Il lavoro presentato si articola in tre diverse parti. Una introduzione che verte sul riesame della tradizione manoscritta del testo dell’Elettra di Euripide e si propone di definire, anche alla luce delle recenti acquisizioni della letteratura critica, in maniera più puntuale il rapporto tra di due codici latori del testo, il Laurentianus pl. 32,2 (L) e il Laurentianus conventi soppressi 172 (P). Una parte centrale, più corposa, che consiste nell’analisi verso per verso del testo della tragedia volta ad una riconsiderazione dei numerosi problemi testuali e metrici che essa presenta: punto di partenza è il testo dei codici (in particolare di L) che è, di volta in volta, discusso alla luce dei contributi della critica e delle scelte operate dai precedenti editori. Tra questi punto costante di riferimento e confronto sono state le due più recenti edizioni critiche proposte da Giuseppina Basta Donzelli per la collana teubneirana (1995, 2002) e da James Diggle (Oxford 1981), nonché il più recente commento filologico alla tragedia allestito da John Dewar Denniston per i tipi della Oxford Clarendon Press (1939). La terza parte del lavoro riproduce, infine, il testo del dramma frutto della discussione proposta nel commento e che si discosta per scelte linguistiche, testuali e metriche, nonché per una rivalutazione del testo della tradizione, dalle edizioni precedenti.
Commento filologico all' 'Elettra' di Euripide
DISTILO, NUALA
2011
Abstract
Il lavoro presentato si articola in tre diverse parti. Una introduzione che verte sul riesame della tradizione manoscritta del testo dell’Elettra di Euripide e si propone di definire, anche alla luce delle recenti acquisizioni della letteratura critica, in maniera più puntuale il rapporto tra di due codici latori del testo, il Laurentianus pl. 32,2 (L) e il Laurentianus conventi soppressi 172 (P). Una parte centrale, più corposa, che consiste nell’analisi verso per verso del testo della tragedia volta ad una riconsiderazione dei numerosi problemi testuali e metrici che essa presenta: punto di partenza è il testo dei codici (in particolare di L) che è, di volta in volta, discusso alla luce dei contributi della critica e delle scelte operate dai precedenti editori. Tra questi punto costante di riferimento e confronto sono state le due più recenti edizioni critiche proposte da Giuseppina Basta Donzelli per la collana teubneirana (1995, 2002) e da James Diggle (Oxford 1981), nonché il più recente commento filologico alla tragedia allestito da John Dewar Denniston per i tipi della Oxford Clarendon Press (1939). La terza parte del lavoro riproduce, infine, il testo del dramma frutto della discussione proposta nel commento e che si discosta per scelte linguistiche, testuali e metriche, nonché per una rivalutazione del testo della tradizione, dalle edizioni precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/105619
URN:NBN:IT:UNIPD-105619