La ricerca nasce dall'osservazione della frequenza con cui, nella prassi delle società e al di fuori di una disciplina legislativa, lo stesso soggetto si presenta come amministratore e lavoratore subordinato della stessa società amministrata. Attraverso l'esame della giurisprudenza, si sono messe in luce le difficoltà di tenuta pratica del principio dell'astratta cumulabilità dei due rapporti, dovute alla confusione che si riscontra in concreto tra compiti e responsabilità e all'impossibilità di distinguere una sfera nella quale l'amministratore risulti soggetto all'esercizio di un potere direttivo. L'artificiosità della separazione risulta confermata anche sotto il profilo dinamico, alla luce dell'incidenza reciproca delle vicende che interessano i due rapporti, difficile da giustificare sul piano giuridico. La problematica è stata contestualizzata nelle varie forme societarie e attualizzata alla luce delle novità legislative. Riveste in tale contesto un particolare interesse l'esame del fenomeno del cumulo dei rapporti nei gruppi di società, dove interviene un soggetto terzo rispetto alla società amministrata, datore di lavoro dell'amministratore stesso. La ricerca si concentra quindi sull'art. 2396 c.c., relativo al direttore generale, che offre interessanti spunti di riflessione in ordine alla concorrenza dei rapporti, a maggior ragione dopo la riforma del 2003. Infine, preso atto dei limiti di operatività del principio del cumulo, si affrontano gli aspetti, anche processuali, relativi alla qualificazione del rapporto di amministrazione.

Il cumulo tra rapporto di amministrazione e rapporto di lavoro

TOMIOLA, CHIARA
2010

Abstract

La ricerca nasce dall'osservazione della frequenza con cui, nella prassi delle società e al di fuori di una disciplina legislativa, lo stesso soggetto si presenta come amministratore e lavoratore subordinato della stessa società amministrata. Attraverso l'esame della giurisprudenza, si sono messe in luce le difficoltà di tenuta pratica del principio dell'astratta cumulabilità dei due rapporti, dovute alla confusione che si riscontra in concreto tra compiti e responsabilità e all'impossibilità di distinguere una sfera nella quale l'amministratore risulti soggetto all'esercizio di un potere direttivo. L'artificiosità della separazione risulta confermata anche sotto il profilo dinamico, alla luce dell'incidenza reciproca delle vicende che interessano i due rapporti, difficile da giustificare sul piano giuridico. La problematica è stata contestualizzata nelle varie forme societarie e attualizzata alla luce delle novità legislative. Riveste in tale contesto un particolare interesse l'esame del fenomeno del cumulo dei rapporti nei gruppi di società, dove interviene un soggetto terzo rispetto alla società amministrata, datore di lavoro dell'amministratore stesso. La ricerca si concentra quindi sull'art. 2396 c.c., relativo al direttore generale, che offre interessanti spunti di riflessione in ordine alla concorrenza dei rapporti, a maggior ragione dopo la riforma del 2003. Infine, preso atto dei limiti di operatività del principio del cumulo, si affrontano gli aspetti, anche processuali, relativi alla qualificazione del rapporto di amministrazione.
1-feb-2010
Italiano
amministratore di società rapporto di lavoro direttore generale cumulo
Università degli studi di Padova
160
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-107419