Questo lavoro è nato dall’obiettivo di implementare alcuni ambiti di studio di Psicologia Politica con la prospettiva e la metodologia della Social Cognition. Nello specifico si è cercato di delineare un quadro dei processi di formazione e cambiamento di atteggiamento nei confronti di candidati politici seguendo due percorsi sperimentali. Nella prima parte (Sessione A, capitoli 2, 3 e 4) l’interesse si è focalizzato sull’analisi del ruolo di alcune strategie comunicative usate nell’ambito politico con particolare attenzione ai sempre più diffusi messaggi di attacco nei confronti della controparte politica (campagne negative). La vasta letteratura sull’argomento presenta ancora dei risultati contradditori (e.g., Lau et al. 1999, 2007), e non è in grado di indicare chiaramente quali siano le possibili conseguenze di tale comunicazione. Obiettivo di questa sessione sperimentale è stato principalmente cercare di superare tale inconclusività individuando delle possibili variabili intervenienti che potrebbero esserne responsabili. Il Capitolo 2 (Studi 1, 2, 3 e 4) si è principalmente focalizzato sull’analisi delle conseguenze delle comunicazioni negative sulla percezione di chi le utilizza. I risultati hanno indicato l’importanza di diversi fattori nel diversificare le conseguenze; in particolare è stata evidenziata la necessità di distinguere tra diversi tipi di messaggi negativi, inoltre una dissociazione tra livello implicito ed esplicito di valutazione, nonché differenze legate alle specifiche dimensioni di giudizio sociale prese in considerazione (competenza vs. socievolezza). Certe campagne negative possono portare ad un aumento della competenza attribuita alla fonte, ma ad una contemporanea diminuzione della sua socievolezza percepita. In seguito, per stabilire l’effettiva efficacia di un messaggio di tipo negativo, l’attenzione si è spostata anche sull’analisi delle conseguenze non solo sul candidato fonte ma anche sul candidato attaccato. Inoltre, al di là degli effetti individuati dagli studi precedenti su competenza e socievolezza percepite, si è cercato di prendere in considerazione un indice di valutazione affettiva generale, sia implicita che esplicita. Per questi motivi, nello Studio 5 (Capitolo 3) sono stati analizzati gli effetti che le campagne negative possono avere su una valutazione generale di piacevolezza rispetto ai due candidati coinvolti. I risultati hanno evidenziato conseguenze negative per entrambi i candidati sia a livello implicito che esplicito, interpretate e discusse alla luce delle teorie dei sistemi duali di atteggiamento (e.g., Gawronski & Bodenhausen, 2006). Infine, nello Studio 6 (Capitolo 4) l’obiettivo è stato analizzare le conseguenze di un’altra tipologia di campagna negativa: un attacco nei confronti dell’elettorato e quindi un attacco rivolto al partecipante stesso. In questo caso sono state esaminate le conseguenze sulla modificazione del livello di identificazione (implicita ed esplicita) con il gruppo politico di appartenenza. Inoltre, in quest’ultimo studio sono state indagate eventuali modulazioni degli effetti dovute a caratteristiche proprie delle persone a cui sono diretti tali messaggi, nel caso specifico alla forza degli atteggiamenti impliciti pre-esistenti rispetto al proprio gruppo politico. Dallo studio è emerso che chi ha atteggiamenti impliciti pre-esistenti molto polarizzati non si lascia influenzare dalle campagne negative. Al contrario, coloro che presentano degli atteggiamenti impliciti pre-esistenti deboli sono fortemente influenzati dai messaggi negativi. Inoltre, questi stessi partecipanti hanno presentato una dissociazione tra conseguenze a livello implicito ed esplicito, spiegabili nuovamente come prodotti di due diversi sistemi di atteggiamento (Gawronski & Bodenhausen, 2006). Nella seconda parte di questo lavoro (Sessione B, capitoli 5 e 6) sono state prese in esame alcune differenze tra le due più diffuse ideologie politiche. In particolare nel Capitolo 5 sono state analizzate delle differenze comunicative tra le due coalizioni politiche italiane che possono avere un peso nei processi persuasivi. In un primo studio (1a e 1b) l’interesse si è focalizzato su caratteristiche puramente grammaticali, di complessità sintattica del discorso e di