In cinque studi indagheremo il differente ruolo che le associazioni mentali automatiche e le credenze consapevoli giocano nel determinare le future scelte di coloro che riguardo ad una controversa questione di carattere politico sociale o prima di una tornata elettorale si definiscono certi della scelta che realizzeranno, oppure dichiarano di non aver ancora maturato una decisione definitiva. Da un punto di vista concettuale, le associazioni mentali automatiche sono non intenzionali, non sono controllabili e possono essere attivate al di fuori della consapevolezza dell’individuo (Bargh, 1994; Gawronski, Bodenhausen, 2006). Tali associazioni automatiche vengono generalmente contrapposte alle credenze consapevoli, che possono essere descritte come quei contenuti mentali che un individuo esprime intenzionalmente e in in seguito ad una attenta e accurata valutazione (Strack, Deutsch, 2004; Gawronski, Bodenhausen, 2006). La misurazione delle associazioni automatiche si è resa possibile grazie allo sviluppo delle così dette misure implicite che consentono di inferire opinioni, credenze, atteggiamenti e intenzioni delle persone a partire dalla rilevazione dei tempi di risposta dei partecipanti in compiti di categorizzazione o di decisione lessicale che vengono svolti grazie all’ausilio del computer. Le credenze consapevoli vengono invece misurate utilizzando strumenti espliciti di self-report come i questionari di atteggiamento o i sondaggi d’opinione. Nel primo capitolo saranno presentati i risultati dello Studio 1 in cui abbiamo indagato la validità predittiva dell’Implicit Association Test (Greenwald, McGhee, Swartz, 1998), dimostrando che, nel caso di partecipanti che prima di una tornata elettorale dichiarano di non aver ancora maturato una scelta definitiva, consente di anticipare il comportamento che realizzeranno il giorno delle elezioni. Nel secondo capitolo discuteremo i risultati dello Studio 2 e dello Studio 3. Con lo Studio 2, analizzando in maniera più approfondita i giudizi espliciti delle persone che si dichiarano indecise, saremo in grado di mettere in luce che le credenze consapevoli sono effettivamente costituite da un insieme di proposizioni contrastanti. Tali strutture d’atteggiamento esplicito, da un lato sono la ragione per cui il partecipante non è in grado di esprimere una scelta chiara e dall’altro non consentono di predire la decisione che successivamente verrà realizzata. Allo stesso tempo, i partecipanti indecisi hanno fatto emergere a livello implicito un insieme di associazioni automatiche già strutturate, che si sono rivelate stabili nel tempo e coerenti con la decisione realizzata a distanza di una settimana. Grazie ai risultati dello Studio 3 dimostreremo che le associazioni automatiche di coloro che si dichiarano indecisi rispetto ad una controversa questione di carattere politico sociale predicono in maniera univoca le scelte future e i cambiamenti nell’atteggiamento esplicito dopo un periodo di una settimana. Al contrario, nel caso di coloro che si dichiarano decisi, sono le credenze consapevoli che predicono in maniera univoca le scelte future e i cambiamenti nelle associazioni automatiche dopo uno stesso periodo di tempo. Con il terzo capitolo, proveremo a dare un primo sguardo ad una possibile strategia attraverso cui le credenze consapevoli delle persone decise si consolidano e influenzano le associazioni automatiche nel tempo. I risultati dello Studio 4 e dello Studio 5 consentiranno di dimostrare che il processo di esposizione selettiva è una strategia primariamente proposizionale e gioca un ruolo di mediazione parziale nel consolidamento delle credenze consapevoli delle persone decise. All’opposto, questa strategia sembra non realizzarsi nel caso delle persone indecise. Tutti questi risultati saranno discussi nelle conclusioni generali, dove si cercherà di sottolinearne le importanti implicazioni per le scienze sociali che mirano a predire le future decisioni delle presone riguardo a questioni di pubblico interesse.
When you have already made up your mind, but you don't know it yet.
