Il paradigma Internet of Things (IoT) sta popolando il mondo di milioni di dispositivi "smart" interconnessi tra loro, e in continua espansione in domini diversi. I dispositivi IoT variano da oggetti di piccole dimensioni, come i cosiddetti "wearables", a dispositivi industriali, e sono utilizzati per scopi diversi, per esempio automazione di edifici, controllo di accesso, o in ambito sanitario. Dato il grado di diffusione di IoT in vari aspetti delle nostre vite, ed in particolare in ambienti critici, come nel settore automobilistico o nel campo sanitario, diviene fondamentale progettare sistemi e servizi che garantiscano la sicurezza e la privacy degli utenti. Questa tesi analizza problematiche relative a sicurezza e privacy in diversi servizi IoT, e presenta soluzioni ad-hoc per mitigare potenziali minacce. Il contenuto della tesi è suddiviso in tre parti: (1) una introduzione dell'algoritmo di crittografia Attribute-Based Encryption (ABE), e un'analisi delle sue performance su dispositivi IoT; (2) la progettazione di soluzioni scalabili e sicure per la gestione e il controllo di sistemi IoT su larga scala; e (3) la progettazione di servizi IoT "privacy-friendly'. La prima parte di questa tesi introduce ABE, e presenta una valutazione delle sue performance su popolari dispositivi a basso costo e con ridotte capacità di calcolo, tipici del mondo IoT. ABE è un algoritmo di crittografia a chiave pubblica che permette di applicare (crittograficamente) politiche di controllo di accessi sui dati, specificando gli "attributi" che un utente deve avere per decifrarli. Grazie alla sua espressività e alle sue funzionalità, ABE è stato utilizzato sia in molti servizi IoT proposti in letteratura, che in due soluzioni che verranno introdotte nella tesi. La nostra valutazione sperimentale ha come obiettivo quello fornire mezzi per stimare a priori il costo, ed eventuali trade-off, derivanti dall'utilizzo di ABE. La seconda parte della tesi si focalizza sulla gestione e il controllo di dispositivi IoT in sistemi di larghe dimensioni. In particolare, questa parte presenta il nostro contributo nella risoluzione di due sottoproblemi: la distribuzione sicura di aggiornamenti software, e la valutazione dell'integrità del software in esecuzione nei dispositivi. Consideriamo uno scenario dove un'entità di controllo comunica con una rete di dispositivi IoT di larghe dimensioni tramite una rete di distribuzione intermedia "inaffidabile"; questa infrastruttura intermedia applica tecniche di caching e aggregazione dati con lo scopo di facilitare la distribuzione di contenuti (uno-a-molti) e la raccolta di dati dai dispositivi (molti-a-uno). In scenari realistici, questa infrastruttura può essere compromessa e/o controllata da attaccanti, e ció rende le attività di gestione e controllo dei dispositivi particolarmente complesse: l'entità di controllo non può infatti affidarsi completamente all'infrastruttura intermedia, ne per quanto riguarda l'aggregazione, ne per il mantenimento della confidenzialità e l'integrità dei dati distribuiti. Per questo motivo, in questa parte della tesi descriviamo prima il nostro protocollo per la distribuzioni di aggiornamenti software, il quale mantenendone confidenzialità e integrità sfruttando ABE; il design del protocollo viene presentato sopra a Named-Data Networking, un protocollo di rete di tipo "data centric" che fornisce nativamente aggregazione dati e caching a livello rete. Presentiamo poi il design di un protocollo per la verifica collettiva di una rete di dispositivi IoT. Il protocollo prevede la raccolta e l'aggregazione di prove di integrità del software da dispositivi IoT, e garantisce allo stesso tempo una ridotta complessità di processing lato entità di controllo, e l'integrità delle prove raccolte. La terza e ultima parte della tesi presenta soluzioni che forniscono garanzie di privacy in tre importanti servizi legati a IoT, e in particolare in servizi basati su: localizzazione (Location-Based Services, LBS), misurazione avanzata in ambito Smart Grid (noti come Advanced Metering Infrastructure, AMI), e comunicazione decentralizzata in sistemi muli-agente. Nei servizi LBS, gli utenti mobili condividono la loro posizione geografica con dei provider, i quali forniscono informazioni legate ad essa, come ad esempio l'ospedale, ristorante, o cinema, più vicini alla posizione dell'utente. Servizi di questo tipo possono rappresentare una minaccia per la privacy degli utenti: un provider può infatti tracciare o acquisire informazioni sensibili sugli utenti, in base alla loro