Molte evidenze empiriche mostrano l’influenza che le caratteristiche del quartiere di residenza possono avere sullo sviluppo in età adolescenziale (Almedon, 2005; Leventhal & Brooks-Gunn, 2000; Youngblade & Curry, 2006), soprattutto per ragazzi e ragazze che provengono da famiglie svantaggiate da un punto di vista socio-economico (Chung & Steinberg, 2006; Kohen, Leventhal, Dahinten, & McIntosh, 2008). I quartiere caratterizzati da un basso status socio-economico, un’elevata diversità etnica ed una forte instabilità residenziale hanno un effetto negative su una grande varietà di indicatori di benessere, come il rendimento scolastico o lo sviluppo di problemi emotive e comportamentali (Leventhal & Brooks-Gunn, 2000; Leventhal, Dupere, & Brooks-Gunn, 2009). Studi recenti sottolineano l’importanza dei processi sociali che avvengono all’interno del quartiere, mostrando come diversi livelli di coesione sociale e la disponibilità di risorse istituzionali possano influenzare il benessere fisico e mentale in adolescenza (Vieno, Nation, Perkins, Pastore, & Santinello, 2010). Le risorse sociali della comunità locale possono proteggere dalle conseguenze negative dello svantaggio socio-economico del quartiere diminuendo la probabilità di andare incontro a problemi scolastici, emotivi e comportamentali. Recentemente, alcuni autori hanno concettualizzato le risorse del quartiere non sono come fattori protettivi, ma come fattori in grado di promuovere uno sviluppo positivo durante l’adolescenza. Anche se gli studi che partono da questo assunto non sono ancora molto diffusi, sono presenti evidenze empiriche che mostrano come relazioni coese all’interno del quartiere possano promuovere il benessere psicologico e l’acquisizione di competenze sociali, come il coinvolgimento civico. Instaurando forti legami sociali all’interno del quartiere, infatti, e partecipando alle organizzazioni del territorio, gli adolescenti possono sviluppare valori, competenze e comportamenti orientati al bene comune (Da Silva, Sanson, Smart, & Toumbourou, 2004; Flanagan, Cumsille, Gill, & Gallay, 2007). Il presente lavoro, che si inserisce in questa recente area di ricerca, ha l’obiettivo di ampliare le attuali conoscenze riguardo al ruolo che le caratteristiche sociali e strutturali del quartiere di residenza hanno nello sviluppo civico in adolescenza. Lo studio 1, condotto con una metodologia qualitativa, nasce dalle complessità legate alla definizione e misura del quartiere, ed ha coinvolto un campione di adolescenti dell’età di 11, 13 e 15 anni. Lo studio ha avuto come obiettivi principali la definizione di un’unità geografica appropriata allo studio del quartiere nel contesto italiano e l’individuazione delle caratteristiche del quartiere più salienti per il benessere in età adolescenziale. I risultati di questo studio sono stati utilizzati per progettare una ricerca quantitativa, sulla quale si basano il secondo ed il terzo studio. L’obiettivo principale dello studio 2 è stato valutare un modello teorico sull’associazione tra la coesione sociale all’interno del quartiere ed il coinvolgimento civico in adolescenza (responsabilità civica locale e globale, competenze civiche, comportamenti civici), in un campione di ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni provenienti da Padova. Nel modello teorico proposto è stata valutata l’associazione tra diversi aspetti della coesione sociale nel quartiere ed il coinvolgimento civico degli adolescenti, ipotizzando come fattori di mediazione il livello di coinvolgimento civico percepito all’interno della propria rete sociale (di pari ed adulti) a l’attaccamento al quartiere. Lo studio 3 mirava a valutare quali caratteristiche strutturali ed istituzionali (ricchezza percepita, composizione etnica, densità di popolazione, disordine fisico e sociale, disponibilità di attività e luoghi d’incontro) del quartiere avessero un impatto sul livello di coesione sociale della comunità locale. I risultati mostrano che i partecipanti, di fronte alla richiesta di identificare il proprio quartiere, fanno riferimento alle “unità urbane di Padova”. Inoltre, la valutazione del quartiere viene fornita riferendosi ad aspetti sociali, istituzionali e strutturali della comunità: la presenza di amici nel quartiere, la presenza di estese reti sociali con i vicini, relazioni coese tra i residenti e la disponibilità di attività e spazi d’incontro. I risultati del secondo studio evidenziano un’associazione positiva tra il livello di coesione sociale all’interno del quartiere (coesione intergenerazionale, fiducia e reciprocità) e l’integrazione personale dell’adolescente nella comunità (amici nel quartiere, relazioni sociali con i vicini), da una parte, ed i livelli di coinvolgimento civico, dall’altra; questa associazione è risultata mediata dal grado in