prolissità linguistica: i rappresentati del centro-destra sono meno prolissi e usano una strutturazione delle frasi meno complessa dei loro colleghi di centro-sinistra. Successivamente, il focus si è spostato sull’utilizzo delle campagne negative: il centro-sinistra sembra preferire un attacco nei confronti dei singoli candidati, mentre il centro-destra sembra preferire un attacco più generalizzato (Studio 2a). Infine, è stato analizzato l’utilizzo di strategie negative nelle recenti elezioni americane (Studio 2b). Nel sesto capitolo, visti gli effetti del tutto divergenti delle campagne negative sulle due dimensioni universali e fondamentali di giudizio sociale (competenza e socievolezza, e.g. Fiske et al., 2002), è stata analizzata l’attribuzione di tali dimensioni a candidati di centro-destra e di centro-sinistra. Dagli studi 1 e 2 è emerso che l’importanza delle due dimensioni varia in base all’affiliazione politica del rispondente; inoltre, in generale, un candidato del centro-destra viene descritto più competente che socievole, l’opposto per un candidato del centro-sinistra. Successivamente, dagli studi 3 e 4 si è dimostrato come questa differenza si rifletta e venga confermata anche da elementi più sottili. Infatti, in linea con il bias spaziale (e.g., Chatterjee, 2002), le persone ritratte con il viso rivolto verso la propria sinistra (destra dell’osservatore) vengono descritte come più probabili candidati del centro-destra piuttosto che del centro-sinistra. Nella parte conclusiva i risultati ottenuti sono stati discussi sottolineando due aspetti chiave emersi dal presente lavoro. Da un lato il vantaggio che può essere apportato dall’utilizzo di tecniche di indagine meno dirette nel campo della Psicologia Politica, in grado di tracciare gli atteggiamenti impliciti. Dall’altro, l’importanza delle due dimensioni di valutazione, ovvero competenza e socievolezza, nella formazione di impressioni nel dominio politico.

Impression formation and attitude change in political psychology: The role of negative messages

CARRARO, LUCIANA
2009

Abstract

Questo lavoro è nato dall’obiettivo di implementare alcuni ambiti di studio di Psicologia Politica con la prospettiva e la metodologia della Social Cognition. Nello specifico si è cercato di delineare un quadro dei processi di formazione e cambiamento di atteggiamento nei confronti di candidati politici seguendo due percorsi sperimentali. Nella prima parte (Sessione A, capitoli 2, 3 e 4) l’interesse si è focalizzato sull’analisi del ruolo di alcune strategie comunicative usate nell’ambito politico con particolare attenzione ai sempre più diffusi messaggi di attacco nei confronti della controparte politica (campagne negative). La vasta letteratura sull’argomento presenta ancora dei risultati contradditori (e.g., Lau et al. 1999, 2007), e non è in grado di indicare chiaramente quali siano le possibili conseguenze di tale comunicazione. Obiettivo di questa sessione sperimentale è stato principalmente cercare di superare tale inconclusività individuando delle possibili variabili intervenienti che potrebbero esserne responsabili. Il Capitolo 2 (Studi 1, 2, 3 e 4) si è principalmente focalizzato sull’analisi delle conseguenze delle comunicazioni negative sulla percezione di chi le utilizza. I risultati hanno indicato l’importanza di diversi fattori nel diversificare le conseguenze; in particolare è stata evidenziata la necessità di distinguere tra diversi tipi di messaggi negativi, inoltre una dissociazione tra livello implicito ed esplicito di valutazione, nonché differenze legate alle specifiche dimensioni di giudizio sociale prese in considerazione (competenza vs. socievolezza). Certe campagne negative possono portare ad un aumento della competenza attribuita alla fonte, ma ad una contemporanea diminuzione della sua socievolezza percepita. In seguito, per stabilire l’effettiva efficacia di un messaggio di tipo negativo, l’attenzione si è spostata anche sull’analisi delle conseguenze non solo sul candidato fonte ma anche sul candidato attaccato. Inoltre, al di là degli effetti individuati dagli studi precedenti su competenza e socievolezza percepite, si è cercato di prendere in considerazione un indice di valutazione affettiva generale, sia implicita che esplicita. Per