INTRODUZIONE La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una delle patologie responsabili del maggior numero di morti a livello mondiale. Clinicamente la BPCO si presenta come una limitazione del flusso respiratorio non completamente reversibile, associata ad una anomala risposta infiammatoria che caratterizza le piccole vie aeree e le strutture alveolari. A livello di tali distretti si riscontrano infatti un importante infiltrato cellulare infiammatorio e un rimodellamento architetturale che prevede un ispessimento delle pareti delle vie aeree periferiche, con conseguente riduzione del diametro e aumentata resistenza al flusso aereo. Inizialmente la patogenesi della BPCO si fondava sullo sbilanciamento del rapporto proteasi/antiproteasi, ma la visione attuale attribuisce un ruolo chiave alla risposta immunitaria acquisita, in particolare ai linfociti T. Infatti, la risposta infiammatoria mediata da tale tipo cellulare a gas e polveri inalati rappresenta un punto cruciale nello sviluppo della BPCO. Recentemente è stata ipotizzata un’origine autoimmune di tale patologia. Studi clinici e sperimentali si stanno focalizzando nello studio dei complessi meccanismi immunologici alla base della malattia. SCOPO DELLA RICERCA Il principale obiettivo di questa ricerca è stato quello di caratterizzare da un punto di vista morfologico e molecolare la risposta infiammatoria in pazienti con diversi gradi di BPCO (GOLD I-IV) al fine di identificare segni tissutali di autoimmunità. In particolare, nel parenchima polmonare di pazienti con diversi gradi di BPCO, è stato caratterizzato l’infiltrato cellulare infiammatorio ed è stata valutata l’espressione dei mediatori pro-infiammatori interleuchina-IL-32 e fattore di necrosi tumorale-TNF-α. In alcuni pazienti con BPCO è stato effettuato lo studio della cellularità e dell’espressione di IL-32 nell’espettorato indotto. Tutti i dati morfologici e molecolari sono stati correlati ai parametri clinici e funzionali. MATERIALI E METODI La ricerca è stata condotta fondamentalmente in tre fasi. La prima fase della ricerca ha previsto lo studio di 40 pazienti con BPCO in stadio IV, confrontandoli con i gruppi di controllo, costituiti da fumatori con funzionalità respiratoria normale (n=11) e non fumatori (i campioni tissutali sono stati ottenuti da polmoni non impiantati di donatori) (n=9). In tutti i pazienti e i controlli, l’infiltrato cellulare infiammatorio è stato caratterizzato mediante immunoistochimica per CD20, CD45RO, CD4, CD8, CD3 e CD68. In particolare, è stato valutato il numero di aggregati follicolari di linfomonociti in sezioni dopo immunoistochimica per CD20, essendo tali follicoli prevalentemente costituiti da linfociti B. Dopo dissezione manuale di follicoli CD20 positivi, è stato estratto il DNA ed è stata valutata la clonalità della popolazione linfocitaria di tipo B mediante analisi della catena pesante delle immunoglobuline (IgH). La seconda fase della ricerca è stata condotta nei campioni tissutali di 40 pazienti con diversi stadi di BPCO e nei gruppi di controllo descritti precedentemente. In particolare, è stata valutata l’espressione di IL-32 and TNF-α mediante immunoistochimica, microscopia confocale e reazione a catena della polimerasi. Nella terza fase della ricerca ci si è focalizzati sullo studio immunocitochimico e molecolare dell’espressione di IL-32 nell’espettorato indotto di 36 pazienti, 16 fumatori con diagnosi di BPCO, 14 fumatori con funzionalità respiratoria normale e 6 non fumatori. RISULTATI Prima fase della ricerca: tutti i campioni tissutali di pazienti con BPCO presentavano estese alterazioni enfisematose ed un importante infiltrato infiammatorio. E’ stato riscontrato un aumentato numero di cellule infiammatorie (CD20+, CD3+, CD8+, CD68+, CD45RO+, CD4+), soprattutto di cellule CD45RO, CD3 e CD8 positive, nei pazienti con BPCO rispetto ai soggetti di controllo. I follicoli linfoidi erano quasi assenti nei polmoni senza alterazioni istologiche di rilievo dei donatori ma sono stati frequentemente riscontrati nei BPCO molto gravi (stadio IV). I linfociti B (cellule CD20 positive) erano il principale tipo cellulare presente in tali follicoli. In particolare, il numero di follicoli linfoidi risultava aumentato nei pazienti con BPCO da deficit di α1-antitripsina rispetto ai pazienti senza deficit. L’analisi molecolare delle IgH ha mostrato un’origine mono/oligoclonale di tali follicoli. Seconda fase della ricerca: è emerso un aumento della percentuale di macrofagi IL-32 positivi nei pazienti con BPCO rispetto ai controlli fumatori e non