cui gli adolescenti percepivano elevati livelli di responsabilità e partecipazione civica tra adulti e pari facenti parte della loro rete sociale, e dal livello di attaccamento alla comunità locale. Infine, i risultato del terzo studio mostrano che un’elevata diversità etnica, elevati livelli di instabilità residenziale e disordine fisico e sociale si associano a minori livelli di coesione all’interno del quartiere. In conclusione, comprendere i correlati contestuali dello sviluppo civico in adolescenza risulta fondamentale, in quanto i livelli di coinvolgimento civico in adolescenza costituiscono il miglior predittore della partecipazione civica in età adulta (Youniss, McLellan, & Yates, 1997; Zaff, Malanchuk, & Eccles, 2008). Inoltre, il coinvolgimento civico è risultato associate ad un maggior benessere psicologico (Schmidt, Shumow & Kackar, 2007), ed allo stesso tempo può fornire servizi alla comunità, contribuendo dunque ad un miglior funzionamento della società (Schmidt, Shumow & Kackar, 2007). Comprendere i correlati contestuali del coinvolgimento civico è fondamentale per progettare interventi efficaci in grado di promuoverne lo sviluppo. I nostri risultati suggeriscono che, per promuovere il coinvolgimento civico in adolescenza, è necessario focalizzarsi sui principali contesti di vita in cui ragazzi e ragazze sono inseriti. Analogamente a quanto sostenuto da Zaff e collaboratori (2008), i nostri risultati suggeriscono che per favorire lo sviluppo civico gli adolescenti abbiano bisogno di un “contesto civico”, composto da diversi setting sociali in cui vengono trasmessi obiettivi tra loro coerenti. I programmi mirati a promuovere valori, competenze e comportamenti di natura civica, dunque, dovrebbero avere un approccio che va al di là della semplice educazione civica, o del coinvolgimento degli adolescenti in organizzazioni della comunità. Un approccio che, coerentemente con i nostri dati, risulta promettente, consiste nella promozione di attività e luoghi d’incontro all’interno dei diversi quartieri; alimentare le opportunità d’incontro potrebbe non solo favorire la creazione di legami coesi tra i residenti della comunità locale, ma concorrerebbe anche a creare un contesto adeguato per uno sviluppo positivo in adolescenza.
NEIGHBOURHOOD CONTEXT AND CIVIC DEVELOPMENT: The role of neighbourhood social and structural features in promoting adolescent civic engagement
LENZI, MICHELA
2011
Abstract
Molte evidenze empiriche mostrano l’influenza che le caratteristiche del quartiere di residenza possono avere sullo sviluppo in età adolescenziale (Almedon, 2005; Leventhal & Brooks-Gunn, 2000; Youngblade & Curry, 2006), soprattutto per ragazzi e ragazze che provengono da famiglie svantaggiate da un punto di vista socio-economico (Chung & Steinberg, 2006; Kohen, Leventhal, Dahinten, & McIntosh, 2008). I quartiere caratterizzati da un basso status socio-economico, un’elevata diversità etnica ed una forte instabilità residenziale hanno un effetto negative su una grande varietà di indicatori di benessere, come il rendimento scolastico o lo sviluppo di problemi emotive e comportamentali (Leventhal & Brooks-Gunn, 2000; Leventhal, Dupere, & Brooks-Gunn, 2009). Studi recenti sottolineano l’importanza dei processi sociali che avvengono all’interno del quartiere, mostrando come diversi livelli di coesione sociale e la disponibilità di risorse istituzionali possano influenzare il benessere fisico e mentale in adolescenza (Vieno, Nation, Perkins, Pastore, & Santinello, 2010). Le risorse sociali della comunità locale possono proteggere dalle conseguenze negative dello svantaggio socio-economico del quartiere diminuendo la probabilità di andare incontro a problemi scolastici, emotivi e comportamentali. Recentemente, alcuni autori hanno concettualizzato le risorse del quartiere non sono come fattori protettivi, ma come fattori in grado di promuovere uno sviluppo positivo durante l’adolescenza. Anche se gli studi che partono da questo assunto non sono ancora molto diffusi, sono presenti evidenze empiriche che mostrano come relazioni coese all’interno del quartiere possano promuovere il benessere psicologico e l’acquisizione di competenze sociali, come il coinvolgimento civico. Instaurando forti legami sociali all’interno del quartiere, infatti, e partecipando alle organizzazioni del territorio, gli adolescenti possono sviluppare valori, competenze e comportamenti orientati al bene comune (Da Silva, Sanson, Smart, & Toumbourou, 2004; Flanagan, Cumsille, Gill, & Gallay, 2007). Il presente lavoro, che si inserisce in questa recente area di ricerca, ha l’obiettivo di ampliare le attuali conoscenze riguardo al ruolo che le caratteristiche sociali e strutturali del quartiere di residenza hanno nello sviluppo civico in adolescenza. Lo studio 1, condotto con una