posizione. Per ovviare a questo problema, presentiamo un protocollo che permette agli utenti di usufruire di tali servizi mantenendo l'anonimato. Il protocollo presentato funziona in modo collaborativo, e permette agli utenti di inviare richieste definendo il grado di privacy desiderato. Il secondo servizio considerato è quello di misurazione avanzata (AMI) fornito dalle moderne reti Smart Grid. Questo servizio permette ai gestori di energia elettrica di raccogliere misurazioni frequenti del consumo elettrico da dispositivi intelligenti denominati Smart Meters, per motivi di monitoraggio e/o controllo. Purtroppo, an- che questo servizio rappresenta una minaccia per la privacy gli utenti finali: infatti, ricercatori hanno dimostrato come le informazioni sul consumo energetico possano essere utilizzate in modo malevolo per inferire informazioni sensibili, come la presenza fisica di un utente in casa, o il tipo di elettrodomestici che utilizza. Presentiamo la nostra soluzione a questo problema, la quale permette allo stesso tempo agli utenti di condividere misurazioni in modo anonimo, e al gestore di energia elettrica di effettuare agevolmente la raccolta dei dati di consumo. Infine, in questa parte della tesi presentiamo la nostra soluzione per garantire "private information fusion" in servizi basati su sistemi multi-agente. In tali sistemi, dispositivi IoT (agenti) interconnessi tra loro spesso necessitano di combinare osservazioni locali per ottenere un unico valore, ed effettuare una decisione binaria (per esempio, decidere se un valore combinato di temperatura è inferiore ad una soglia data). L'obiettivo è quello di permettere ai vari dispositivi di effettuare tale "fusione", senza dover condividere le loro misurazioni locali in chiaro. La soluzione presentata in questa tesi permette ai dispositivi di raggiungere un consenso in modo decentralizzato, e in presenza di dispositivo "semi-trusted", utilizzando come building block additive blinding e proxy re-encryption, per raggiungere un consenso, mentre garbled circuit per effettuare lo step finale di decisione.

Secure and Scalable Services for the Internet of Things

AMBROSIN, MORENO
2017

Abstract

Il paradigma Internet of Things (IoT) sta popolando il mondo di milioni di dispositivi "smart" interconnessi tra loro, e in continua espansione in domini diversi. I dispositivi IoT variano da oggetti di piccole dimensioni, come i cosiddetti "wearables", a dispositivi industriali, e sono utilizzati per scopi diversi, per esempio automazione di edifici, controllo di accesso, o in ambito sanitario. Dato il grado di diffusione di IoT in vari aspetti delle nostre vite, ed in particolare in ambienti critici, come nel settore automobilistico o nel campo sanitario, diviene fondamentale progettare sistemi e servizi che garantiscano la sicurezza e la privacy degli utenti. Questa tesi analizza problematiche relative a sicurezza e privacy in diversi servizi IoT, e presenta soluzioni ad-hoc per mitigare potenziali minacce. Il contenuto della tesi è suddiviso in tre parti: (1) una introduzione dell'algoritmo di crittografia Attribute-Based Encryption (ABE), e un'analisi delle sue performance su dispositivi IoT; (2) la progettazione di soluzioni scalabili e sicure per la gestione e il controllo di sistemi IoT su larga scala; e (3) la progettazione di servizi IoT "privacy-friendly'. La prima parte di questa tesi introduce ABE, e presenta una valutazione delle sue performance su popolari dispositivi a basso costo e con ridotte capacità di calcolo, tipici del mondo IoT. ABE è un algoritmo di crittografia a chiave pubblica che permette di applicare (crittograficamente) politiche di controllo di accessi sui dati, specificando gli "attributi" che un utente deve avere per decifrarli. Grazie alla sua espressività e alle sue funzionalità, ABE è stato utilizzato sia in molti servizi IoT proposti in letteratura, che in due soluzioni che verranno introdotte nella tesi. La nostra valutazione sperimentale ha come obiettivo quello fornire mezzi per stimare a priori il costo, ed eventuali trade-off, derivanti dall'utilizzo di ABE. La seconda parte della tesi si focalizza sulla gestione e il controllo di dispositivi IoT in sistemi di larghe dimensioni. In particolare, questa parte presenta il nostro contributo nella risoluzione di due sottoproblemi: la distribuzione sicura di aggiornamenti software, e la valutazione dell'integrità del software in esecuzione nei dispositivi. Consideriamo uno scenario dove un'entità di controllo comunica con una rete di dispositivi IoT di larghe dimensioni