fumatori. Inoltre, tale percentuale risultava aumentata nei fumatori con funzionalità respiratoria normale rispetto ai non fumatori. Le indagini immunoistochimica e di microscopia confocale hanno dimostrato una coespressione di IL-32 e TNF-α. La reazione a catena della polimerasi ha confermato i dati immunoistochimici e mostrato che l’mRNA di IL-32 corrispondeva alle isoforme non-α (β, γ, δ e ε). L’isoforma α è stata riscontrata nel 54% dei soggetti di controllo (7/13) e solo nel 6% dei pazienti con BPCO (1/17). Terza fase della ricerca: si è notata una maggiore cellularità totale nell’espettorato indotto dei pazienti con BPCO rispetto ai gruppi di controllo. In particolare, i pazienti con BPCO presentavano un minor numero di macrofagi e un aumentato numero di neutrofili e linfociti. L’espressione di IL-32 e il tipo di isoforme rilevate non sono risultati differenti nei tre gruppi: l’amplificato corrispondente all’isoforma β era visibile in tutti i casi, mentre l’isoforma ε nel 54% dei pazienti con BPCO, nel 27% dei fumatori di controllo e nel 50% dei non fumatori. CONCLUSIONI I nostri principali risultati confermano il ruolo chiave della risposta immunitaria nella patogenesi della BPCO, in quanto preponderante in ogni stadio e forma della patologia. La risposta immunitaria acquisita, costituita da linfociti T e B, è una componente chiave nella progressione della malattia, vista la persistenza anche nelle forme end-stage di BPCO. Di particolare interesse è stato il riscontro di linfociti B aggregati in follicoli linfoidi nella BPCO, risultanti da un processo di selezione oligoclonale come occorre in altre malattie autoimmuni (es. sindrome di Sjogren). Le citochine proinfiammatorie IL-32 e TNF-α sono risultate notevolmente espressi in tutti gli stadi e forme della BPCO e correlavano direttamente con la severità del grado di infiammazione, così come è stato riscontrato in altre patologie autoimmuni (es. artrite reumatoide). In conclusione, nel nostro studio sono state riscontrati segni tissutali di autoimmunità, che corroborano la nuova ipotesi patogenetica della BPCO.

MORPHOLOGICAL AND MOLECULAR CHARACTERISATION OF INFLAMMATORY RESPONSES IN MILD TO SEVERE CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE (COPD): IDENTIFICATION OF AUTOIMMUNE STIGMATA

LUNARDI, FRANCESCA
2010

Abstract

INTRODUZIONE La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una delle patologie responsabili del maggior numero di morti a livello mondiale. Clinicamente la BPCO si presenta come una limitazione del flusso respiratorio non completamente reversibile, associata ad una anomala risposta infiammatoria che caratterizza le piccole vie aeree e le strutture alveolari. A livello di tali distretti si riscontrano infatti un importante infiltrato cellulare infiammatorio e un rimodellamento architetturale che prevede un ispessimento delle pareti delle vie aeree periferiche, con conseguente riduzione del diametro e aumentata resistenza al flusso aereo. Inizialmente la patogenesi della BPCO si fondava sullo sbilanciamento del rapporto proteasi/antiproteasi, ma la visione attuale attribuisce un ruolo chiave alla risposta immunitaria acquisita, in particolare ai linfociti T. Infatti, la risposta infiammatoria mediata da tale tipo cellulare a gas e polveri inalati rappresenta un punto cruciale nello sviluppo della BPCO. Recentemente è stata ipotizzata un’origine autoimmune di tale patologia. Studi clinici e sperimentali si stanno focalizzando nello studio dei complessi meccanismi immunologici alla base della malattia. SCOPO DELLA RICERCA Il principale obiettivo di questa ricerca è stato quello di caratterizzare da un punto di vista morfologico e molecolare la risposta infiammatoria in pazienti con diversi gradi di BPCO (GOLD I-IV) al fine di identificare segni tissutali di autoimmunità. In particolare, nel parenchima polmonare di pazienti con diversi gradi di BPCO, è stato caratterizzato l’infiltrato cellulare infiammatorio ed è stata valutata l’espressione dei mediatori pro-infiammatori interleuchina-IL-32 e fattore di necrosi tumorale-TNF-α. In alcuni pazienti con BPCO è stato effettuato lo studio della cellularità e dell’espressione di IL-32 nell’espettorato indotto. Tutti i dati morfologici e molecolari sono stati correlati ai parametri clinici e funzionali. MATERIALI E METODI La ricerca è stata condotta fondamentalmente in tre fasi. La prima fase della ricerca ha previsto lo studio di 40 pazienti con BPCO in stadio IV, confrontandoli con i gruppi di controllo, costituiti da fumatori con funzionalità respiratoria normale (n=11) e non fumatori (i campioni tissutali sono stati ottenuti da polmoni non impiantati di donatori) (n=9). In tutti i pazienti e i controlli, l’infiltrato cellulare infiammatorio è stato caratterizzato mediante immunoistochimica per CD20, CD45RO, CD4, CD8, CD3 e CD68. In particolare, è stato valutato il numero di aggregati follicolari di linfomonociti in sezioni dopo immunoistochimica per CD20, essendo tali follicoli prevalentemente costituiti da linfociti B. Dopo dissezione manuale di follicoli CD20 positivi, è stato estratto il DNA ed è stata valutata la clonalità della popolazione linfocitaria di tipo B mediante analisi della catena pesante delle immunoglobuline (IgH). La seconda fase della ricerca è stata condotta nei campioni tissutali di 40 pazienti con diversi stadi di BPCO e nei gruppi di controllo descritti precedentemente. In particolare, è stata valutata l’espressione di IL-32 and TNF-α mediante immunoistochimica, microscopia confocale e reazione a catena della polimerasi. Nella terza fase della ricerca ci si è focalizzati sullo studio immunocitochimico e molecolare dell’espressione di IL-32 nell’espettorato indotto di 36 pazienti, 16 fumatori con diagnosi di BPCO, 14 fumatori con funzionalità respiratoria normale e 6 non fumatori. RISULTATI Prima fase della ricerca: tutti i campioni tissutali di pazienti con BPCO presentavano estese alterazioni enfisematose ed un importante infiltrato infiammatorio. E’ stato riscontrato un aumentato numero di cellule infiammatorie (CD20+, CD3+, CD8+, CD68+, CD45RO+, CD4+), soprattutto di cellule CD45RO, CD3 e CD8 positive, nei pazienti con BPCO rispetto ai soggetti di controllo. I follicoli linfoidi erano quasi assenti nei polmoni senza alterazioni istologiche di rilievo dei donatori ma sono stati frequentemente riscontrati nei BPCO molto gravi (stadio IV). I linfociti B (cellule CD20 positive) erano il principale tipo cellulare presente in tali follicoli. In particolare, il numero di follicoli linfoidi risultava aumentato nei pazienti con BPCO da deficit di α1-antitripsina rispetto ai pazienti senza deficit. L’analisi molecolare delle IgH ha mostrato un’origine mono/oligoclonale di tali follicoli. Seconda fase della ricerca: è emerso un aumento della percentuale di macrofagi IL-32 positivi nei pazienti con BPCO rispetto ai controlli fumatori e non fumatori. Inoltre, tale percentuale risultava aumentata nei fumatori con funzionalità respiratoria normale rispetto ai non fumatori. Le indagini immunoistochimica e di microscopia confocale hanno dimostrato una coespressione di IL-32 e TNF-α. La reazione a catena della polimerasi ha confermato i dati immunoistochimici e mostrato che l’mRNA di IL-32 corrispondeva alle isoforme non-α (β, γ, δ e ε). L’isoforma α è stata riscontrata nel 54% dei soggetti di controllo (7/13) e solo nel 6% dei pazienti con BPCO (1/17). Terza fase della ricerca: si è notata una maggiore cellularità totale nell’espettorato indotto dei pazienti con BPCO rispetto ai gruppi di controllo. In particolare, i pazienti con BPCO presentavano un minor numero di macrofagi e un aumentato numero di neutrofili e linfociti. L’espressione di IL-32 e il tipo di isoforme rilevate non sono risultati differenti nei tre gruppi: l’amplificato corrispondente all’isoforma β era visibile in tutti i casi, mentre l’isoforma ε nel 54% dei pazienti con BPCO, nel 27% dei fumatori di controllo e nel 50% dei non fumatori. CONCLUSIONI I nostri principali risultati confermano il ruolo chiave della risposta immunitaria nella patogenesi della BPCO, in quanto preponderante in ogni stadio e forma della patologia. La risposta immunitaria acquisita, costituita da linfociti T e B, è una componente chiave nella progressione della malattia, vista la persistenza anche nelle forme end-stage di BPCO. Di particolare interesse è stato il riscontro di linfociti B aggregati in follicoli linfoidi nella BPCO, risultanti da un processo di selezione oligoclonale come occorre in altre malattie autoimmuni (es. sindrome di Sjogren). Le citochine proinfiammatorie IL-32 e TNF-α sono risultate notevolmente espressi in tutti gli stadi e forme della BPCO e correlavano direttamente con la severità del grado di infiammazione, così come è stato riscontrato in altre patologie autoimmuni (es. artrite reumatoide). In conclusione, nel nostro studio sono state riscontrati segni tissutali di autoimmunità, che corroborano la nuova ipotesi patogenetica della BPCO.
12-mar-2010
Inglese
Chronic obstructive pulmonary disease, inflammation, autoimmunity
Università degli studi di Padova
93
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-110347