Alla fine del XIII secolo numerose controversie dottrinali coinvolsero domenicani e francescani. La dottrina del verbum mentis di Tommaso d'Aquino rappresenta uno dei temi oggetto di scontro. Lo scopo di questa dissertazione è di spiegare ed analizzare il dibattito tra domenicani e francescani sulla dottrina del verbum di Tommaso d'Aquino. Il francescano Ruggero Marston critica aspramente la teoria di Tommaso sia da un punto di vista strettamente filosofico sia da un punto di vista teologico. Egli avvertiva una forte incoerenza tra la teoria del verbum mentis e l'uso del termine “verbum” nel discorso su Dio. Durante il corso della sua vita, Tommaso modificò a lungo e in maniera consistente la propria dottrina del verbum mentis, proprio per ovviare a tale mancanza di coerenza. Sono state individuate tre fasi principali in cui Tommaso ha modificato la propria dottrina del verbum mentis alla luce delle proprie acquisizioni teologiche. È stato considerata anche la critica che Pier di Giovanni Olivi muove alla dottrina del verbum mentis di Tommaso che si rivela sotto molti aspetti simile a quella di Marston. Difendono Tommaso da queste critiche i domenicani suoi discepoli di prima e seconda generazione. Sono stati esaminati testi di Tommaso di Sutton, Herveus Natalis e la cosiddetta letteratura dei Correctoria. Da tale indagine è emerso come nel difendere la dottrina di Tommaso i suoi discepoli inevitabilmente modificano e rielaborano in maniera consistente tale dottrina. La parte finale del lavoro è dedicata alle teorie interpretative contemporanee sul verbum mentis di Tommaso.

La dottrina del verbum mentis di Tommaso d'Aquino e le polemiche francescane del XIII secolo

CAPUZZO, LAURA
2011

Abstract

Alla fine del XIII secolo numerose controversie dottrinali coinvolsero domenicani e francescani. La dottrina del verbum mentis di Tommaso d'Aquino rappresenta uno dei temi oggetto di scontro. Lo scopo di questa dissertazione è di spiegare ed analizzare il dibattito tra domenicani e francescani sulla dottrina del verbum di Tommaso d'Aquino. Il francescano Ruggero Marston critica aspramente la teoria di Tommaso sia da un punto di vista strettamente filosofico sia da un punto di vista teologico. Egli avvertiva una forte incoerenza tra la teoria del verbum mentis e l'uso del termine “verbum” nel discorso su Dio. Durante il corso della sua vita, Tommaso modificò a lungo e in maniera consistente la propria dottrina del verbum mentis, proprio per ovviare a tale mancanza di coerenza. Sono state individuate tre fasi principali in cui Tommaso ha modificato la propria dottrina del verbum mentis alla luce delle proprie acquisizioni teologiche. È stato considerata anche la critica che Pier di Giovanni Olivi muove alla dottrina del verbum mentis di Tommaso che si rivela sotto molti aspetti simile a quella di Marston. Difendono Tommaso da queste critiche i domenicani suoi discepoli di prima e seconda generazione. Sono stati esaminati testi di Tommaso di Sutton, Herveus Natalis e la cosiddetta letteratura dei Correctoria. Da tale indagine è emerso come nel difendere la dottrina di Tommaso i suoi discepoli inevitabilmente modificano e rielaborano in maniera consistente tale dottrina. La parte finale del lavoro è dedicata alle teorie interpretative contemporanee sul verbum mentis di Tommaso.
31-gen-2011
Italiano
filosofia medievale, Tommaso d'Aquino, verbum mentis, polemiche francescane, Ruggero Marston, Pier di Giovanni Olivi, teoria della conoscenza
Università degli studi di Padova
385
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/108513
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-108513