La presente ricerca è l’esito di un lavoro iniziato al termine della laurea magistrale in Scienze delle religioni presso l’Università degli Studi di Padova, per la quale è stata redatta una tesi dal titolo ‘Il coinvolgimento di Teodoro di Mopsuestia nella controversia pelagiana’. Grazie a questa prima fase della ricerca, dedicata alla contestualizzazione del trattato ‘Contro coloro che affermano che gli uomini peccano per natura e non per volontà’ di Teodoro di Mopsuestia all’interno della controversia pelagiana e sotto l’influenza di Giuliano d’Eclano, è stato possibile concepire la possibilità di ampliare l’analisi storica all’intera vicenda orientale della controversia pelagiana. In particolare, sono stati trattati due aspetti di questa controversia: da un lato, i destini di Pelagio, Celestio e Giuliano d’Eclano in Oriente dal 411 al 431, anno in cui, con il concilio di Efeso, sono stati definitivamente condannati, dall’altro, le diverse modalità con cui teologi latini, residenti però in Oriente, tra cui Girolamo, Orosio e Mario Mercatore, hanno combattuto e confutato quella che ai loro occhi era una eresia. Si tratta delle due principali parti in cui è divisa questa ricerca
La controversia pelagiana in Oriente
MALAVASI, GIULIO
2017
Abstract
La presente ricerca è l’esito di un lavoro iniziato al termine della laurea magistrale in Scienze delle religioni presso l’Università degli Studi di Padova, per la quale è stata redatta una tesi dal titolo ‘Il coinvolgimento di Teodoro di Mopsuestia nella controversia pelagiana’. Grazie a questa prima fase della ricerca, dedicata alla contestualizzazione del trattato ‘Contro coloro che affermano che gli uomini peccano per natura e non per volontà’ di Teodoro di Mopsuestia all’interno della controversia pelagiana e sotto l’influenza di Giuliano d’Eclano, è stato possibile concepire la possibilità di ampliare l’analisi storica all’intera vicenda orientale della controversia pelagiana. In particolare, sono stati trattati due aspetti di questa controversia: da un lato, i destini di Pelagio, Celestio e Giuliano d’Eclano in Oriente dal 411 al 431, anno in cui, con il concilio di Efeso, sono stati definitivamente condannati, dall’altro, le diverse modalità con cui teologi latini, residenti però in Oriente, tra cui Girolamo, Orosio e Mario Mercatore, hanno combattuto e confutato quella che ai loro occhi era una eresia. Si tratta delle due principali parti in cui è divisa questa ricercaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/105224
URN:NBN:IT:UNIPD-105224