Introduzione: Le malattie autoinfiammatorie sistemiche rappresentano un gruppo di affezioni di recente inquadramento diagnostico, caratterizzate da episodi infiammatori recidivanti a carico di vari apparati, apparentemente primitivi, e patogeneticamente, correlati ad alterazioni dell'assemblaggio e della funzionalità dell'inflammosoma. Scopo: Analizzare le manifestazioni cliniche ed il loro decorso in una coorte di pazienti adulti con episodi infiammatori ricorrenti sistemici ed i profili di espressione dei microRNA, miR-150-3p e miR-92a-3p. Metodi: Sono state considerate ed analizzate le caratteristiche cliniche ed il loro decorso in pazienti adulti con episodi infiammatori ricorrenti sistemici, che giungevano alla nostra osservazione. Per l'analisi dei MicroRNA, dopo estrazione e retrotrascrizione dell’RNA, sono stati eseguiti saggi di Real-Time quantitative reverse-transcriptase polymerase chain reaction. Risultati: I risultati hanno mostrato una differenza nell'espressione di alcune manifestazioni cliniche a seconda della presenza o assenza di mutazioni del gene TNFRSF1A. In particolare, sono emerse una frequenza più alta di pericardite recidivante, e ricorrenza di episodi febbrili di lunga durata, nel gruppo dei pazienti portatori di mutazioni non strutturali, quando comparati a pazienti geneticamente negativi. I pazienti portatori di mutazioni strutturali del gene TNFRSF1A hanno mostrato un fenotipo più severo, quando comparati con pazienti geneticamente negativi e portatori di mutazioni non strutturali. Il decorso all'ultimo follow-up è risultato significativamente eterogeneo e strettamente correlato alla presenza o assenza di mutazioni del gene TNFRSF1A. In particolare, è emersa una incrementata refrattarietà alle terapie anti-infiammatorie tradizionali nei pazienti portatori di mutazioni del gene TNFRSF1A. L'aumentato livello dei miRNA, miR-150-3p e miR-92a-3p, è stato osservato in pazienti con episodi infiammatori ricorrenti geneticamente negativi e portatori di mutazioni a bassa penetranza, e non nei soggetti controllo. Conclusioni: In riferimento al quadro clinico, le mutazioni non strutturali del TNFRSF1A sembrano essere associate ad un fenotipo le cui caratteristiche distintive sono rappresentate da una frequenza più alta di pericardite recidivante, ricorrenza di episodi febbrili di lunga durata, ed un quadro infiammatorio che spesso necessita di una terapia mirata con agenti biologici. Il riscontro dell’up-regolazione dei miRNA, miR-150-3p e miR-92a-3p, nei pazienti portatori di mutazioni non strutturali del TNFRSF1A, potrebbe sottolineare l’importanza di un loro possibile impiego come biomarkers.

Correlazioni genotipo-fenotipo in una coorte di pazienti adulti portatori di mutazioni a carico del gene TNFRSF1A.

CASO, FRANCESCO
2014

Abstract

Introduzione: Le malattie autoinfiammatorie sistemiche rappresentano un gruppo di affezioni di recente inquadramento diagnostico, caratterizzate da episodi infiammatori recidivanti a carico di vari apparati, apparentemente primitivi, e patogeneticamente, correlati ad alterazioni dell'assemblaggio e della funzionalità dell'inflammosoma. Scopo: Analizzare le manifestazioni cliniche ed il loro decorso in una coorte di pazienti adulti con episodi infiammatori ricorrenti sistemici ed i profili di espressione dei microRNA, miR-150-3p e miR-92a-3p. Metodi: Sono state considerate ed analizzate le caratteristiche cliniche ed il loro decorso in pazienti adulti con episodi infiammatori ricorrenti sistemici, che giungevano alla nostra osservazione. Per l'analisi dei MicroRNA, dopo estrazione e retrotrascrizione dell’RNA, sono stati eseguiti saggi di Real-Time quantitative reverse-transcriptase polymerase chain reaction. Risultati: I risultati hanno mostrato una differenza nell'espressione di alcune manifestazioni cliniche a seconda della presenza o assenza di mutazioni del gene TNFRSF1A. In particolare, sono emerse una frequenza più alta di pericardite recidivante, e ricorrenza di episodi febbrili di lunga durata, nel gruppo dei pazienti portatori di mutazioni non strutturali, quando comparati a pazienti geneticamente negativi. I pazienti portatori di mutazioni strutturali del gene TNFRSF1A hanno mostrato un fenotipo più severo, quando comparati con pazienti geneticamente negativi e portatori di mutazioni non strutturali. Il decorso all'ultimo follow-up è risultato significativamente eterogeneo e strettamente correlato alla presenza o assenza di mutazioni del gene TNFRSF1A. In particolare, è emersa una incrementata refrattarietà alle terapie anti-infiammatorie tradizionali nei pazienti portatori di mutazioni del gene TNFRSF1A. L'aumentato livello dei miRNA, miR-150-3p e miR-92a-3p, è stato osservato in pazienti con episodi infiammatori ricorrenti geneticamente negativi e portatori di mutazioni a bassa penetranza, e non nei soggetti controllo. Conclusioni: In riferimento al quadro clinico, le mutazioni non strutturali del TNFRSF1A sembrano essere associate ad un fenotipo le cui caratteristiche distintive sono rappresentate da una frequenza più alta di pericardite recidivante, ricorrenza di episodi febbrili di lunga durata, ed un quadro infiammatorio che spesso necessita di una terapia mirata con agenti biologici. Il riscontro dell’up-regolazione dei miRNA, miR-150-3p e miR-92a-3p, nei pazienti portatori di mutazioni non strutturali del TNFRSF1A, potrebbe sottolineare l’importanza di un loro possibile impiego come biomarkers.
2014
Italiano
Malattie Autoinfiammatorie/Autoinflammatory diseases; TRAPS/TRAPS; microRNA/miRNAs
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-109621