L’indagine ha per oggetto il problema dell’autodeterminazione della persona umana, in ambito biogiuridico, con riguardo all’esperienza contemporanea. Lo scopo del Lavoro è dimostrare che il diritto di autodeterminazione, in quanto diritto soggettivo, non può essere letto colle categorie α-giuridiche proprie della modernità, pena una petitio principii che pone il diritto stesso in contrasto coll’Ordinamento giuridico, identificandolo, di fatto, come di diritto virtualmente aperto alla legittimazione dell’anarchia sostanziale, quindi… identificandolo, di fatto, come di diritto virtualmente aperto alla legittimazione dell’anti-giuridicità su sé stessi e contro sé stessi. La proposta e il contributo che queste riflessioni tendono ad apportare, dunque, vorrebbero avere per iscopo quello di proporre una «lettura autenticamente giuridica» (id est, filosofico-teoretica) dell’autodeterminazione umana, come autodeterminazione del volere (assiologicamente) umano del soggetto, eppertanto come autodeterminazione del volere razionale e responsabile della persona, la quale rivendica di comportarsi e la quale si comporta in conformità della natura sua propria. Il soggetto, allora, proprio esercitando il diritto di autodeterminar-si – inteso come noi lo intendiamo, ovviamente – non può affatto dare luogo a una condotta guidata dal puro auto-volere hegeliano, vale a dire posta in essere senza alcun criterio diverso da quello del volere autentico, ma esercita e deve esercitare un’opzione legittima e in sé giuridica, tra varie opzioni parimenti legittime e parimenti in sé giuridiche. Il percorso seguito per l’analisi e per lo sviluppo dei temi de quibus si è articolato in cinque parti, corrispondenti ad altrettanti capitoli. Nella prima parte è stato affrontato il problema preliminare concernente il rapporto tra libertà, volontà e diritto subiettivo, così da dimostrare che il diritto, il quale sia diritto in sé, non rappresenta certo un limite all’esercizio della libertà umana, ma piuttosto esso invera in sé stesso uno strumento per essa e per la sua massimizzazione; nella seconda parte, poi, il problema de quo è stato letto e definito alla luce della c.d. autodeterminazione sul proprio corpo e l’indagine ha approfondito il rapporto tra la persona, che è soggetto in sé, e il corpo umano nel quale e attraverso il quale essa è, non potendo che essere ciò che è per natura e quindi… non potendo che essere latrice di un’essenza razionale oggettiva (naturae rationalis individua substantia), in sé normativa e regolativa per le condotte umane (comprese quelle del soggetto su di sé stesso). Il terzo capitolo del Lavoro, proseguendo nella rapidissima sintesi dei varii contenuti, ha portato innanzi l’analisi delle questioni in parola, con riferimento alla c.d. autodeterminazione procreativa, in relazione al problema della configurazione di un diritto a porre le premesse per procreare: il discorso è stato affrontato sulla base della condizione oggettiva degli aspiranti genitori e della loro attitudine, come coppia, ad autodeterminarsi in una famiglia in sé umana. La trattazione, a questo punto, si è condensata nell’analisi dei problemi concernenti l’autodeterminazione delle persone in ambito familiare – oggetto della quarta parte della Ricerca – e ciò ha consentito di considerare, in un quadro sistematico, le posizioni di tutti i soggetti coinvolti nella c.d. realtà familiare, in relazione alla struttura, alla natura e alla funzionalità dei loro diritti e delle loro obbligazioni. L’ultima parte del lavoro, in fine, ha voluto gettare uno sguardo sull’esperienza giuridica contemporanea e ciò, sia a livello di giurisprudenza e legislazione nazionale, che a livello di Sistema C.E.D.U., che – sia pure in parte – a livello internazionale. Un tanto, allora, ha consentito di considerare il modo in cui i problemi e le questioni affrontati vengono a rappresentare veri e proprii nodi gordiani per lo stesso operatore del diritto, a qualunque livello sia chiamato a svolgere i proprii ufficii
Del diritto di autodeterminazione della persona. Questioni teoretiche, rilievi teorici, profili giuridici nel problema bio-giuridico.
