Lo studio ha l’obiettivo di indagare la siringomielia (SM) cervicale associata a singole lesioni intracraniche occupanti spazio nel cane e, in particolare, di individuare quali possano essere i fattori di rischio deducibili dallo studio di risonanza magnetica (RM) del neurocranio condotto per diagnosticare la patologia cerebrale. A tale scopo è stata selezionata una popolazione di pazienti affetti da singola lesione intracranica, successivamente suddivisa in due gruppi sulla base della presenza o assenza di secondaria SM cervicale. Entrambe le condizioni sono state diagnosticate mediante studio RM, rispettivamente, del neurocranio e rachide cervicale. I due gruppi sono stati quindi confrontati relativamente al segnalamento, alle caratteristiche RM della massa intracranica e agli effetti secondari sulle circostanti strutture cerebrali allo scopo di individuare eventuali fattori predisponenti lo sviluppo di SM. Sulla base delle esistenti teorie eziopatogenetiche riguardanti la SM e dei dati pubblicati in letteratura, le ipotesi zero presupponevano che la localizzazione della massa in fossa posteriore, lesioni voluminose, l’erniazione cerebellare transforaminale e la presenza di idrocefalo ostruttivo potessero essere fattori predisponenti lo sviluppo di SM. Inoltre, analogamente a quanto riportato in letteratura per la sindrome di Chiari associata a SM nel cane, ci si può attendere che le razze brachicefaliche possano avere una maggiore predisposizione allo sviluppo di SM. Dai risultati ottenuti risulta fortemente raccomandato, in presenza di lesioni intracraniche occupanti spazio con indice volumetrico relativo superiore a 0,028 e causanti erniazione cerebellare e/o idrocefalo ostruttivo, estendere lo studio RM anche al rachide cervicale per individuare la presenza di eventuale SM che può complicare il quadro clinico e condizionare parimenti l’approccio terapeutico al paziente. Al contrario, nei pazienti che si presentano con deficit neurologici indicativi di una mielopatia cervicale e per i quali viene diagnosticata esclusivamente una SM risulta fondamentale estendere lo studio RM al neurocranio per individuare eventuali lesioni predisponenti lo sviluppo di tale anomalia.

Siringomielia cervicale secondaria a singole masse intracraniche occupanti spazio nel cane: caratteristiche di risonanza magnetica e fattori di rischio

CANAL, SARA
2018

Abstract

Lo studio ha l’obiettivo di indagare la siringomielia (SM) cervicale associata a singole lesioni intracraniche occupanti spazio nel cane e, in particolare, di individuare quali possano essere i fattori di rischio deducibili dallo studio di risonanza magnetica (RM) del neurocranio condotto per diagnosticare la patologia cerebrale. A tale scopo è stata selezionata una popolazione di pazienti affetti da singola lesione intracranica, successivamente suddivisa in due gruppi sulla base della presenza o assenza di secondaria SM cervicale. Entrambe le condizioni sono state diagnosticate mediante studio RM, rispettivamente, del neurocranio e rachide cervicale. I due gruppi sono stati quindi confrontati relativamente al segnalamento, alle caratteristiche RM della massa intracranica e agli effetti secondari sulle circostanti strutture cerebrali allo scopo di individuare eventuali fattori predisponenti lo sviluppo di SM. Sulla base delle esistenti teorie eziopatogenetiche riguardanti la SM e dei dati pubblicati in letteratura, le ipotesi zero presupponevano che la localizzazione della massa in fossa posteriore, lesioni voluminose, l’erniazione cerebellare transforaminale e la presenza di idrocefalo ostruttivo potessero essere fattori predisponenti lo sviluppo di SM. Inoltre, analogamente a quanto riportato in letteratura per la sindrome di Chiari associata a SM nel cane, ci si può attendere che le razze brachicefaliche possano avere una maggiore predisposizione allo sviluppo di SM. Dai risultati ottenuti risulta fortemente raccomandato, in presenza di lesioni intracraniche occupanti spazio con indice volumetrico relativo superiore a 0,028 e causanti erniazione cerebellare e/o idrocefalo ostruttivo, estendere lo studio RM anche al rachide cervicale per individuare la presenza di eventuale SM che può complicare il quadro clinico e condizionare parimenti l’approccio terapeutico al paziente. Al contrario, nei pazienti che si presentano con deficit neurologici indicativi di una mielopatia cervicale e per i quali viene diagnosticata esclusivamente una SM risulta fondamentale estendere lo studio RM al neurocranio per individuare eventuali lesioni predisponenti lo sviluppo di tale anomalia.
30-gen-2018
Italiano
Cane, idrosiringomielia cervicale, masse intracraniche occupanti spazio, risonanza magnetica
ZOTTI, ALESSANDRO
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Canal_Sara_tesi.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.48 MB
Formato Adobe PDF
1.48 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/109219
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-109219