Il presente lavoro di tesi consiste nell’analisi testuale del De iure belli ac pacis alla ricerca delle citazioni che Grozio ha fatto delle opere e dei passi degli autori appartenenti alla corrente della cosiddetta Seconda Scolastica, la quale a buon diritto fornisce la tipologia più ampia e significativa di fonti tra quelle moderne. La finalità della tesi è di attestare il considerevole peso esercitato da questi autori sul pensiero del filosofo di Delft nella fondazione del diritto naturale, attraverso un raffronto diretto tra le parole di Grozio e quelle della fonte citata. La Seconda Scolastica ricopre un ruolo chiave perché è proprio nel misurarsi con essa che Grozio coniuga la sua attitudine all’erudizione con la sua vocazione di teologo e di teorico del giusnaturalismo, volto a individuare i criteri di un’equità naturale non solo in tutte le questioni che riguardano la guerra (le sue cause giuste e ingiuste, la liceità di ciò che vi è permesso, il diritto di preda, il diritto sui prigionieri, il limitato diritto di devastazione, la tregua, la parola data tra nemici, etc.), ma anche nei temi che esulano da essa (i beni comuni degli uomini, l’acquisizione della proprietà per diritto delle Genti, la sovranità e la sua alienazione, il postliminium, il diritto di sepoltura, il giuramento, i contratti, le pene e la loro comunicazione, etc.). L’Introduzione prende in esame uno dei temi più rilevanti e cruciali del trattato: il Bellum, in tutte le sue declinazioni. Il primo capitolo, Excerpta di luoghi groziani, riporta tutti i passi in cui Grozio cita esplicitamente gli autori della Seconda Scolastica. Tutte le citazioni sono state numerate progressivamente con l’esponente numerico in grassetto tra parentesi quadre a margine sinistro nel capitolo primo, a partire dai Prolegomeni fino alla conclusione del libro terzo. Il secondo capitolo, Un sistema di fonti, riporta in ordine alfabetico di autore, da Acosta a Vitoria, i brani originali dei 36 autori a cui fa riferimento Grozio nella sua opera, per permettere al lettore un riscontro diretto dei passi groziani con quelli delle fonti citate. A ogni riferimento testuale è affiancato a margine sinistro il riferimento all’esponente numerico che identifica immediatamente i passi groziani schedati nel primo capitolo. Nell’Appendice, sono stati riportati tutti i passi de Historiae de Rebus Hispaniae Libri XXX di Juan de Mariana, opera a cui Grozio ha attinto copiosamente per l’aneddotica e le vicende storiche.
Le fonti scolastiche del De iure belli ac pacis
PEZZAROSSA, MARCO
2013
Abstract
Il presente lavoro di tesi consiste nell’analisi testuale del De iure belli ac pacis alla ricerca delle citazioni che Grozio ha fatto delle opere e dei passi degli autori appartenenti alla corrente della cosiddetta Seconda Scolastica, la quale a buon diritto fornisce la tipologia più ampia e significativa di fonti tra quelle moderne. La finalità della tesi è di attestare il considerevole peso esercitato da questi autori sul pensiero del filosofo di Delft nella fondazione del diritto naturale, attraverso un raffronto diretto tra le parole di Grozio e quelle della fonte citata. La Seconda Scolastica ricopre un ruolo chiave perché è proprio nel misurarsi con essa che Grozio coniuga la sua attitudine all’erudizione con la sua vocazione di teologo e di teorico del giusnaturalismo, volto a individuare i criteri di un’equità naturale non solo in tutte le questioni che riguardano la guerra (le sue cause giuste e ingiuste, la liceità di ciò che vi è permesso, il diritto di preda, il diritto sui prigionieri, il limitato diritto di devastazione, la tregua, la parola data tra nemici, etc.), ma anche nei temi che esulano da essa (i beni comuni degli uomini, l’acquisizione della proprietà per diritto delle Genti, la sovranità e la sua alienazione, il postliminium, il diritto di sepoltura, il giuramento, i contratti, le pene e la loro comunicazione, etc.). L’Introduzione prende in esame uno dei temi più rilevanti e cruciali del trattato: il Bellum, in tutte le sue declinazioni. Il primo capitolo, Excerpta di luoghi groziani, riporta tutti i passi in cui Grozio cita esplicitamente gli autori della Seconda Scolastica. Tutte le citazioni sono state numerate progressivamente con l’esponente numerico in grassetto tra parentesi quadre a margine sinistro nel capitolo primo, a partire dai Prolegomeni fino alla conclusione del libro terzo. Il secondo capitolo, Un sistema di fonti, riporta in ordine alfabetico di autore, da Acosta a Vitoria, i brani originali dei 36 autori a cui fa riferimento Grozio nella sua opera, per permettere al lettore un riscontro diretto dei passi groziani con quelli delle fonti citate. A ogni riferimento testuale è affiancato a margine sinistro il riferimento all’esponente numerico che identifica immediatamente i passi groziani schedati nel primo capitolo. Nell’Appendice, sono stati riportati tutti i passi de Historiae de Rebus Hispaniae Libri XXX di Juan de Mariana, opera a cui Grozio ha attinto copiosamente per l’aneddotica e le vicende storiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/105428
URN:NBN:IT:UNIROMA1-105428