative mediterranee. Sul secondo piano, le informazioni tratte dalle procedure di avaria redatte a Genova sono state elaborate e inserite nel database AveTransRisk per elaborare delle serie statistiche. Tali serie, strutturate intorno a intervalli selezionati a campione, hanno permesso di ricostruire i trend del commercio marittimo facente capo al porto di Genova. La documentazione consultata, inedita e particolarmente ricca di informazioni, ha inoltre permesso di formulare ulteriori osservazioni in merito alle strutture del commercio marittimo internazionale in età moderna, al commercio di cabotaggio mediterraneo e alla gestione del rischio di mare da parte degli attori coinvolti.

Maritime Average and Seaborne Trade in Early Modern Genoa, 1590-1700

IODICE, ANTONIO
2021

Abstract

This thesis examines Average procedures in Genoa during the seventeenth century (1590-1700). Genoa was the capital of an oligarchic Republic, ruled by an elite of patricians actively involved in maritime trade, shipping, international finance and credit. Average, in particular General Average (GA), is a procedure to redistribute among all parties involved – shipowners and merchants – unexpected costs arising during the course of a maritime expedition, due to damages or other expenses. This is one of the oldest surviving maritime rules, whose origins predate Roman law. The port of Genoa constitutes a privileged observation point in the early modern Mediterranean. Allied to the Spanish Empire, the Republic adopted a policy of political neutrality in order to survive the great changes that characterized the international scenario. Thanks to the administrative and economic policies adopted, the port was one of the main redistributive emporium in the Mediterranean, acting also as a fundamental hub for the economy of the region. This dissertation develops around two well-defined layers. On the one hand, I investigate the Genoese regulations governing Average and its development from the medieval to the early modern period. I discuss, for example, the parallelisms, mutual influences and divergences with respect to other Mediterranean regulations. On the second layer, Average procedures drawn up in Genoa have been processed and inserted in the AveTransRisk database in order to elaborate statistical series. These series, structured around intervals of years selected on a sample basis, allowed reconstructing the trends of maritime trade calling at the port of Genoa. The sources analysed, unpublished and particularly rich in information, have also allowed further observations regarding the structure of early modern international maritime trade, Mediterranean cabotage trade and the management of maritime risk by the actors involved.
30-set-2021
Inglese
Questa tesi esamina le procedure di ‘avaria’ marittima a Genova nel corso del diciassettesimo secolo (1590-1700). Genova fu la capitale di una repubblica oligarchica, retta da una élite di patrizi attivamente coinvolti nel commercio marittimo, nell’armamento e in operazioni di finanza e credito internazionale. L’avaria marittima, e in particolare l’avaria generale (GA), è invece una procedura volta a ridistribuire i costi imprevisti che sorgono nel corso di una spedizione marittima, dovuti a danni o a spese di altra natura, tra le parti interessate: armatori e mercanti. Si tratta di una delle più antiche consuetudini del diritto marittimo, le cui radici risalgono al diritto romano. Il porto di Genova costituisce un punto di osservazione privilegiato nel Mediterraneo di età moderna. Alleata dell’impero spagnolo, la repubblica adottò una sempre più marcata politica di neutralità che le permise di sopravvivere ai grandi mutamenti che caratterizzarono lo scenario internazionale. Grazie alle politiche amministrative ed economiche adottate, nella prima età moderna il porto si impose come uno dei principali empori nel Mediterraneo, fungendo anche da fondamentale punto focale per l’economia della regione. La tesi si sviluppa su due piani ben precisi. Da un lato si indaga la normativa genovese che regola le Avarie e i suoi sviluppi dall’età medievale alla età moderna. Si riprendono, ad esempio, i parallelismi, le influenze reciproche e le divergenze rispetto alle altre normative mediterranee. Sul secondo piano, le informazioni tratte dalle procedure di avaria redatte a Genova sono state elaborate e inserite nel database AveTransRisk per elaborare delle serie statistiche. Tali serie, strutturate intorno a intervalli selezionati a campione, hanno permesso di ricostruire i trend del commercio marittimo facente capo al porto di Genova. La documentazione consultata, inedita e particolarmente ricca di informazioni, ha inoltre permesso di formulare ulteriori osservazioni in merito alle strutture del commercio marittimo internazionale in età moderna, al commercio di cabotaggio mediterraneo e alla gestione del rischio di mare da parte degli attori coinvolti.
PICCINNO, LUISA
BOTTASSO, ANNA
Università degli studi di Genova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/101342
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIGE-101342