GALDI, SILVIA
2009
Abstract
In cinque studi indagheremo il differente ruolo che le associazioni mentali automatiche e le credenze consapevoli giocano nel determinare le future scelte di coloro che riguardo ad una controversa questione di carattere politico sociale o prima di una tornata elettorale si definiscono certi della scelta che realizzeranno, oppure dichiarano di non aver ancora maturato una decisione definitiva. Da un punto di vista concettuale, le associazioni mentali automatiche sono non intenzionali, non sono controllabili e possono essere attivate al di fuori della consapevolezza dell’individuo (Bargh, 1994; Gawronski, Bodenhausen, 2006). Tali associazioni automatiche vengono generalmente contrapposte alle credenze consapevoli, che possono essere descritte come quei contenuti mentali che un individuo esprime intenzionalmente e in in seguito ad una attenta e accurata valutazione (Strack, Deutsch, 2004; Gawronski, Bodenhausen, 2006). La misurazione delle associazioni automatiche si è resa possibile grazie allo sviluppo delle così dette misure implicite che consentono di inferire opinioni, credenze, atteggiamenti e intenzioni delle persone a partire dalla rilevazione dei tempi di risposta dei partecipanti in compiti di categorizzazione o di decisione lessicale che vengono svolti grazie all’ausilio del computer. Le credenze consapevoli vengono invece misurate utilizzando strumenti espliciti di self-report come i questionari di atteggiamento o i sondaggi d’opinione. Nel primo capitolo saranno presentati i risultati dello Studio 1 in cui abbiamo indagato la validità predittiva dell’Implicit Association Test (Greenwald, McGhee, Swartz, 1998), dimostrando che, nel caso di partecipanti che prima di una tornata elettorale dichiarano di non aver ancora maturato una scelta definitiva, consente di anticipare il comportamento che realizzeranno il giorno delle elezioni. Nel secondo capitolo discuteremo i risultati dello Studio 2 e dello Studio 3. Con lo Studio 2, analizzando in maniera più approfondita i giudizi espliciti delle persone che si dichiarano indecise, saremo in grado di mettere in luce che le credenze consapevoli sono effettivamente costituite da un insieme di proposizioni contrastanti. Tali strutture d’atteggiamento esplicito, da un lato sono la ragione per cui il partecipante non è in grado di esprimere una scelta chiara e dall’altro non consentono di predire la decisione che successivamente verrà realizzata. Allo stesso tempo, i partecipanti indecisi hanno fatto emergere a livello implicito un insieme di associazioni automatiche già strutturate, che si sono rivelate stabili nel tempo e coerenti con la decisione realizzata a distanza di una settimana. Grazie ai risultati dello Studio 3 dimostreremo che le associazioni automatiche di coloro che si dichiarano indecisi rispetto ad una controversa questione di carattere politico sociale predicono in maniera univoca le scelte future e i cambiamenti nell’atteggiamento esplicito dopo un periodo di una settimana. Al contrario, nel caso di coloro che si dichiarano decisi, sono le credenze consapevoli che predicono in maniera univoca le scelte future e i cambiamenti nelle associazioni automatiche dopo uno stesso periodo di tempo. Con il terzo capitolo, proveremo a dare un primo sguardo ad una possibile strategia attraverso cui le credenze consapevoli delle persone decise si consolidano e influenzano le associazioni automatiche nel tempo. I risultati dello Studio 4 e dello Studio 5 consentiranno di dimostrare che il processo di esposizione selettiva è una strategia primariamente proposizionale e gioca un ruolo di mediazione parziale nel consolidamento delle credenze consapevoli delle persone decise. All’opposto, questa strategia sembra non realizzarsi nel caso delle persone indecise. Tutti questi risultati saranno discussi nelle conclusioni generali, dove si cercherà di sottolinearne le importanti implicazioni per le scienze sociali che mirano a predire le future decisioni delle presone riguardo a questioni di pubblico interesse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/109840
URN:NBN:IT:UNIPD-109840