Il progetto di ricerca si propone di ricostruire lo sviluppo del sistema residenziale in Italia meridionale e in Sicilia in età tardo-classica ed ellenistica (fra la metà del IV secolo a.C. e la metà del I secolo a.C.), estendendosi sia ai centri magno greci che a quelli italici, in un arco cronologico compreso. La ricerca analitica è finalizzata alla determinazione delle caratteristiche specifiche delle singole unità domestiche, proponendo un tentativo di ricostruzione dei modelli culturali di riferimento. Da un punto di vista metodologico, lo studio promuove l’analisi delle singole attestazioni per sito e fase storica, evidenziano la presenza di sistemi abitativi diversificati. Per l’analisi di questi, premessa imprescindibile allo studio dell’edilizia privata è la descrizione della casa greca e romana fornita dalle fonti letterarie, utilizzate per comprendere i caratteri strutturali e funzionali e gli aspetti relativi alle attività quotidiane svolte al loro interno. Inoltre, l’esame delle peculiarità strutturali e del linguaggio architettonico in uso nelle singole abitazioni, condotto parallelamente alla valutazione della distribuzione e della destinazione d’uso degli spazi. Il riconoscimento di percorsi e blocchi funzionali tiene conto, inoltre, dell’eventuale realizzazione di modifiche strutturali e funzionali di singoli ambienti o di interi settori abitativi, elementi che possono significare un cambiamento nel modo di concepire il nucleo domestico. Infine, lo studio si pone come ulteriore obiettivo la contestualizzazione della struttura abitativa nell’ambiente esterno, soprattutto in relazione al suo inserimento all’interno di un impianto urbano, concorrendo alla comprensione del carattere e della strutturazione delle aree a destinazione residenziale nello spazio cittadino Dall’esame condotto si evince la presenza di sistemi abitativi diversificati, che presentano variazioni connesse allo sviluppo del contesto socio-economico e culturale. Si rileva, infatti, come la maggiore percentuale di abitazione afferisca ai modelli abitativi di tradizione greca. D’altra parte, durante l’arco di vita di gran parte delle abitazioni si colgono cambiamenti strutturali che alterano il primitivo assetto planimetrico, con la conseguente variazione dell’originario modello di riferimento e, in alcuni casi, dell’estensione delle superfici abitative. Il fenomeno trova una particolare incidenza in relazione al graduale processo di ‘romanizzazione’ del versante meridionale della penisola italiana Questo, partito intorno alla fine del III secolo a.C., produce più evidenti manifestazioni di cambiamento fra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C., quando emergono chiari rapporti di commistione fra i canoni formali della casa greca e quella romana.
L'edilizia privata in Italia meridionale e in Sicilia fra IV e I secolo a.C. Modelli abitativi, strutture sociali e forme culturali
GUIDONE, SERENA
2015
Abstract
Il progetto di ricerca si propone di ricostruire lo sviluppo del sistema residenziale in Italia meridionale e in Sicilia in età tardo-classica ed ellenistica (fra la metà del IV secolo a.C. e la metà del I secolo a.C.), estendendosi sia ai centri magno greci che a quelli italici, in un arco cronologico compreso. La ricerca analitica è finalizzata alla determinazione delle caratteristiche specifiche delle singole unità domestiche, proponendo un tentativo di ricostruzione dei modelli culturali di riferimento. Da un punto di vista metodologico, lo studio promuove l’analisi delle singole attestazioni per sito e fase storica, evidenziano la presenza di sistemi abitativi diversificati. Per l’analisi di questi, premessa imprescindibile allo studio dell’edilizia privata è la descrizione della casa greca e romana fornita dalle fonti letterarie, utilizzate per comprendere i caratteri strutturali e funzionali e gli aspetti relativi alle attività quotidiane svolte al loro interno. Inoltre, l’esame delle peculiarità strutturali e del linguaggio architettonico in uso nelle singole abitazioni, condotto parallelamente alla valutazione della distribuzione e della destinazione d’uso degli spazi. Il riconoscimento di percorsi e blocchi funzionali tiene conto, inoltre, dell’eventuale realizzazione di modifiche strutturali e funzionali di singoli ambienti o di interi settori abitativi, elementi che possono significare un cambiamento nel modo di concepire il nucleo domestico. Infine, lo studio si pone come ulteriore obiettivo la contestualizzazione della struttura abitativa nell’ambiente esterno, soprattutto in relazione al suo inserimento all’interno di un impianto urbano, concorrendo alla comprensione del carattere e della strutturazione delle aree a destinazione residenziale nello spazio cittadino Dall’esame condotto si evince la presenza di sistemi abitativi diversificati, che presentano variazioni connesse allo sviluppo del contesto socio-economico e culturale. Si rileva, infatti, come la maggiore percentuale di abitazione afferisca ai modelli abitativi di tradizione greca. D’altra parte, durante l’arco di vita di gran parte delle abitazioni si colgono cambiamenti strutturali che alterano il primitivo assetto planimetrico, con la conseguente variazione dell’originario modello di riferimento e, in alcuni casi, dell’estensione delle superfici abitative. Il fenomeno trova una particolare incidenza in relazione al graduale processo di ‘romanizzazione’ del versante meridionale della penisola italiana Questo, partito intorno alla fine del III secolo a.C., produce più evidenti manifestazioni di cambiamento fra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C., quando emergono chiari rapporti di commistione fra i canoni formali della casa greca e quella romana.File | Dimensione | Formato | |
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URN:NBN:IT:UNIPD-110629