Toxoplasma gondii è un parassita di interesse zoonosico con una notevole diffusione su scala mondiale, un’elevata sieroprevalenza nell’uomo ed è in grado di causare sintomatologia grave in soggetti a rischio come le donne in gravidanza e tutti i soggetti immunocompromessi. Si stima che il consumo di alimenti contaminati sia responsabile di circa la metà dei casi totali di infezione nell’uomo, con alcune differenze tra paesi. La carne, in particolare, è di notevole interesse epidemiologico in quanto viene consumata in grandi quantità dalla maggior parte della popolazione e non sempre viene cotta adeguatamente prima del consumo. L’obiettivo di questo progetto era quello di approfondire le conoscenze circa il ruolo degli alimenti come causa di toxoplasmosi umana tenendo in considerazione l’intera filiera alimentare. Il primo passo è stato quello di stimare la prevalenza di T. gondii negli animali da reddito più comunemente utilizzati per la produzione di carne utilizzando un duplice approccio. In primis, sono stati sistematicamente raccolti gli studi pubblicati nella letteratura scientifica e riguardanti la ricerca di T. gondii nella carne di specie animali da reddito comunemente consumate. Questi studi hanno consentito di ottenere una stima di prevalenza per ogni specie selezionata (bovini, maiali e pecore) e di valutare le differenze dovute alla diversa origine geografica e al metodo diagnostico applicato. Successivamente sono state selezionate due specie (bovini, maiali) per un’indagine molecolare in grado di stimare la prevalenza su carni locali. Le specie sono state selezionate per ragioni diverse: la grande diffusione del loro consumo, evidenze epidemiologiche contrastanti (bovini), o il ruolo epidemiologico riconosciuto nella trasmissione di T. gondii (maiali). I campioni analizzati erano tutti idonei alla vendita. Per sostenere i risultati ottenuti dalle diverse attività di questo progetto, sia sul fronte della sintesi delle ricerche già pubblicate sia per quanto riguarda le attività sperimentali, una seconda systematic review è stata realizzata. In questo caso sono stati raccolti tutti gli studi epidemiologici (caso-controllo) pubblicati, indirizzati all’identificazione degli alimenti responsabili delle infezioni alimentare da T. gondii. Infine, è stato realizzato un modello di valutazione del rischio quantitativo, in grado di considerare tutti i dati e le evidenze precedentemente ottenute, con l’obiettivo di stimare la probabilità annua di contrarre toxoplasmosi a seguito del consumo di carne bovina o suina, in Italia. Le analisi effettuate nel contesto di questo progetto di ricerca consentono di concludere che la prevalenza di T. gondii in specie animali comunemente consumate, nel mondo e in Europa, non è trascurabile. La carne di pecora ha la prevalenza più elevata, seguita dalla carne suina e bovina. Tuttavia l’abitudine di consumare la carne bovina cruda o poco cotta aumenta il rischio derivante da essa. Tale osservazione è confermata dagli studi epidemiologici ottenuti con la ricerca sistematica della letteratura cosi come dal modello statistico realizzato, che identifica il consumo di carne bovina come più probabile causa di toxoplasmosi nella popolazione italiana rispetto al consumo di carne suina.
Foodborne transmission of Toxoplasma gondii: a laboratory and literature based assessment
BELLUCO, SIMONE
2017
Abstract
Toxoplasma gondii è un parassita di interesse zoonosico con una notevole diffusione su scala mondiale, un’elevata sieroprevalenza nell’uomo ed è in grado di causare sintomatologia grave in soggetti a rischio come le donne in gravidanza e tutti i soggetti immunocompromessi. Si stima che il consumo di alimenti contaminati sia responsabile di circa la metà dei casi totali di infezione nell’uomo, con alcune differenze tra paesi. La carne, in particolare, è di notevole interesse epidemiologico in quanto viene consumata in grandi quantità dalla maggior parte della popolazione e non sempre viene cotta adeguatamente prima del consumo. L’obiettivo di questo progetto era quello di approfondire le conoscenze circa il ruolo degli alimenti come causa di toxoplasmosi umana tenendo in considerazione l’intera filiera alimentare. Il primo passo è stato quello di stimare la prevalenza di T. gondii negli animali da reddito più comunemente utilizzati per la produzione di carne utilizzando un duplice approccio. In primis, sono stati sistematicamente raccolti gli studi pubblicati nella letteratura scientifica e riguardanti la ricerca di T. gondii nella carne di specie animali da reddito comunemente consumate. Questi studi hanno consentito di ottenere una stima di prevalenza per ogni specie selezionata (bovini, maiali e pecore) e di valutare le differenze dovute alla diversa origine geografica e al metodo diagnostico applicato. Successivamente sono state selezionate due specie (bovini, maiali) per un’indagine molecolare in grado di stimare la prevalenza su carni locali. Le specie sono state selezionate per ragioni diverse: la grande diffusione del loro consumo, evidenze epidemiologiche contrastanti (bovini), o il ruolo epidemiologico riconosciuto nella trasmissione di T. gondii (maiali). I campioni analizzati erano tutti idonei alla vendita. Per sostenere i risultati ottenuti dalle diverse attività di questo progetto, sia sul fronte della sintesi delle ricerche già pubblicate sia per quanto riguarda le attività sperimentali, una seconda systematic review è stata realizzata. In questo caso sono stati raccolti tutti gli studi epidemiologici (caso-controllo) pubblicati, indirizzati all’identificazione degli alimenti responsabili delle infezioni alimentare da T. gondii. Infine, è stato realizzato un modello di valutazione del rischio quantitativo, in grado di considerare tutti i dati e le evidenze precedentemente ottenute, con l’obiettivo di stimare la probabilità annua di contrarre toxoplasmosi a seguito del consumo di carne bovina o suina, in Italia. Le analisi effettuate nel contesto di questo progetto di ricerca consentono di concludere che la prevalenza di T. gondii in specie animali comunemente consumate, nel mondo e in Europa, non è trascurabile. La carne di pecora ha la prevalenza più elevata, seguita dalla carne suina e bovina. Tuttavia l’abitudine di consumare la carne bovina cruda o poco cotta aumenta il rischio derivante da essa. Tale osservazione è confermata dagli studi epidemiologici ottenuti con la ricerca sistematica della letteratura cosi come dal modello statistico realizzato, che identifica il consumo di carne bovina come più probabile causa di toxoplasmosi nella popolazione italiana rispetto al consumo di carne suina.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/110699
URN:NBN:IT:UNIPD-110699