Oggetto della ricerca è lo studio dei problemi giuridici sollevati dalla biometria. Per biometria si intende l’uso automatizzato di caratteristiche fisiologiche o comportamentali per determinare o verificare l’identità. Il capitolo di apertura considera i sistemi biometrici dal punto di vista del loro funzionamento tecnico. Segue, dunque, l’indagine giuridica, affrontando due principali linee di ricerca. In primo luogo, trattandosi di una informazione estratta dal corpo umano, partendo dalla tradizionale configurazione giuridica di quest’ultimo, sono stati approfonditi alcuni interessi legati alla corporeità, in particolare il diritto all’identità personale e il diritto all’integrità. È emerso come, da una parte, questi diritti stiano assumendo una accezione sempre più ampia rispetto a quella tradizionale, a fronte del progresso tecnologico in corso. Dall’altra, la nozione stessa di corpo umano è mutata, se si considera la grande quantità di dati personali di derivazione corporea raccolti in banche dati. Accanto al corpo biologico, allora, si va delineando anche un “nuovo corpo”, definito “corpo elettronico”. Più precisamente, nella biometria si parla di “corpo come password”. Il passaggio dal corpo quale “entità fisica”, al corpo come “entità elettronica”, comporta anche il passaggio dall’«habeas corpus» all’«habeas data». In altri termini, se il corpo diviene sempre più un flusso di dati, il soggetto gode di un diritto di autodeterminazione in ordine alle informazioni che riguardano la propria corporeità. In secondo luogo, una volta analizzata la relazione corpo-biometria, identità-biometria e, infine, informazione-biometria, si è approfondito il problema della natura giuridica e del trattamento dei dati biometrici, alla luce in particolare della giurisprudenza del Garante per la protezione dei dati personali. L’attenzione è stata rivolta anche alla dimensione europea, essendo le tecnologie biometriche impiegate in alcuni importanti ambiti dell’Unione. Accanto a ciò, a conclusione del lavoro, è stato effettuato un raffronto con le esperienze di altre due nazioni, il Regno Unito e la Francia, ove il dibattito sul tema è particolarmente vivo, per comprendere quale approccio tali Stati abbiano adottato nei riguardi di questa scienza.

I nuovi segni identificativi della persona: problemi giuridici della biometria

GIROTTO, SABINA
2010

Abstract

Oggetto della ricerca è lo studio dei problemi giuridici sollevati dalla biometria. Per biometria si intende l’uso automatizzato di caratteristiche fisiologiche o comportamentali per determinare o verificare l’identità. Il capitolo di apertura considera i sistemi biometrici dal punto di vista del loro funzionamento tecnico. Segue, dunque, l’indagine giuridica, affrontando due principali linee di ricerca. In primo luogo, trattandosi di una informazione estratta dal corpo umano, partendo dalla tradizionale configurazione giuridica di quest’ultimo, sono stati approfonditi alcuni interessi legati alla corporeità, in particolare il diritto all’identità personale e il diritto all’integrità. È emerso come, da una parte, questi diritti stiano assumendo una accezione sempre più ampia rispetto a quella tradizionale, a fronte del progresso tecnologico in corso. Dall’altra, la nozione stessa di corpo umano è mutata, se si considera la grande quantità di dati personali di derivazione corporea raccolti in banche dati. Accanto al corpo biologico, allora, si va delineando anche un “nuovo corpo”, definito “corpo elettronico”. Più precisamente, nella biometria si parla di “corpo come password”. Il passaggio dal corpo quale “entità fisica”, al corpo come “entità elettronica”, comporta anche il passaggio dall’«habeas corpus» all’«habeas data». In altri termini, se il corpo diviene sempre più un flusso di dati, il soggetto gode di un diritto di autodeterminazione in ordine alle informazioni che riguardano la propria corporeità. In secondo luogo, una volta analizzata la relazione corpo-biometria, identità-biometria e, infine, informazione-biometria, si è approfondito il problema della natura giuridica e del trattamento dei dati biometrici, alla luce in particolare della giurisprudenza del Garante per la protezione dei dati personali. L’attenzione è stata rivolta anche alla dimensione europea, essendo le tecnologie biometriche impiegate in alcuni importanti ambiti dell’Unione. Accanto a ciò, a conclusione del lavoro, è stato effettuato un raffronto con le esperienze di altre due nazioni, il Regno Unito e la Francia, ove il dibattito sul tema è particolarmente vivo, per comprendere quale approccio tali Stati abbiano adottato nei riguardi di questa scienza.
2010
Italiano
biometria
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-110553