La tesi è incentrata sulla figura degli interessi legittimi, di cui propone una ricostruzione dogmatica che si estende a tutto il diritto, amministrativo e privato. Più specificamente, una prima parte descrive lo stato dell’arte in materia, e in particolare nella dottrina pubblicistica, soffermandosi in particolare sulla questione della risarcibilità in caso di lesione di queste posizioni giuridiche (che tanto ha interessato gli studiosi del diritto privato). La seconda parte si focalizza sulla contrapposizione tra diritto soggettivo e interesse legittimo, proponendo una definizione di quest’ultimo che possa renderlo una situazione giuridica di ampio spettro, comune sia al diritto amministrativo, sia a quello civile. La proposta si basa soprattutto su una rivisitazione del concetto di affidamento e del ruolo della buona fede e riconnette all’interesse legittimo un rimedio generale, di tipo successivo e risarcitorio (cui andrebbero applicate le regole della responsabilità contrattuale), e taluni altri rimedi specifici, ove previsto dall’ordinamento. La terza parte enumera i settori del sistema giuridico in cui la prospettata posizione potrebbe fungere da perno: l’interesse protettivo nell’ambito della tutela offerta ai soggetti passivi dei rapporti giuridici (di obbligazione o di potere; quest’ultimo tanto privato, quanto pubblico); l’interesse pretensivo nell’area dell’aspirazione all’acquisizione di beni, non garantita nelle forme assolute del diritto soggettivo (e in particolare il riferimento va alle trattative e ai rapporti di cortesia nel diritto privato, e ai provvedimenti idonei ad ampliare la sfera giuridica nel diritto pubblico).
L'interesse legittimo nel diritto privato. Contributo alla teoria dell'affidamento
GAROFALO, ANDREA MARIA
2016
Abstract
La tesi è incentrata sulla figura degli interessi legittimi, di cui propone una ricostruzione dogmatica che si estende a tutto il diritto, amministrativo e privato. Più specificamente, una prima parte descrive lo stato dell’arte in materia, e in particolare nella dottrina pubblicistica, soffermandosi in particolare sulla questione della risarcibilità in caso di lesione di queste posizioni giuridiche (che tanto ha interessato gli studiosi del diritto privato). La seconda parte si focalizza sulla contrapposizione tra diritto soggettivo e interesse legittimo, proponendo una definizione di quest’ultimo che possa renderlo una situazione giuridica di ampio spettro, comune sia al diritto amministrativo, sia a quello civile. La proposta si basa soprattutto su una rivisitazione del concetto di affidamento e del ruolo della buona fede e riconnette all’interesse legittimo un rimedio generale, di tipo successivo e risarcitorio (cui andrebbero applicate le regole della responsabilità contrattuale), e taluni altri rimedi specifici, ove previsto dall’ordinamento. La terza parte enumera i settori del sistema giuridico in cui la prospettata posizione potrebbe fungere da perno: l’interesse protettivo nell’ambito della tutela offerta ai soggetti passivi dei rapporti giuridici (di obbligazione o di potere; quest’ultimo tanto privato, quanto pubblico); l’interesse pretensivo nell’area dell’aspirazione all’acquisizione di beni, non garantita nelle forme assolute del diritto soggettivo (e in particolare il riferimento va alle trattative e ai rapporti di cortesia nel diritto privato, e ai provvedimenti idonei ad ampliare la sfera giuridica nel diritto pubblico).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/108122
URN:NBN:IT:UNIPD-108122