The recent tectonic activity of eastern Friuli was investigated through a multidisciplinary approach. The study area, which comprises eastern Friuli Plain and the Julian prealpine border, represents the junction zone between the SSE verging front of the Southalpine Chain and the NW-SE trending strike slip structures of the eastern Friuli-western Slovenia domain. At present, both seismological and GPS data show that the 2-3 mm/yr accumulating deformation is released through the interaction among reverse, transpressive and strike-slip faults. Regarding seismicity, the distribution of earthquakes shows that most of the events are mostly located along the prealpine and alpine arcuate belt and at least two Mw > 6.0 events are documented: the 1511 Mw 6.3 earthquake and the 1976-77 sequence (Mw ≤ 6.4). In more recent times, the activation of the Raune strike-slip fault in western Slovenia caused the occurrence of two seismic sequences, in 1998 (Mw 5.6) and 2004 (Mw 5.2). With the aim to further explore the involvement of the active faults of eastern Friuli during the strongest seismic events occurred in the area, this work is focused on the recent activity of the tectonic structures. Following a multidisciplinary approach, the deep 3D-geometry of 4 main fault-systems were reconstructed by combining ENI seismic lines interpretation and hypocentral distribution analysis. Successively, a morphotectonic survey was conducted along the Julian prealpine border with the aim to detect the surficial anomalies related to tectonic activity. The collected morphotectonic hints allowed to define a NW-SE elongated zone of surficial deformation, highlighting the recent activity of the Colle Villano-N Thrust (CV-N) and the Colle Villano-Borgo Faris-Cividale trasnpressive Fault-System (CV-BFC). Based on the morphostructural results, two paleoseismological trenches were dug: the Fraelacco trench across the CV-N Thrust and the Campeglio trench across the CV Thrust. At Campeglio site, the excavated trench revealed the presence of paleoliquefaction features, thus suggesting that the area experienced seismic shaking. Differently, at Fraelacco site, the displacement of the Canodusso Subsynthem (21- 23 ka cal BP) allowed to identify two deformative episodes in the last 21 ka, with the latest likely occurred in historical times.

L’attività tettonica recente del Friuli orientale è stata indagata tramite un approccio multidisciplinare. L’ara di studio, che comprende la Pianura Friulana orientale e il bordo Prealpino Giulio, rappresenta la zona di giunzione tra i fronti SSE vergenti della Catena Sudalpina e le strutture trascorrenti destre NW-SE del Friuli orientale e Slovenia occidentale. Attualmente, sia i dati GPS che sismologici mostrano che la deformazione che si accumula ad una velocità di 2-3 mm/a viene rilasciata dall’interazione tra faglie inverse e trascorrenti. Riguardo la sismicità, la distribuzione dei terremoti mostra che gran parte degli eventi è localizzata lungo l’arco alpino e prealpino e che almeno due terremoti forti (M>6) hanno colpito l’area di studio: il terremoto del 1511 (Mw 6.3) e la sequenza del 1976-1977 (Mw<6.4). Di recente, l’attivazione della Faglia di Raune ha causato due sequenze sismiche, nel 1998 (Mw 5.6) e nel 2004 (Mw 5.2). Con lo scopo di approfondire il ruolo delle faglie attive del Friuli orientale nella sismicità regionale, questo lavoro è focalizzato all’attività recente delle strutture tettoniche. Seguendo un approccio multidisciplinare, la geometria 3D di 4 sistemi di faglia è stata ricostruita tramite l’interpretazione di linee sismiche ENI combinata con l’analisi della distribuzione ipocentrale dei terremoti. Successivamente, è stata effettuata l’analisi morfotettonica nella porzione settentrionale dell’area di studio con lo scopo di individuare le anomalie superficiali relative all’attività tettonica. I dati morfotettonici raccolti hanno permesso di definire una zona di deformazione ad orientazione NW-SE, che evidenzia l’attività recente del Thrust di Colle Villano-N (CV-N) e del Sistema di Faglie transpressivo Colle Villano – Borgo Faris Cividale (CV-BFC). Sulla base dei risultati morfotettonici, sono state realizzate due trincee paleosismologiche: la trincea di Fraelacco attraverso il Thrust CV-N e la trincea di Campeglio sullo splay CV. Il sito di Campeglio ha messo in evidenza strutture di paleoliquefazione, suggerendo che l’area ha subito scuotimento. Diversamente, nella trincea di Fraelacco la dislocazione del Subsintema di Canodusso (21 – 23 ka) ha permesso di individuare due eventi deformativi negli ultimi 21 ka, con il più recente che si è probabilmente verificato in tempi storici.