questi motivi, nello Studio 5 (Capitolo 3) sono stati analizzati gli effetti che le campagne negative possono avere su una valutazione generale di piacevolezza rispetto ai due candidati coinvolti. I risultati hanno evidenziato conseguenze negative per entrambi i candidati sia a livello implicito che esplicito, interpretate e discusse alla luce delle teorie dei sistemi duali di atteggiamento (e.g., Gawronski & Bodenhausen, 2006). Infine, nello Studio 6 (Capitolo 4) l’obiettivo è stato analizzare le conseguenze di un’altra tipologia di campagna negativa: un attacco nei confronti dell’elettorato e quindi un attacco rivolto al partecipante stesso. In questo caso sono state esaminate le conseguenze sulla modificazione del livello di identificazione (implicita ed esplicita) con il gruppo politico di appartenenza. Inoltre, in quest’ultimo studio sono state indagate eventuali modulazioni degli effetti dovute a caratteristiche proprie delle persone a cui sono diretti tali messaggi, nel caso specifico alla forza degli atteggiamenti impliciti pre-esistenti rispetto al proprio gruppo politico. Dallo studio è emerso che chi ha atteggiamenti impliciti pre-esistenti molto polarizzati non si lascia influenzare dalle campagne negative. Al contrario, coloro che presentano degli atteggiamenti impliciti pre-esistenti deboli sono fortemente influenzati dai messaggi negativi. Inoltre, questi stessi partecipanti hanno presentato una dissociazione tra conseguenze a livello implicito ed esplicito, spiegabili nuovamente come prodotti di due diversi sistemi di atteggiamento (Gawronski & Bodenhausen, 2006). Nella seconda parte di questo lavoro (Sessione B, capitoli 5 e 6) sono state prese in esame alcune differenze tra le due più diffuse ideologie politiche. In particolare nel Capitolo 5 sono state analizzate delle differenze comunicative tra le due coalizioni politiche italiane che possono avere un peso nei processi persuasivi. In un primo studio (1a e 1b) l’interesse si è focalizzato su caratteristiche puramente grammaticali, di complessità sintattica del discorso e di prolissità linguistica: i rappresentati del centro-destra sono meno prolissi e usano una strutturazione delle frasi meno complessa dei loro colleghi di centro-sinistra. Successivamente, il focus si è spostato sull’utilizzo delle campagne negative: il centro-sinistra sembra preferire un attacco nei confronti dei singoli candidati, mentre il centro-destra sembra preferire un attacco più generalizzato (Studio 2a). Infine, è stato analizzato l’utilizzo di strategie negative nelle recenti elezioni americane (Studio 2b). Nel sesto capitolo, visti gli effetti del tutto divergenti delle campagne negative sulle due dimensioni universali e fondamentali di giudizio sociale (competenza e socievolezza, e.g. Fiske et al., 2002), è stata analizzata l’attribuzione di tali dimensioni a candidati di centro-destra e di centro-sinistra. Dagli studi 1 e 2 è emerso che l’importanza delle due dimensioni varia in base all’affiliazione politica del rispondente; inoltre, in generale, un candidato del centro-destra viene descritto più competente che socievole, l’opposto per un candidato del centro-sinistra. Successivamente, dagli studi 3 e 4 si è dimostrato come questa differenza si rifletta e venga confermata anche da elementi più sottili. Infatti, in linea con il bias spaziale (e.g., Chatterjee, 2002), le persone ritratte con il viso rivolto verso la propria sinistra (destra dell’osservatore) vengono descritte come più probabili candidati del centro-destra piuttosto che del centro-sinistra. Nella parte conclusiva i risultati ottenuti sono stati discussi sottolineando due aspetti chiave emersi dal presente lavoro. Da un lato il vantaggio che può essere apportato dall’utilizzo di tecniche di indagine meno dirette nel campo della Psicologia Politica, in grado di tracciare gli atteggiamenti impliciti. Dall’altro, l’importanza delle due dimensioni di valutazione, ovvero competenza e socievolezza, nella formazione di impressioni nel dominio politico.
31-gen-2009
Inglese
impression formation social cognition political communication implicit attitudes attitude change negative political campaigns
Università degli studi di Padova
172
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-109732