This dissertation is devoted to the problem of divine knowledge in the thought of the Carmelite theologian John Baconthorpe (c. 1290-1348). Despite being considered to be the most important Carmelite theologian of the Middle Ages, Baconthorpe has received relatively limited attention from historians of medieval philosophy. In his writings, questions related to divine ideas hold substantial importance. This is significant since this topic was a focal point of lively philosophical and theological debates in early 14th-century Paris. Baconthorpe's contribution to this debate lies in his theory of the consecutive knowledge of creatures. According to this theory, God, by virtue of his knowledge of his own essence, has a consecutive knowledge of created realities in themselves and in their individuality. This view, attributed to Averroes by Baconthorpe, allows to overcome the Scotist model of secondary knowledge of creatures since it avoids making divine knowledge dependent on the objects known. This dissertation consists of six chapters, an introduction, a conclusion, and an appendix. The first chapter deals with Baconthorpe's life, works, and his reception. The second chapter presents his main philosophical positions, primarily based on existing scholarship, while the third chapter provides an overview of the most influential theories about divine ideas at the beginning of the 14th century. In the second part of the dissertation, the fourth chapter studies Baconthorpe's position on divine science as articulated in his commentary on the Sentences. The fifth chapter investigates the relationship between Baconthorpe's position and those of prominent theologians like Thomas Aquinas, Duns Scotus, and Pierre Auriol, while the sixth chapter examines Baconthorpe's account of divine knowledge in his quodlibetal questions, analyzing his debates with contemporary masters.

Questa tesi è dedicata al problema della conoscenza divina nel pensiero del teologo carmelitano John Baconthorpe (ca. 1290-1348). Pur essendo considerato il più importante teologo carmelitano del Medioevo, Baconthorpe ha ricevuto dagli storici della filosofia medievale un’attenzione relativamente scarsa. Nell’opera del carmelitano le questioni relative alle idee divine rivestono grande importanza e ciò è significativo poiché questo problema fu al centro di vivaci dibattiti filosofici e teologici nella Parigi dell’inizio del XIV secolo. Il contributo del maestro carmelitano a questo dibattito è la teoria della conoscenza consecutiva delle creature secondo cui Dio, in forza della conoscenza della propria essenza, coglie in modo consecutivo le realtà create in sé stesse e nella loro individualità. Questa posizione, attribuita ad Averroè da Baconthorpe, permette di superare il modello scotista della conoscenza secondaria delle creature evitando di rendere l’intellezione divina dipendente dagli oggetti conosciuti. Questa tesi si compone di sei capitoli, un'introduzione, una conclusione e un'appendice. Il primo capitolo tratta della vita, delle opere e della ricezione del pensiero di Baconthorpe. Il secondo capitolo presenta le sue principali posizioni filosofiche ed è basato principalmente sulla bibliografia esistente mentre il terzo fornisce una panoramica delle più influenti teorie sulle idee divine all'inizio del XIV secolo. Nella seconda parte della tesi, il quarto capitolo studia la posizione di Baconthorpe sulla scienza divina così come è articolata nel suo commento alle Sentenze, il quinto indaga il rapporto fra la posizione del carmelitano e quelle di teologi di spicco come Tommaso d'Aquino, Duns Scoto e Pierre Auriol mentre il sesto esamina le sue posizioni sulla conoscenza divina nelle sue questioni quodlibetali, analizzando i suoi dibattiti con i maestri contemporanei.

Fra Averroè e dibattiti teologici di inizio XIV secolo. La conoscenza divina delle creature in John Baconthorpe

BONETTI, NICCOLÒ
2024

Abstract

This dissertation is devoted to the problem of divine knowledge in the thought of the Carmelite theologian John Baconthorpe (c. 1290-1348). Despite being considered to be the most important Carmelite theologian of the Middle Ages, Baconthorpe has received relatively limited attention from historians of medieval philosophy. In his writings, questions related to divine ideas hold substantial importance. This is significant since this topic was a focal point of lively philosophical and theological debates in early 14th-century Paris. Baconthorpe's contribution to this debate lies in his theory of the consecutive knowledge of creatures. According to this theory, God, by virtue of his knowledge of his own essence, has a consecutive knowledge of created realities in themselves and in their individuality. This view, attributed to Averroes by Baconthorpe, allows to overcome the Scotist model of secondary knowledge of creatures since it avoids making divine knowledge dependent on the objects known. This dissertation consists of six chapters, an introduction, a conclusion, and an appendix. The first chapter deals with Baconthorpe's life, works, and his reception. The second chapter presents his main philosophical positions, primarily based on existing scholarship, while the third chapter provides an overview of the most influential theories about divine ideas at the beginning of the 14th century. In the second part of the dissertation, the fourth chapter studies Baconthorpe's position on divine science as articulated in his commentary on the Sentences. The fifth chapter investigates the relationship between Baconthorpe's position and those of prominent theologians like Thomas Aquinas, Duns Scotus, and Pierre Auriol, while the sixth chapter examines Baconthorpe's account of divine knowledge in his quodlibetal questions, analyzing his debates with contemporary masters.
8-mar-2024
Italiano
Questa tesi è dedicata al problema della conoscenza divina nel pensiero del teologo carmelitano John Baconthorpe (ca. 1290-1348). Pur essendo considerato il più importante teologo carmelitano del Medioevo, Baconthorpe ha ricevuto dagli storici della filosofia medievale un’attenzione relativamente scarsa. Nell’opera del carmelitano le questioni relative alle idee divine rivestono grande importanza e ciò è significativo poiché questo problema fu al centro di vivaci dibattiti filosofici e teologici nella Parigi dell’inizio del XIV secolo. Il contributo del maestro carmelitano a questo dibattito è la teoria della conoscenza consecutiva delle creature secondo cui Dio, in forza della conoscenza della propria essenza, coglie in modo consecutivo le realtà create in sé stesse e nella loro individualità. Questa posizione, attribuita ad Averroè da Baconthorpe, permette di superare il modello scotista della conoscenza secondaria delle creature evitando di rendere l’intellezione divina dipendente dagli oggetti conosciuti. Questa tesi si compone di sei capitoli, un'introduzione, una conclusione e un'appendice. Il primo capitolo tratta della vita, delle opere e della ricezione del pensiero di Baconthorpe. Il secondo capitolo presenta le sue principali posizioni filosofiche ed è basato principalmente sulla bibliografia esistente mentre il terzo fornisce una panoramica delle più influenti teorie sulle idee divine all'inizio del XIV secolo. Nella seconda parte della tesi, il quarto capitolo studia la posizione di Baconthorpe sulla scienza divina così come è articolata nel suo commento alle Sentenze, il quinto indaga il rapporto fra la posizione del carmelitano e quelle di teologi di spicco come Tommaso d'Aquino, Duns Scoto e Pierre Auriol mentre il sesto esamina le sue posizioni sulla conoscenza divina nelle sue questioni quodlibetali, analizzando i suoi dibattiti con i maestri contemporanei.
Baconthorpe; Averroè; Scolastica; Teologia; Conoscenza
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/106164
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-106164