CARATTERIZZAZIONE SISMOTETTONICA DELL'AREA DI GIUNZIONE TRA IL SUDALPINO E LE DINARIDI (NE ITALIA)

PATRICELLI, GIULIA
2021

Abstract

The recent tectonic activity of eastern Friuli was investigated through a multidisciplinary approach. The study area, which comprises eastern Friuli Plain and the Julian prealpine border, represents the junction zone between the SSE verging front of the Southalpine Chain and the NW-SE trending strike slip structures of the eastern Friuli-western Slovenia domain. At present, both seismological and GPS data show that the 2-3 mm/yr accumulating deformation is released through the interaction among reverse, transpressive and strike-slip faults. Regarding seismicity, the distribution of earthquakes shows that most of the events are mostly located along the prealpine and alpine arcuate belt and at least two Mw > 6.0 events are documented: the 1511 Mw 6.3 earthquake and the 1976-77 sequence (Mw ≤ 6.4). In more recent times, the activation of the Raune strike-slip fault in western Slovenia caused the occurrence of two seismic sequences, in 1998 (Mw 5.6) and 2004 (Mw 5.2). With the aim to further explore the involvement of the active faults of eastern Friuli during the strongest seismic events occurred in the area, this work is focused on the recent activity of the tectonic structures. Following a multidisciplinary approach, the deep 3D-geometry of 4 main fault-systems were reconstructed by combining ENI seismic lines interpretation and hypocentral distribution analysis. Successively, a morphotectonic survey was conducted along the Julian prealpine border with the aim to detect the surficial anomalies related to tectonic activity. The collected morphotectonic hints allowed to define a NW-SE elongated zone of surficial deformation, highlighting the recent activity of the Colle Villano-N Thrust (CV-N) and the Colle Villano-Borgo Faris-Cividale trasnpressive Fault-System (CV-BFC). Based on the morphostructural results, two paleoseismological trenches were dug: the Fraelacco trench across the CV-N Thrust and the Campeglio trench across the CV Thrust. At Campeglio site, the excavated trench revealed the presence of paleoliquefaction features, thus suggesting that the area experienced seismic shaking. Differently, at Fraelacco site, the displacement of the Canodusso Subsynthem (21- 23 ka cal BP) allowed to identify two deformative episodes in the last 21 ka, with the latest likely occurred in historical times.
15-ott-2021
Inglese
L’attività tettonica recente del Friuli orientale è stata indagata tramite un approccio multidisciplinare. L’ara di studio, che comprende la Pianura Friulana orientale e il bordo Prealpino Giulio, rappresenta la zona di giunzione tra i fronti SSE vergenti della Catena Sudalpina e le strutture trascorrenti destre NW-SE del Friuli orientale e Slovenia occidentale. Attualmente, sia i dati GPS che sismologici mostrano che la deformazione che si accumula ad una velocità di 2-3 mm/a viene rilasciata dall’interazione tra faglie inverse e trascorrenti. Riguardo la sismicità, la distribuzione dei terremoti mostra che gran parte degli eventi è localizzata lungo l’arco alpino e prealpino e che almeno due terremoti forti (M>6) hanno colpito l’area di studio: il terremoto del 1511 (Mw 6.3) e la sequenza del 1976-1977 (Mw<6.4). Di recente, l’attivazione della Faglia di Raune ha causato due sequenze sismiche, nel 1998 (Mw 5.6) e nel 2004 (Mw 5.2). Con lo scopo di approfondire il ruolo delle faglie attive del Friuli orientale nella sismicità regionale, questo lavoro è focalizzato all’attività recente delle strutture tettoniche. Seguendo un approccio multidisciplinare, la geometria 3D di 4 sistemi di faglia è stata ricostruita tramite l’interpretazione di linee sismiche ENI combinata con l’analisi della distribuzione ipocentrale dei terremoti. Successivamente, è stata effettuata l’analisi morfotettonica nella porzione settentrionale dell’area di studio con lo scopo di individuare le anomalie superficiali relative all’attività tettonica. I dati morfotettonici raccolti hanno permesso di definire una zona di deformazione ad orientazione NW-SE, che evidenzia l’attività recente del Thrust di Colle Villano-N (CV-N) e del Sistema di Faglie transpressivo Colle Villano – Borgo Faris Cividale (CV-BFC). Sulla base dei risultati morfotettonici, sono state realizzate due trincee paleosismologiche: la trincea di Fraelacco attraverso il Thrust CV-N e la trincea di Campeglio sullo splay CV. Il sito di Campeglio ha messo in evidenza strutture di paleoliquefazione, suggerendo che l’area ha subito scuotimento. Diversamente, nella trincea di Fraelacco la dislocazione del Subsintema di Canodusso (21 – 23 ka) ha permesso di individuare due eventi deformativi negli ultimi 21 ka, con il più recente che si è probabilmente verificato in tempi storici.
active tectonics; morphotectonics; paleoseismology; 3D-structural model; NE Friuli
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/105208
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-105208