La mappa elettroanatomica di voltaggio con sistema CARTO permette di identificare e caratterizzare (presenza, sede ed estensione) aree di miocardio ventricolare caratterizzate da basso voltaggio elettrico, cosiddette “cicatrici elettroanatomiche”, che rappresentano un possibile substrato per tachiaritmie ventricolari pericolose per la vita. Questo studio si propone di valutare prospetticamente il valore prognostico della presenza di cicatrici elettroanatomiche in una popolazione di pazienti con aritmie ad origine dal ventricolo destro. Metodi La popolazione studiata era costituita da 109 pazienti (73 maschi e 36 femmine, età media 36±14 anni) giunti consecutivamente alla nostra osservazione per la comparsa di aritmie ventricolari con aspetto tipo blocco di branca sinistra, che includevano tachicardia ventricolare sostenuta in 21, tachicardia ventricolare non sostenuta in 64 e battiti ventricolari prematuri frequenti e/o ripetitivi in 24 pazienti. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una dettagliata valutazione clinica e alla mappa elettroanatomica di voltaggio del ventricolo destro eseguita registrando elettrogrammi bipolari multiregionali (197±23 punti) allo scopo di identificare la presenza di cicatrici elettroanatomiche (definite come aree con voltaggio elettrico inferiore a 0,5 mV). Risultati La presenza di cicatrici elettroanatomiche è stata documentata in 54 pazienti (49%). L’estensione della cicatrice elettroanatomica, espressa come area percentuale di parete libera del ventricolo destro con voltaggio elettrico inferiore a 0,5mV, variava da 2,6% a 49,8% (media 20,4±13,0%). La presenza di cicatrice elettroanatomica risultava associata in maniera statisticamente significativa con storia familiare positiva (P<0,001), dimostrazione di potenziali tardivi al SAECG (P<0,001) e presenza di dilatazione/disfunzione del ventricolo destro (P<0,001). Durante un follow-up di 49±13 mesi, 25 pazienti (23%) hanno presentato eventi aritmici maligni, quali morte improvvisa (2 pazienti), arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare (4 pazienti), intervento appropriato dell’ICD (7 pazienti) e sincope secondaria a tachicardia ventricolare (12 pazienti). All’analisi univariata le uniche variabili cliniche-elettrofisiologiche predittive di eventi aritmici nel follow-up risultavano una storia positiva per sincope aritmica (P<0,001) e la presenza di cicatrice elettroanatomica (P<0,001). Nei pazienti con un mappa elettroanatomica di voltaggio anormale, la comparsa di eventi aritmici durante il follow-up si associava ad un’estensione della cicatrice elettroanatomica significativamente superiore (27,4±10,5% verso a 16,0±12,3%, P<0,001). All’analisi multivariata, la sincope inspiegata (OR=15,9, IC 95%=4,1-61,8; P<0,001) e la presenza di cicatrice elettroanatomica (OR=9,28, IC 95%=2,0-42,7; P=0,004) rimanevano predittori indipendenti di rischio aritmico, dopo correzione dei dati per età, storia familiare, presenza di tachicardia ventricolare e dilatazione/disfunzione del ventricolo destro. Conclusioni La presenza di cicatrici elettroanatomiche veniva documentata in circa metà dei pazienti con aritmie ad origine dal ventricolo destro. I pazienti con cicatrice elettroanatomica presentavano più spesso storia familiare positiva, potenziali tardivi e dilatazione/disfunzione del ventricolo destro. L’estensione della cicatrice elettroanatomica correlava con l’incidenza di eventi aritmici durante il follow-up. La presenza di cicatrice elettroanatomica, a differenza della dilatazione/disfunzione del ventricolo destro, costituiva un marker predittivo indipendente di rischio aritmico.