metodologia qualitativa, nasce dalle complessità legate alla definizione e misura del quartiere, ed ha coinvolto un campione di adolescenti dell’età di 11, 13 e 15 anni. Lo studio ha avuto come obiettivi principali la definizione di un’unità geografica appropriata allo studio del quartiere nel contesto italiano e l’individuazione delle caratteristiche del quartiere più salienti per il benessere in età adolescenziale. I risultati di questo studio sono stati utilizzati per progettare una ricerca quantitativa, sulla quale si basano il secondo ed il terzo studio. L’obiettivo principale dello studio 2 è stato valutare un modello teorico sull’associazione tra la coesione sociale all’interno del quartiere ed il coinvolgimento civico in adolescenza (responsabilità civica locale e globale, competenze civiche, comportamenti civici), in un campione di ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni provenienti da Padova. Nel modello teorico proposto è stata valutata l’associazione tra diversi aspetti della coesione sociale nel quartiere ed il coinvolgimento civico degli adolescenti, ipotizzando come fattori di mediazione il livello di coinvolgimento civico percepito all’interno della propria rete sociale (di pari ed adulti) a l’attaccamento al quartiere. Lo studio 3 mirava a valutare quali caratteristiche strutturali ed istituzionali (ricchezza percepita, composizione etnica, densità di popolazione, disordine fisico e sociale, disponibilità di attività e luoghi d’incontro) del quartiere avessero un impatto sul livello di coesione sociale della comunità locale. I risultati mostrano che i partecipanti, di fronte alla richiesta di identificare il proprio quartiere, fanno riferimento alle “unità urbane di Padova”. Inoltre, la valutazione del quartiere viene fornita riferendosi ad aspetti sociali, istituzionali e strutturali della comunità: la presenza di amici nel quartiere, la presenza di estese reti sociali con i vicini, relazioni coese tra i residenti e la disponibilità di attività e spazi d’incontro. I risultati del secondo studio evidenziano un’associazione positiva tra il livello di coesione sociale all’interno del quartiere (coesione intergenerazionale, fiducia e reciprocità) e l’integrazione personale dell’adolescente nella comunità (amici nel quartiere, relazioni sociali con i vicini), da una parte, ed i livelli di coinvolgimento civico, dall’altra; questa associazione è risultata mediata dal grado in cui gli adolescenti percepivano elevati livelli di responsabilità e partecipazione civica tra adulti e pari facenti parte della loro rete sociale, e dal livello di attaccamento alla comunità locale. Infine, i risultato del terzo studio mostrano che un’elevata diversità etnica, elevati livelli di instabilità residenziale e disordine fisico e sociale si associano a minori livelli di coesione all’interno del quartiere. In conclusione, comprendere i correlati contestuali dello sviluppo civico in adolescenza risulta fondamentale, in quanto i livelli di coinvolgimento civico in adolescenza costituiscono il miglior predittore della partecipazione civica in età adulta (Youniss, McLellan, & Yates, 1997; Zaff, Malanchuk, & Eccles, 2008). Inoltre, il coinvolgimento civico è risultato associate ad un maggior benessere psicologico (Schmidt, Shumow & Kackar, 2007), ed allo stesso tempo può fornire servizi alla comunità, contribuendo dunque ad un miglior funzionamento della società (Schmidt, Shumow & Kackar, 2007). Comprendere i correlati contestuali del coinvolgimento civico è fondamentale per progettare interventi efficaci in grado di promuoverne lo sviluppo. I nostri risultati suggeriscono che, per promuovere il coinvolgimento civico in adolescenza, è necessario focalizzarsi sui principali contesti di vita in cui ragazzi e ragazze sono inseriti. Analogamente a quanto sostenuto da Zaff e collaboratori (2008), i nostri risultati suggeriscono che per favorire lo sviluppo civico gli adolescenti abbiano bisogno di un “contesto civico”, composto da diversi setting sociali in cui vengono trasmessi obiettivi tra loro coerenti. I programmi mirati a promuovere valori, competenze e comportamenti di natura civica, dunque, dovrebbero avere un approccio che va al di là della semplice educazione civica, o del coinvolgimento degli adolescenti in organizzazioni della comunità. Un approccio che, coerentemente con i nostri dati, risulta promettente, consiste nella promozione di attività e luoghi d’incontro all’interno dei diversi quartieri; alimentare le opportunità d’incontro potrebbe non solo favorire la creazione di legami coesi tra i residenti della comunità locale, ma concorrerebbe anche a creare un contesto adeguato per uno sviluppo positivo in adolescenza.File | Dimensione | Formato | |
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URN:NBN:IT:UNIPD-110483