tramite una rete di distribuzione intermedia "inaffidabile"; questa infrastruttura intermedia applica tecniche di caching e aggregazione dati con lo scopo di facilitare la distribuzione di contenuti (uno-a-molti) e la raccolta di dati dai dispositivi (molti-a-uno). In scenari realistici, questa infrastruttura può essere compromessa e/o controllata da attaccanti, e ció rende le attività di gestione e controllo dei dispositivi particolarmente complesse: l'entità di controllo non può infatti affidarsi completamente all'infrastruttura intermedia, ne per quanto riguarda l'aggregazione, ne per il mantenimento della confidenzialità e l'integrità dei dati distribuiti. Per questo motivo, in questa parte della tesi descriviamo prima il nostro protocollo per la distribuzioni di aggiornamenti software, il quale mantenendone confidenzialità e integrità sfruttando ABE; il design del protocollo viene presentato sopra a Named-Data Networking, un protocollo di rete di tipo "data centric" che fornisce nativamente aggregazione dati e caching a livello rete. Presentiamo poi il design di un protocollo per la verifica collettiva di una rete di dispositivi IoT. Il protocollo prevede la raccolta e l'aggregazione di prove di integrità del software da dispositivi IoT, e garantisce allo stesso tempo una ridotta complessità di processing lato entità di controllo, e l'integrità delle prove raccolte. La terza e ultima parte della tesi presenta soluzioni che forniscono garanzie di privacy in tre importanti servizi legati a IoT, e in particolare in servizi basati su: localizzazione (Location-Based Services, LBS), misurazione avanzata in ambito Smart Grid (noti come Advanced Metering Infrastructure, AMI), e comunicazione decentralizzata in sistemi muli-agente. Nei servizi LBS, gli utenti mobili condividono la loro posizione geografica con dei provider, i quali forniscono informazioni legate ad essa, come ad esempio l'ospedale, ristorante, o cinema, più vicini alla posizione dell'utente. Servizi di questo tipo possono rappresentare una minaccia per la privacy degli utenti: un provider può infatti tracciare o acquisire informazioni sensibili sugli utenti, in base alla loro posizione. Per ovviare a questo problema, presentiamo un protocollo che permette agli utenti di usufruire di tali servizi mantenendo l'anonimato. Il protocollo presentato funziona in modo collaborativo, e permette agli utenti di inviare richieste definendo il grado di privacy desiderato. Il secondo servizio considerato è quello di misurazione avanzata (AMI) fornito dalle moderne reti Smart Grid. Questo servizio permette ai gestori di energia elettrica di raccogliere misurazioni frequenti del consumo elettrico da dispositivi intelligenti denominati Smart Meters, per motivi di monitoraggio e/o controllo. Purtroppo, an- che questo servizio rappresenta una minaccia per la privacy gli utenti finali: infatti, ricercatori hanno dimostrato come le informazioni sul consumo energetico possano essere utilizzate in modo malevolo per inferire informazioni sensibili, come la presenza fisica di un utente in casa, o il tipo di elettrodomestici che utilizza. Presentiamo la nostra soluzione a questo problema, la quale permette allo stesso tempo agli utenti di condividere misurazioni in modo anonimo, e al gestore di energia elettrica di effettuare agevolmente la raccolta dei dati di consumo. Infine, in questa parte della tesi presentiamo la nostra soluzione per garantire "private information fusion" in servizi basati su sistemi multi-agente. In tali sistemi, dispositivi IoT (agenti) interconnessi tra loro spesso necessitano di combinare osservazioni locali per ottenere un unico valore, ed effettuare una decisione binaria (per esempio, decidere se un valore combinato di temperatura è inferiore ad una soglia data). L'obiettivo è quello di permettere ai vari dispositivi di effettuare tale "fusione", senza dover condividere le loro misurazioni locali in chiaro. La soluzione presentata in questa tesi permette ai dispositivi di raggiungere un consenso in modo decentralizzato, e in presenza di dispositivo "semi-trusted", utilizzando come building block additive blinding e proxy re-encryption, per raggiungere un consenso, mentre garbled circuit per effettuare lo step finale di decisione.
31-gen-2017
Inglese
Internet of Things; IoT; Security; Privacy; Remote Attestation; Consensus; Advanced Metering Infrastructure; Attribute-Based Encryption; ABE; CP-ABE
Conti, Mauro
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/110634
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-110634