DI MARCO, RUDI
2015
Abstract
L’indagine ha per oggetto il problema dell’autodeterminazione della persona umana, in ambito biogiuridico, con riguardo all’esperienza contemporanea. Lo scopo del Lavoro è dimostrare che il diritto di autodeterminazione, in quanto diritto soggettivo, non può essere letto colle categorie α-giuridiche proprie della modernità, pena una petitio principii che pone il diritto stesso in contrasto coll’Ordinamento giuridico, identificandolo, di fatto, come di diritto virtualmente aperto alla legittimazione dell’anarchia sostanziale, quindi… identificandolo, di fatto, come di diritto virtualmente aperto alla legittimazione dell’anti-giuridicità su sé stessi e contro sé stessi. La proposta e il contributo che queste riflessioni tendono ad apportare, dunque, vorrebbero avere per iscopo quello di proporre una «lettura autenticamente giuridica» (id est, filosofico-teoretica) dell’autodeterminazione umana, come autodeterminazione del volere (assiologicamente) umano del soggetto, eppertanto come autodeterminazione del volere razionale e responsabile della persona, la quale rivendica di comportarsi e la quale si comporta in conformità della natura sua propria. Il soggetto, allora, proprio esercitando il diritto di autodeterminar-si – inteso come noi lo intendiamo, ovviamente – non può affatto dare luogo a una condotta guidata dal puro auto-volere hegeliano, vale a dire posta in essere senza alcun criterio diverso da quello del volere autentico, ma esercita e deve esercitare un’opzione legittima e in sé giuridica, tra varie opzioni parimenti legittime e parimenti in sé giuridiche. Il percorso seguito per l’analisi e per lo sviluppo dei temi de quibus si è articolato in cinque parti, corrispondenti ad altrettanti capitoli. Nella prima parte è stato affrontato il problema preliminare concernente il rapporto tra libertà, volontà e diritto subiettivo, così da dimostrare che il diritto, il quale sia diritto in sé, non rappresenta certo un limite all’esercizio della libertà umana, ma piuttosto esso invera in sé stesso uno strumento per essa e per la sua massimizzazione; nella seconda parte, poi, il problema de quo è stato letto e definito alla luce della c.d. autodeterminazione sul proprio corpo e l’indagine ha approfondito il rapporto tra la persona, che è soggetto in sé, e il corpo umano nel quale e attraverso il quale essa è, non potendo che essere ciò che è per natura e quindi… non potendo che essere latrice di un’essenza razionale oggettiva (naturae rationalis individua substantia), in sé normativa e regolativa per le condotte umane (comprese quelle del soggetto su di sé stesso). Il terzo capitolo del Lavoro, proseguendo nella rapidissima sintesi dei varii contenuti, ha portato innanzi l’analisi delle questioni in parola, con riferimento alla c.d. autodeterminazione procreativa, in relazione al problema della configurazione di un diritto a porre le premesse per procreare: il discorso è stato affrontato sulla base della condizione oggettiva degli aspiranti genitori e della loro attitudine, come coppia, ad autodeterminarsi in una famiglia in sé umana. La trattazione, a questo punto, si è condensata nell’analisi dei problemi concernenti l’autodeterminazione delle persone in ambito familiare – oggetto della quarta parte della Ricerca – e ciò ha consentito di considerare, in un quadro sistematico, le posizioni di tutti i soggetti coinvolti nella c.d. realtà familiare, in relazione alla struttura, alla natura e alla funzionalità dei loro diritti e delle loro obbligazioni. L’ultima parte del lavoro, in fine, ha voluto gettare uno sguardo sull’esperienza giuridica contemporanea e ciò, sia a livello di giurisprudenza e legislazione nazionale, che a livello di Sistema C.E.D.U., che – sia pure in parte – a livello internazionale. Un tanto, allora, ha consentito di considerare il modo in cui i problemi e le questioni affrontati vengono a rappresentare veri e proprii nodi gordiani per lo stesso operatore del diritto, a qualunque livello sia chiamato a svolgere i proprii ufficiiFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Del_diritto_di_autodeterminazione..pdf
accesso aperto
Dimensione
4.52 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.52 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/110216
URN:NBN:IT:UNIPD-110216