Negli ultimi anni lo sviluppo di infrastrutture per la produzione di fasci di nuclei instabili (radioattivi) ha permesso di esplorare nuove regioni della carta dei nuclidi, lontano dalla valle di stabilità. Nonostante le tecnologie attuali non permettano di produrre fasci esotici di intensità paragonabili a quelle dei fasci stabili, varie informazioni sulla struttura nucleare lontano dalla valle di stabilità sono già state ottenute. Si è osservato, ad esempio, che proprietà ben assodate come la chiusura di shell in corrispondenza di determinati numeri magici e l’ordinamento delle shell previsto dai modelli tradizionali, non sono più valide in presenza di una forte asimemtria di isospin. La formazione di aloni neutronici e la comparsa di nuovi numeri magici a discapito di quelli tradizionali sono due esempi del nuovo panorama che sta emergendo. Quando ci si allontana dalle regioni per le quali sono stati sviluppati ed ottimizzati, i modelli tradizionali non riescono più a descrivere in maniera appropriata la struttura nucleare. In questo contesto si rendono necessari termini correttivi tra i quali le interazioni di tipo tensoriale e le forze a tre corpi si sono dimostrate di particolare efficacia. Una regione interessante è rappresentata dalla parte ricca di eutroni della catena isotopica del Nichel, in particolare nelle vicinanze del 78Ni. Secondo lo sviluppo tradizionale delle shell nucleari, questo nucleo presenta una doppia chisura di shell (Z=28, N=50). Tuttavia, alcuni nuovi modelli prevedono che con questo rapporto N/Z ci si debba attendere un incremento dell’interazione neutrone-protone tale da modificare le energie relative dei livelli di particella singola, riducendo il gap della shell protonica. In questa situazione le eccitazioni particella-buco dovrebbero essere maggiormente favorite e presentare un comportamento fortemente collettivo. L’andamento degli elementi di matrice ridotti (B(E2)) delle transizioni dei livelli eccitati più bassi di questi nuclei rappresenta uno degli indicatori più importanti per validare le ipotesi fatte e fornire informazioni quantitative per lo sviluppo di modelli nucleari appropriati. In questo lavoro di tesi verrà descritto l’esperimento per la isura della B(E2; 0+ 2+) del primo livello eccitato (2+) del nucleo 74Ni tramite la misura della sezione d’urto di eccitazione coulombiana ad energie intermedie. Tale nucleo risulta, ad oggi, l’isotopo del Nichel più esotico ad essere stato prodotto con intensità di fascio sufficienti da consentire studi di tipo spettroscopico. L’esperimento è stato realizzato presso il National Superconducting Cyclotron Laboratory (NSCL) della Michigan State University. Il fascio di 74Ni è stato prodotto per frammentazione di un fascio primario (stabile) di 86Kr accelerato dalla Coupled Cyclotron Facility ad un’energia di 140 AMeV e diretto su un bersaglio di 9Be. Qui, principalmente in seguito a reazioni di frammentazione del proiettile, sono state prodotte numerose specie nucleari. La selezione degli isotopi di interesse, realizzata dal separatore elettromagnetico A1900, ha consentito di isolare un fascio secondario (”cocktail-beam“) contenente ioni di 74Ni con un’intensità di circa 1 pps assieme ai più intensi fasci di 77Zn e 75Cu. Per l’eccitazione culombiana è stato usato un foglio di 197Au spesso 640 mg/cm2. Gli ioni in uscita dal bersaglio secondario sono stati identificati dai rivelatori di piano focale dello spettrometro S800 ed i fotoni di diseccitazione emessi in coincidenza sono stati misurati utilizzando il rivelatore a 4pi CAESAR. Dall’analisi dei dati realizzata in questo lavoro è emerso che, entro gli errori sperimentali, il valore della B(E2) è diverso da quanto osservato precedentemente utilizzando tecniche differenti. Questo risultato potrebbe pertanto aprire la strada a nuove interpetazioni sull’evoluzione delle shell all’interno della catena isotopica del Ni. Questo elaborato è organizzato nel modo seguente: nel primo capitolo verranno introdotti i concetti principali riguardanti lo studio della struttura nucleare lontano dalla valle di stabilità e la produzione di fasci radioattivi. Nel capitolo 2 verrano illustrati gli aspetti fondamentali della teoria dell’eccitazione culombiana in diversi regimi energetici. I capitoli 3 e 4 saranno dedicati, rispettivamente, alla descrizione dell’apparato e dell’analisi dei dati. I risultati ottenuti verranno infine commentati nell’ultima sezione. Verranno quindi discusse alcune possibili interpretazioni sull’evoluzione della struttura nucleare nella catena isotopica del Nichel e presentate le prospettive sperimentali necessarie per una migliore omprensione della tematica discussa.