Prognostic value of three-dimensional electroanatomic voltage mapping in patients with arrhythmias of right ventricular origin

BEVILACQUA, MICHELA
2010

Abstract

La mappa elettroanatomica di voltaggio con sistema CARTO permette di identificare e caratterizzare (presenza, sede ed estensione) aree di miocardio ventricolare caratterizzate da basso voltaggio elettrico, cosiddette “cicatrici elettroanatomiche”, che rappresentano un possibile substrato per tachiaritmie ventricolari pericolose per la vita. Questo studio si propone di valutare prospetticamente il valore prognostico della presenza di cicatrici elettroanatomiche in una popolazione di pazienti con aritmie ad origine dal ventricolo destro. Metodi La popolazione studiata era costituita da 109 pazienti (73 maschi e 36 femmine, età media 36±14 anni) giunti consecutivamente alla nostra osservazione per la comparsa di aritmie ventricolari con aspetto tipo blocco di branca sinistra, che includevano tachicardia ventricolare sostenuta in 21, tachicardia ventricolare non sostenuta in 64 e battiti ventricolari prematuri frequenti e/o ripetitivi in 24 pazienti. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una dettagliata valutazione clinica e alla mappa elettroanatomica di voltaggio del ventricolo destro eseguita registrando elettrogrammi bipolari multiregionali (197±23 punti) allo scopo di identificare la presenza di cicatrici elettroanatomiche (definite come aree con voltaggio elettrico inferiore a 0,5 mV). Risultati La presenza di cicatrici elettroanatomiche è stata documentata in 54 pazienti (49%). L’estensione della cicatrice elettroanatomica, espressa come area percentuale di parete libera del ventricolo destro con voltaggio elettrico inferiore a 0,5mV, variava da 2,6% a 49,8% (media 20,4±13,0%). La presenza di cicatrice elettroanatomica risultava associata in maniera statisticamente significativa con storia familiare positiva (P<0,001), dimostrazione di potenziali tardivi al SAECG (P<0,001) e presenza di dilatazione/disfunzione del ventricolo destro (P<0,001). Durante un follow-up di 49±13 mesi, 25 pazienti (23%) hanno presentato eventi aritmici maligni, quali morte improvvisa (2 pazienti), arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare (4 pazienti), intervento appropriato dell’ICD (7 pazienti) e sincope secondaria a tachicardia ventricolare (12 pazienti). All’analisi univariata le uniche variabili cliniche-elettrofisiologiche predittive di eventi aritmici nel follow-up risultavano una storia positiva per sincope aritmica (P<0,001) e la presenza di cicatrice elettroanatomica (P<0,001). Nei pazienti con un mappa elettroanatomica di voltaggio anormale, la comparsa di eventi aritmici durante il follow-up si associava ad un’estensione della cicatrice elettroanatomica significativamente superiore (27,4±10,5% verso a 16,0±12,3%, P<0,001). All’analisi multivariata, la sincope inspiegata (OR=15,9, IC 95%=4,1-61,8; P<0,001) e la presenza di cicatrice elettroanatomica (OR=9,28, IC 95%=2,0-42,7; P=0,004) rimanevano predittori indipendenti di rischio aritmico, dopo correzione dei dati per età, storia familiare, presenza di tachicardia ventricolare e dilatazione/disfunzione del ventricolo destro. Conclusioni La presenza di cicatrici elettroanatomiche veniva documentata in circa metà dei pazienti con aritmie ad origine dal ventricolo destro. I pazienti con cicatrice elettroanatomica presentavano più spesso storia familiare positiva, potenziali tardivi e dilatazione/disfunzione del ventricolo destro. L’estensione della cicatrice elettroanatomica correlava con l’incidenza di eventi aritmici durante il follow-up. La presenza di cicatrice elettroanatomica, a differenza della dilatazione/disfunzione del ventricolo destro, costituiva un marker predittivo indipendente di rischio aritmico.
10-mar-2010
Inglese
CARTO, cicatrice elettroanatomica, ARVC/D, morte improvvisa
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/110594
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-110594