Le stelle simbiotiche sono riconosciute come unici laboratori per lo studio di una serie di importanti problemi astro-fisici. In questa tesi di dottorato si presenta un’analisi spettrale di un campione di stelle simbiotiche galattiche ed extragalattiche. Nel primo caso, si tratta principalmente di simbiotiche di tipo D per le quali e' stato effettuato uno studio comparativo con dati osservativi dal radio ai raggi X. Nel caso delle simbiotiche extragalattiche, ci si riferisce invece esclusivamente alle simbiotiche nelle Nubi di Magellano, per cui si stanno raccogliendo dati da satellite nel dominio InfraRosso. Il quadro teorico alla base di questo studio e da cui prende le mosse l’analisi spettrale, e' il colliding-wind model, sviluppato gi´a nel corso degli anni ’80, sostenuto da prime evidenze osservative all’inizio degli anni ’90 (soprattutto grazie a Nussbaumer e collaboratori) e, infine, ulteriormente raffinato da vari autori per mezzo di nuove simulazioni idrodinamiche, in questi ultimi anni. Alla luce di questo scenario, si e' quindi tentata un’analisi degli spettri simbiotici che fosse coerente all’interno di un unico e consistente quadro interpretativo. L’analisi spettrale e' stata effettuata mediante il codice numerico SUMA, sviluppato presso l’Instituto Astronomico e Geofisico della Universita' di Sao Paulo da Sueli M. Viegas (Aldrovandi) e Marcella Contini della School of Physics and Astronomy della Tel-Aviv University.
Gas and dust spectral analysis of galactic and extragalactic symbiotic stars
ANGELONI, RODOLFO
2009
Abstract
Le stelle simbiotiche sono riconosciute come unici laboratori per lo studio di una serie di importanti problemi astro-fisici. In questa tesi di dottorato si presenta un’analisi spettrale di un campione di stelle simbiotiche galattiche ed extragalattiche. Nel primo caso, si tratta principalmente di simbiotiche di tipo D per le quali e' stato effettuato uno studio comparativo con dati osservativi dal radio ai raggi X. Nel caso delle simbiotiche extragalattiche, ci si riferisce invece esclusivamente alle simbiotiche nelle Nubi di Magellano, per cui si stanno raccogliendo dati da satellite nel dominio InfraRosso. Il quadro teorico alla base di questo studio e da cui prende le mosse l’analisi spettrale, e' il colliding-wind model, sviluppato gi´a nel corso degli anni ’80, sostenuto da prime evidenze osservative all’inizio degli anni ’90 (soprattutto grazie a Nussbaumer e collaboratori) e, infine, ulteriormente raffinato da vari autori per mezzo di nuove simulazioni idrodinamiche, in questi ultimi anni. Alla luce di questo scenario, si e' quindi tentata un’analisi degli spettri simbiotici che fosse coerente all’interno di un unico e consistente quadro interpretativo. L’analisi spettrale e' stata effettuata mediante il codice numerico SUMA, sviluppato presso l’Instituto Astronomico e Geofisico della Universita' di Sao Paulo da Sueli M. Viegas (Aldrovandi) e Marcella Contini della School of Physics and Astronomy della Tel-Aviv University.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/109322
URN:NBN:IT:UNIPD-109322