Nuclear Structure evolution far from stability: study of 74Ni collectivity by Coulomb excitation

MARCHI, TOMMASO
2013

Abstract

Negli ultimi anni lo sviluppo di infrastrutture per la produzione di fasci di nuclei instabili (radioattivi) ha permesso di esplorare nuove regioni della carta dei nuclidi, lontano dalla valle di stabilità. Nonostante le tecnologie attuali non permettano di produrre fasci esotici di intensità paragonabili a quelle dei fasci stabili, varie informazioni sulla struttura nucleare lontano dalla valle di stabilità sono già state ottenute. Si è osservato, ad esempio, che proprietà ben assodate come la chiusura di shell in corrispondenza di determinati numeri magici e l’ordinamento delle shell previsto dai modelli tradizionali, non sono più valide in presenza di una forte asimemtria di isospin. La formazione di aloni neutronici e la comparsa di nuovi numeri magici a discapito di quelli tradizionali sono due esempi del nuovo panorama che sta emergendo. Quando ci si allontana dalle regioni per le quali sono stati sviluppati ed ottimizzati, i modelli tradizionali non riescono più a descrivere in maniera appropriata la struttura nucleare. In questo contesto si rendono necessari termini correttivi tra i quali le interazioni di tipo tensoriale e le forze a tre corpi si sono dimostrate di particolare efficacia. Una regione interessante è rappresentata dalla parte ricca di eutroni della catena isotopica del Nichel, in particolare nelle vicinanze del 78Ni. Secondo lo sviluppo tradizionale delle shell nucleari, questo nucleo presenta una doppia chisura di shell (Z=28, N=50). Tuttavia, alcuni nuovi modelli prevedono che con questo rapporto N/Z ci si debba attendere un incremento dell’interazione neutrone-protone tale da modificare le energie relative dei livelli di particella singola, riducendo il gap della shell protonica. In questa situazione le eccitazioni particella-buco dovrebbero essere maggiormente favorite e presentare un comportamento fortemente collettivo. L’andamento degli elementi di matrice ridotti (B(E2)) delle transizioni dei livelli eccitati più bassi di questi nuclei rappresenta uno degli indicatori più importanti per validare le ipotesi fatte e fornire informazioni quantitative per lo sviluppo di modelli nucleari appropriati. In questo lavoro di tesi verrà descritto l’esperimento per la isura della B(E2; 0+ 2+) del primo livello eccitato (2+) del nucleo 74Ni tramite la misura della sezione d’urto di eccitazione coulombiana ad energie intermedie. Tale nucleo risulta, ad oggi, l’isotopo del Nichel più esotico ad essere stato prodotto con intensità di fascio sufficienti da consentire studi di tipo spettroscopico. L’esperimento è stato realizzato presso il National Superconducting Cyclotron Laboratory (NSCL) della Michigan State University. Il fascio di 74Ni è stato prodotto per frammentazione di un fascio primario (stabile) di 86Kr accelerato dalla Coupled Cyclotron Facility ad un’energia di 140 AMeV e diretto su un bersaglio di 9Be. Qui, principalmente in seguito a reazioni di frammentazione del proiettile, sono state prodotte numerose specie nucleari. La selezione degli isotopi di interesse, realizzata dal separatore elettromagnetico A1900, ha consentito di isolare un fascio secondario (”cocktail-beam“) contenente ioni di 74Ni con un’intensità di circa 1 pps assieme ai più intensi fasci di 77Zn e 75Cu. Per l’eccitazione culombiana è stato usato un foglio di 197Au spesso 640 mg/cm2. Gli ioni in uscita dal bersaglio secondario sono stati identificati dai rivelatori di piano focale dello spettrometro S800 ed i fotoni di diseccitazione emessi in coincidenza sono stati misurati utilizzando il rivelatore a 4pi CAESAR. Dall’analisi dei dati realizzata in questo lavoro è emerso che, entro gli errori sperimentali, il valore della B(E2) è diverso da quanto osservato precedentemente utilizzando tecniche differenti. Questo risultato potrebbe pertanto aprire la strada a nuove interpetazioni sull’evoluzione delle shell all’interno della catena isotopica del Ni. Questo elaborato è organizzato nel modo seguente: nel primo capitolo verranno introdotti i concetti principali riguardanti lo studio della struttura nucleare lontano dalla valle di stabilità e la produzione di fasci radioattivi. Nel capitolo 2 verrano illustrati gli aspetti fondamentali della teoria dell’eccitazione culombiana in diversi regimi energetici. I capitoli 3 e 4 saranno dedicati, rispettivamente, alla descrizione dell’apparato e dell’analisi dei dati. I risultati ottenuti verranno infine commentati nell’ultima sezione. Verranno quindi discusse alcune possibili interpretazioni sull’evoluzione della struttura nucleare nella catena isotopica del Nichel e presentate le prospettive sperimentali necessarie per una migliore omprensione della tematica discussa.
31-gen-2013
Inglese
Shell evolution Intermediate Coulomb excitation Radioactive Ion Beams
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TommasoMarchiPHD.pdf

accesso aperto

Dimensione 6.53 MB
Formato Adobe PDF
6.53 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/110195
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-110195